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venerdì 23 agosto 2024

TERSICORE la musa che ti rapisce

 di Marisa Vidulli



La danza è una delle forme più perfette di comunicazione con l’intelligenza infinita. (Paulo Coelho)

  • Ci sono delle scorciatoie per la felicità, e la danza è una di queste. (Vicki Baum)
  • La danza è una poesia in cui ogni parola è un movimento. (Mata Hari)

Tina compiva quindici anni quel giorno..Di lì a poco avrebbe debuttato come ballerina nello spettacolo scolastico di fine anno di terza media. 
La mamma le aveva cucito il costume di garza, azzurro come i suoi occhi; i soldi erano pochini ma l'entusiasmo di quella figlia era contagioso.

Era sbocciata in fretta la crisalide, si era fatta farfalla dopo la pubertà: altezza media; , il corpo, acerbo ma già flessuoso, lasciava intuire la bellezza futura. Lunghi capelli biondi incorniciavano un viso dagli zigomi alti e la bocca ben disegnata. E poi quella sua grande passione per la danza che la illuminava tutta e traspariva dagli occhi quando ne parlava.
La madre, di origine ungherese, da giovane aveva suonato a lungo il violino, con la stessa passione e capiva perfettamente la figlia, come partecipò al suo immenso dolore e delucione quando lo spettacolo di fine anno fu annullato per ragioni tecniche.
E la sua bimba non si dava pace.
Passarono gli anni, la bimba si fece donna, mai prese lezioni di danza, la famiglia poi non poteva permetterselo , ma studio' tanto all'universita' , si laureò a pieni voti, si maritò, ebbe due figli, ma l'antica passione non era dimenticata
Alla tenera età di 30 anni prese una decisione tanto coraggiosa quanto insolita,
Si recò in un centro di danza e si iscrisse, lei adulta, con le allieve bambine, che ovviamente la guardavano con sospetto, ma lei già allora aveva imparato a non dare importanza allo sguardo degli altri, cosa molto importante nella vita
Dopo poche lezioni, la maestra, una russa intransigente, ma molto brava le propose lezioni a domicilio, ma era terribilmente cara per il suo budget, era chiaro che la russa l'aveva presa per la gallina dalle uova d'oro e aveva fiutato un buon affare
La proposta però la indusse ad informarsi altrove per trovare una brava insegnante a domicilio.
Fece mettere una sbarra nella spaziosa anticamera sotto lo sguardo allibito del consorte e trovata una insegnante americana della scuola di MARTA GRAHM trasferitasi in Italia per aver sposato un italiano, iniziò le sue infinitamente gratificanti lezioni , praticamente da zero
Plié. demiplié,ronde de jambe, port des bras etc. L'ora passava veloce e finiva sempre troppo presto per Tina.
L' insegnante però separatasi dal marito tornò in America, lasciandole un libretto in inglese che spiegava cosa fare, con molte chiare illustrazioni
Lo conservò gelosamente e poi......... poi arrivo' Silvia, una ex ballerina che si era esibita ina parecchi balletti al Bolshoi a mosca , ma rottasi un malleolo in scena, dopo aver portato coraggiosamente a termine lo spettacolo aveva dovuto abbandonare il palco e ora insegnava danza in una prestigiosa scuola nella cittò di Tina e al pomeriggio dava lezioni private.
Arrivava Silvia puntuale alle 5 ogni mercoledì pomeriggio col suo zainetto sulle spalle, i capelli raccolti sul bel viso dai tratti cesellati, era sui 30 anni un po' più giovane di Tina che ne aveva 32, sedevano entrambe per terra su 2 tappetini una di fronte all'altra e iniziavano il riscaldamento.
Il tappeto di Tina era un po' più grande, un antico persiano di buona fattura , di forma quadrata , quello di Silvia era fatto a mano rettangolare cucito dalla suocera di Tina dalle  mani e dal cuore d'oro,  Norina era il suo nome,
Le aveva fatto dono del suo bel marito suo unico figlio maschio e poi l'aveva tanto aiutata quando i  figli di Tina eran piccoli, tanto generosa quanto bella, arrivava spesso a stirarle la biancheria.
Ma non divaghiamo.
L'ora con Silvia finiva sempre troppo presto e la maestra dal viso dolcissimo ma dall'insegnamento tanto rigoroso quanto inflessibile riprendeva il suo zainetto e se ne andava col passo leggero delle ballerine.
Tina ripeteva subito gli esercizi appresi soprattutto quel port des bras così difficile, mai avrebbe immaginato che nella danza le braccia son forse ancor più importanti delle gambe! Spesso non si accorgeva che era ora di cena e il bel marito stava per arrivare. Allora si affannava in cucina dove ogni tanto eseguiva il suo esercizio preferito per non perdere elasticità e allora alzava la gamba sulla porta del frigorifero novella Heather Parisi
Un giorno la sua insegnante fattasi seria le disse: ricordati che ci sono delle scorciatoie per la felicità, e la danza è una di queste perché la danza è una poesia in cui ogni parola è un movimento. "Capito la Silvietta?

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