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lunedì 4 settembre 2023

L'avventurosa partenza

(di Marisa Vidulli)

 

Prima si era rotta la barca, e la lunga e accarezzata vacanza per mare non si era più potuta fare. Era pieno agosto e i pezzi di ricambio arrivavano col contagocce. I meccanici, introvabili, non arrivavano affatto, mentre il marito si faceva sempre più nervoso.


Paolo si era recato da Genova a Milano per ben due volte per trovare quei piccoli dannatissimi ingranaggi che andavano sostituiti nel motore. Finalmente era riuscito ad impossessarsene, non prima però di averli pagati a peso d'oro. Era rientrato a Genova molto allegro, aveva annunciato alla moglie che l'indomani si poteva finalmente partire per la vacanza in barca. Marina aveva rifatto per la seconda volta le sacche marinare, e l'indomani la grossa gru li aveva calati nelle acque grigiastre del porticciolo.

Avevano salutato con un gran sventolare di cappelli di paglia, mentre si allontanavano dal molo, gli amici che li avevano accompagnati e sarebbero restati in città loro, poveretti, a boccheggiare nella gran calura.

Paolo aveva messo in moto i due potenti motori e via a solcare il mare blu con una gran scia bianca a mo’ di cometa che li seguiva.

Erano passati solo cinque minuti quando il primo motore si fermò. L'altro continuava a girare ma dava anch'esso segnali allarmanti e premonitori. Strani borbottii che uscivano dal vano motori, uno scoppiettare inusuale insomma, tutti rumori che non lasciavano presagire nulla di buono. Il marito, che era un tipo prudente, annunciò alla moglie allibita che con un motore solo non si poteva certamente partire, tanto meno per una vacanza.

Marina ponendo con cautela delle domande, perché in questi casi è sempre prudente non innervosire il timoniere, venne a sapere esterrefatta che probabilmente era per via di quella vite piccolissima ma evidentemente di vitale importanza, che non si era trovata da nessuna parte nemmeno a Milano e sarebbe stata reperibile solo dopo il 21 agosto, alla riapertura dei cantieri. Preferì non fare alcun commento, il marito era viola di rabbia già per conto suo, essendosi illuso, lui che conosceva così bene il mare, ma evidentemente non altrettanto bene i motori, di poter fare a meno della piccola vite. In effetti le varie prove effettuate a terra avevano dato esito più che positivo, ma una volta calata l'imbarcazione nell'acqua, si sa è tutta un'altra cosa. Che si ritenesse fortunata la moglie che se ne erano accorti subito e non al largo, che benedisse la sua buona stella dato che non avevano in completa avaria anche il secondo motore. Che se ne stesse zitta insomma, e lo lasciasse manovrare in pace, per ritornare in porto e risalire con la gru sul molo, lo stesso molo da cui erano partiti e dove gli amici stupiti li videro arrivare dopo nemmeno un quarto d'ora dalla festosa partenza.

Marina, conoscendo il carattere irascibile del marito, aveva preferito stare zitta, ma dalla gran rabbia sia per l'imprevidenza di Paolo sia per la grande sfortuna perché anche di sfiga si trattava, non era poi tutta colpa del poveretto, le era venuta una cistite improvvisa, di quelle stranissime, senza cause batteriche, facilmente diagnosticabili, come le disse poi la ginecologa. Ci sarebbero voluti quindici giorni per un risultato più accurato. Nel frattempo le vennero prescritti degli antibiotici fortissimi a largo spettro, sette giorni di assoluto riposo e soprattutto niente sole per via della fotosensibilizzazione. Marina aveva passato una settimana a fare la spola tra il bagno e il letto, presa da dolori indescrivibili che riusciva a lenire solo con un antispastico che la stessa dottoressa le aveva prudentemente consigliato.

Aveva perso ogni speranza di riacquistare l'uso della vescica quando improvvisamente il settimo giorno si ritrovò guarita. Gli antibiotici avevano fatto effetto il loro spettro doveva essere stato veramente ampio, lei in compenso, non si reggeva in piedi.

Nel frattempo il marito aveva optato per una vacanza alternativa, sarebbero andati in Spagna a Bagur dove avrebbero affittato un appartamento. E per un po' avrebbero rinunciato alla barca in panne

LA COSTA BRAVA LI ASPETTAVA!

 

3 commenti:

  1. Bel racconto, mi è piaciuto, non tutto il male vien per nuocere!

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  2. Attraverso le difficoltà alle stelle! Nessuna difficoltà fermerà le persone che amano la vita! Complimenti! È piaciuto molto!

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