a cura di Sandra Romanelli
Verezzi, un borgo speciale, sospeso tra terra e mare con le sue stradine di ciottoli, le mulattiere, altrimenti dette –
le crêuze - che collegano le quattro borgate saracene:
- Poggio, con la Torre Saracena;
- Roccaro, con gli splendidi archi, l’antico lavatoio e gli stretti caruggi che si dipanano tra bouganville e terrazze panoramiche;
- Piazza, dove si affaccia la stupenda piazza S. Agostino, salotto di Verezzi, nella cui cornice, ogni estate, ci ritroviamo per assistere al Festival Teatrale.
Scorci di Verezzi (foto di Sandra Romanelli)
Un borgo che se lo scopri tornerai a rivederlo in qualsiasi altra stagione e potrai ammirare i colori caldi e dorati dell’autunno; a Natale ammirerai il presepe di gente di mare, realizzato a misura d’uomo, con il colore della pietra di Verezzi; in primavera le terrazze fiorite e i profumi della vegetazione ti avvolgeranno piacevolmente e mentre scorgerai le case che si affacciano dalla roccia, ti sembrerà di vivere in un mondo di fiaba.
Desidero proporre ai lettori di Sognaparole Magazine il Cartellone in programmazione quest’anno al 56°Festival Teatrale, con la trama degli spettacoli delle quattordici pièce, elaborato dall'Ufficio Festival.
8-9- 10 luglio/ Prima Nazionale IL SEQUESTRO
Di Fran Nortes,Traduzione di Piero Pasqua.
Con Roberto Ciufoli, Nino Formicola, Sarah Biacchi, Daniele Marmi, Alessandra Frabetti. Regia Rosario Lisma
Produzione La Bilancia in collaborazione con Pipamar.
metterebbe sulla strada decine di famiglie, fra cui la sua, il buon Paolo pensa bene di sequestrare il giovane Angelo, figlio del ministro che si accinge a firmare il decreto. Ma non ha fatto i conti con l’intraprendenza della vulcanica sorella Monica. E ancor meno con l’ingenua sventatezza del cognato Mauro, che garantisce un’inarrestabile serie di esilaranti equivoci e fraintendimenti. E se la ministra è sicuramente una cinica farabutta, c’è chi è anche peggio di lei. Lo scopriranno presto i volenterosi, ma sgangherati protagonisti di questa perfetta macchina teatrale.
13 e 14 luglio/ Prima Nazionale RIUNIONE DI FAMIGLIA
16 luglio NO WAGS – IL CALCIO (NON) È UNO SPORT PER SIGNORINE
Di Piji Siciliani, Cristina Chinaglia, Roberta Pompili, Barbara Folchitto, Carlotta Piraino. Con Giada Lorusso, Cristina Chinaglia, Roberta Pompili. Regia di Piji Siciliani. Produzione ASS.INARTE-
I progressi del nostro tempo in fatto di parità di genere, pur non essendo neanche lontanamente sufficienti, sono senza dubbio considerevoli. Il calcio, viceversa, sembra essere rimasto a un sessismo da età della pietra: dai luoghi comuni come il proverbiale “il calcio non è uno sport per signorine” (frase di Guido Ara del 1909) alla dicitura sessista e squalificante “wags” (acronimo di “wives and girlfriends of sportsmen”) con cui vengono appellate le fidanzate dei calciatori. Nel frattempo il mondo, fortunatamente, si muove. E le donne sono da tempo tifose, calciatrici, arbitre, guardalinee, allenatrici, dirigenti. Quella del calcio femminile è una vera rivoluzione che ha avuto un’importante accelerazione negli ultimi anni e un punto di non ritorno nel 2019, grazie all’exploit della Nazionale Femminile ai Mondiali di Francia. In questo contesto schizofrenico abbiamo pensato che ci fosse ampio terreno fertile per ragionare, tra il serio e il faceto, su tutte queste incongruenze, farle entrare in corto circuito e giocarci usando il palcoscenico teatrale come un campo di calcio in cui si sta svolgendo un’ipotetica e a tratti onirica partita di calcio “maschi vs femmine”.
18 luglio/ Prima Nazionale LA TERRA PROMESSA
Di Guillem Clua Traduzione di Simona Noce Pino Tierno. Con Giuseppe Pambieri, Micol Pambieri, Stefano Messina, Luigi Tabita. Regia Nicoletta Robello Bracciforti. Produzione Golden Show Trieste. Scene di Pierpaolo Bisleri
L’azione si svolge in un futuro indefinito presso la sede dell’Onu, dove rappresentanti della Repubblica di Malvati, il cui territorio è quasi scomparso a causa dei cambiamenti climatici, chiedono ai loro omologhi un’isola per fondare un nuovo Paese. Lo spettacolo spiega in tono farsesco le avventure del Presidente e della sua delegazione, che devono affrontare situazioni surreali negli incontri con delegati di diverse nazioni per garantire un futuro al proprio popolo e alla propria famiglia.
Giuseppe Pambieri è una presenza costante al Festival di Borgio Verezzi e lo è stato anche insieme alla moglie Lia Tanzi, con la quale ha condiviso un lungo percorso teatrale, coronato di successi. Ora lo ritroviamo con la figlia Micol, anche lei attrice ormai consolidata.
Giuseppe e Micol Pambieri
20 luglio / Prima nazionale COME FOSSE AMORE
Di Marco Cavallaro. Con Marco Cavallaro e con Lorenza Giacometti, Francesca Bellucci, Alessia Francescangeli, Margherita Russo e Peppe Piromalli. Regia di Marco Cavallaro
Tre donne, totalmente differenti tra di loro, fanno ricorso ad una terapeuta per riparare il loro cuore infranto, ma nessuna di loro sa che anche la stessa terapeuta ha il cuore infranto. E allora come fare a far tornare la voglia di aprirsi al sentimento più importante della vita? Forse bisognerebbe scoprire quali sono i loro gusti e cercare “l’uomo ideale”. Riuscirà la nostra terapeuta a salvare le ragazze, insieme a se stessa, e trovare la felicità?
Torna con una nuova commedia l’autore di grandi successi come “That’s Amore” “Se ti sposo mi rovino” e “Amore sono un po’ incinta”... E anche questa volta le risate non mancheranno.
22 luglio/ Prima nazionale UNA RAGAZZA COME IO
Di Chiara Francini e Nicola Borghesi Con Chiara Francini accompagnata da Francesco Leineri.Regia Nicola Borghesi. Produzione Infinito srl
Un frizzante monologo con musica ed effetti speciali in cui Chiara Francini ripercorre la sua vita, unica eppure così simile a quella di tanti altri, l’infanzia di paese, i nonni con cui è cresciuta, la famiglia matriarcale, l’adolescenza, il percorso di ragazza di provincia sano e caparbio, il desiderio odierno combattuto e vivissimo di voler diventare mamma e la fierezza dell’essere ora e sempre una diversa, una strana, una fuori posto, un’inadeguata, una parvenue.
Grazie Sandrina di aver condiviso la relazione su Verezzi e il suo Festival con l'esauriente presentazione dei vari spettacoli.
RispondiEliminaLa descrizione del borgo invita ad una visita in ogni stagione e, dalla tua descrizione, si percepiscono i colori e i profumi! Sei bravissima ed è un piacere leggerti.
Con affetto. Ida
Cara Ida, il Festival ha chiuso i battenti e gli spettacoli hanno già preso il volo verso altre città. In attesa di ritrovarci l'anno prossimo a Verezzi con le nuove proposte, possiamo cercare di scoprire dove sono approdati in tournée, gli spettacoli che desideriamo vedere. In alternativa, il borgo ci aspetta per una passeggiata tra i carruggi o una visita alle grotte.
RispondiEliminaUn abbraccio. Sandra