di Mario Mastandrea
Direttamente dalla Repubblica Dominicana, giungono Storie di Orchidee
Tolumnia. . .
é propio vero che una Orchidea così piccola sia addirittura la Regina
dell´Isola di Santo Domingo, dove si
contano piu´ di 500 specie in 80 generi differenti? Ho messo questo titolo per
due motivi, uno perchè la Tolumnia è
stata la prima Orchidea da me incontrata nell´Isola, nel dicembre del 1994 e
poi perché la si trova dappertutto e con abbastanza facilità... su una pianta
di arancio selvatico, su un ramo di
mango… su un arbusto spinoso o nel patio di molti residenti che la chiamano
“angelito” per la sua simpatica forma di muoversi ad ogni alito di vento,
proprio come un piccolo angelo fluttuante.
La Tolumnia della foto (T. guaianensis var. alborubrum) è una endemica e
abbastanza rara, mentre quella più comune è la T. variegata che si moltiplica
in natura sorprendentemente e si adatta a qualsiasi condizione, ne ho trovate alcune sui monti a 900 e più
metri di altitudine ed è quella che si presta più di altre a formare ibridi in
laboratorio. Ho trovato almeno altre 4
varietà di questo accattivante genere e, nella maggiore parte, sono di colore
giallo.
Ora, per comodità del lettore, intesto le diverse parti di queste mie esperienze nella ricerca e nello studio delle orchidee native, con il nome del genere. . inizio dalla
BROUGHTONIA
Queste orchidee sono
abbastanza facili da tenere, con foglie coriacee e di un bel verde, si trovano agganciate ad alberi molto grandi; però le ho anche trovate abbarbicate,
sorprendentemente, a grosse
pietre in media altura. Devo dire che questo ritrovamento su una collina, mi ha insegnato la diversità di adattamento
delle piante e varie volte mi recavo sul
posto per apprezzare l´estensione di questa colonia unica. . sino a che un
giorno. . . non ho trovato piu´ nulla. .
. la loma (piccola collina) era purtroppo bruciata e con essa erano sparite le orchidee. Di loro,
fortunatamente, ne possiedo
ancora una, quella della foto che, ogni anno,
a maggio (così la chiamano qui. . . flor de mayo) mi regala la sua
profumata fioritura.
COCHLEANTHES
Questa è la storia
di una Cochleanthes flabelliformis che avevo trovato per terra su pezzi di
vecchi rami quasi marciti, in mezzo a
delle pietre (in effetti oltre che epifita e´ anche rupicola) erano almeno
quattro e ho colto quella quasi sfiorita,
accanto ad altre con capsula.
Portata a casa, parliamo di 20 anni fa, ambientata nel verde di una
aiuola, viveva bene e l´anno dopo era
rifiorita, sino a quando un ragazzo che mi aiutava in giardino tagliò il prato e con esso anche l´orchidea!
Spero un giorno, di ritrovarla. Al
momento non ho messo la foto in quanto non mi piace prenderla a prestito.
Pazienza. . mettero´
la mia quando la ritrovo.
BULBOPHYLLUM e LEOCHILUS
Questi
due generi, anche loro nativi, li accumuno perche´ fanno parte di diversi
notevoli viaggi ed esperienze in loco. Tra
l´altro esemplari dei due generi vivono,
ben ambientati, in un piccolo
terreno che ho acquisito tempo fa, affascinato dalla notevole presenza
e abbondanza di generi diversi di
orchidee e quindi con lo scopo di avere
una base per poterle meglio studiare sul posto. Si tratta di una località a 800
metri di altezza, dove le piantagioni di caffè e la presenza di pini la fanno
da padrone e dove, ogni giorno, potresti incontrare generi che sono ancora
nuovi per me e che al momento sono solamente
nelle liste delle orchidde native
o sulle pagine dei libri. . . credetemi
ogni volta che percorro i diversi sentieri sono con l´animo in sospeso per la
scoperta che forse potrei fare e che, diverse volte, si è avverata.
Vi parlo del Bulbophyllum pachyrachis, chiamato anche “cabo de raton. . coda di
topo” per la sua particolare somiglianza
a tale estremità.
Come si vede nella
foto in situ, era cresciuto in una pianta assieme ad alcune Tillansiae e vicino
a residui di un vecchio banano ormai disseccato. Sono incredibili i suoi fiori,
forse meno di due millimetri e lo sforzo fatto da questa pianta minuta, per fiorire.
COMPARETTIA
IONOPSIS
Desidero parlare di questa piccola orchidea, la Ionopsis utriculariodes, vista per la prima volta su una pianta di arancio selvatico, in pieno sole e ritrovata poi anche in moderata altura, assieme alla Ionopsis satyrioides che è anche il logo del sito che ho tenuto a battesimo su Facebook per gli estimatori delle orchidee di questa Isola (ORQUIDEOFILOS DE NATIVA Republica Dominicana).
Questo bellissimo
gioiello (che l`amico Giancarlo Pozzi , chiama così questi miracoli della
natura, i cui fiori raggiungono, a volte,
appena 1/2 mm di grandezza) vive assieme alle altre
orchidee, attaccata ad una pianta di Pomelo, nel mio patio e non manca, ogni
anno, di fiorire, per ricordarmi che esiste!
EPIDENDRUM
Inizio con Epidendrum nocturnum, ritenendolo per la
conformazione del fiore, abbastanza differente dagli altri. Tra le specie
piu´numerose sull´Isola ho piacere nel ricordare:
Epidendrum difforme, con fiori di colore quasi verde che si uniscono in grappoli alla sommita´ dello stelo florale, con molteplici variazioni e sottospecie.
Arrivederici alle
prossime storie. . .
GRAZIE MIMMA E MARIO MASTANDREA CHE CI AVETE PORTATO NEL MAGICO MONDO DELLE ORCHIDEE
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