Quattro chiacchiere con Patrizia Comand a proposito
de “La nave dei folli”:
L’opera
è liberamente tratta dalla lettura del
poema satirico La nave dei Folli (Das Narrenschiff ) composto da Sebastian
Brant ed edito a Basilea nel febbraio
del 1494, durante il Carnevale altorenano, alle cui “illustrazioni” aveva
collaborato con xilografie un giovane Albrecht
Dürer .
Ha
richiesto quasi tre anni di lavoro: il testo è un’opera morale in versi
composto da 112 capitoli che mi hanno entusiasmato per la
loro incredibile attualità e per la loro ironia. Ne ho scelti 20 e per ognuno
ho realizzato un disegno preparatorio (sono tutti piuttosto grandi : da un
minimo di cm. 90 x 60 ad un massimo di cm. 100 x 100 ) che vive di vita propria anche singolarmente.
Poi ho
realizzato una grande composizione non certo limitandomi ad assemblare i vari
“pezzi” ma facendo in modo che tutto andasse a comporre un insieme logico, completo
e dinamico.
Il
quadro è in acrilico ed oro su tela ed è composto da 4 pezzi di m. 2,05 x 1,40
ciascuno e di un pezzo centrale di m. 2,05 x 3,00, per un totale, una volta
assemblato, di m. 2,05 x 8,60.
Questo
complesso di opere viene presentato per la prima volta al pubblico nel
2015, alla FONDAZIONE
FGS di Cassano Magnago (Va), con presentazione in catalogo (Silvana
Editoriale) e al pubblico di Philippe DAVERIO.
Nel
febbraio del 2017 è presentato al Labirinto della Masone , a Fontanellato (Pr), da FRANCO MARIA
RICCI ( che ne pubblica un magnifico
catalogo), con presentazione in catalogo di Philippe DAVERIO e Giovanni
MARIOTTI e al pubblico di Sandro PARMIGGIANI.
Nell’ottobre
dello stesso anno viene presentato a Roma, presso il MUSEO di PALAZZO CIPOLLA,
in via del Corso. L’iniziativa è promossa e realizzata dalla FONDAZIONE
TERZO PILASTRO-ITALIA E MEDITERRANEO, per
volontà del Presidente della FONDAZIONE ROMA, prof. Emmanuele F.M. Emanuele. La
mostra riscuote un grande successo di pubblico e di critica tanto da concludersi con un’intervista a RADIO
VATICANA.
Nell’ottobre
del 2018 viene presentato presso il PALAZZO COMUNALE di Corbetta (Mi), città natale dell’artista,
con presentazione di Giorgio SEVESO e
con grandissimo successo di pubblico.
Scrivono di Patrizia Comand:
“ (…) da anni si esercita in una sorta di gioco
visivo fra fantasie ludiche: scommette sul rimbalzo fra stimolo ironico e
scatto onirico. (…) Procedendo ha negli anni elaborato un incredibile
virtuosismo del disegno.
Poi ha deciso di scommettere con o addirittura
contro se stessa: ha optato per il Capo d’Opera in un dipinto che ambisce alle
dimensioni di una Guernica del fantastico dove decide di riassumere ogni
esperimento suo portato avanti fino a oggi”
(Philippe Daverio)
“Vedo diciotto metri quadri di superficie dipinta:
in alto, da un capo all’altro, la strisciata di una notte senza stelle, al cui
centro campeggia una grossa unghia di luna: mutevole, intermittente corpo
celeste che – è risaputo – presiede agli umori dei lunatici:
(…) I numerosi personaggi (…) fanno pensare ai
superstiti di una catastrofe sopravvenuta in tempi remoti.
L’impressione è che tutto sia frutto di un
disastro originale, nella stessa accezione
usata quando si parla di peccato originale – anche quello un serio incidente,
dalle conseguenze abbastanza tragiche, oltreché persistenti oltre
l’immaginabile. (…).
Il quadro di Patrizia Comand, sorta di velario
dipinto, sebra destinato a un Luna Park dei visi e delle debolezze umanne. Che
cosa ce lo fa apparire anomalo (...)?
Credo di averlo capito: è la presenza di un elemento
che (…) a partire dall’inizio del secolo scorso, praticamente si eclissa,
scompare.
Mi riferisco all’allegoria. “
(Giovanni Mariotti)
Chi è Patrizia Comand?
Nata a Corbetta (Mi), dopo il Liceo Artistico si iscrive
all’Accademia di Belle Arti di Brera, dove frequenta i corsi di G. Usellini, G.
Ballo , G. Marchese e Ilario Rossi e si diploma nel 1972. La sua prima mostra
risale al 1974. Nel 1979 espone al Salone dei Giovani Artisti al PALAZZO DELLA
TRIENNALE di Milano, dove incontra Mario De Micheli col quale instaura un
rapporto di stima e di amicizia durato sino alla morte di quest’ultimo.
Dopo aver vissuto 4 anni a Venezia, nel 1991 si trasferisce
in Centro America (El Salvador, Guatemala e Messico) dove soggiorna per un
lungo periodo. Ed è proprio il soggiorno in quei paesi che influenzerà d’ora in
poi, cambiandola radicalmente, l’interpretazione della luce e dei colori nelle
sue opere. Nel 1995 tiene una personale al PALAZZO DEL GOVERNO di Madera
(Portogallo), intitolata “Dentro da imagem” con presentazione di Mario De
Micheli. Le opere di questa mostra riguardano il soggiorno “centro americano”:
ritratti di vecchi, donne, bambini e “campesinos” di grande impatto espressivo.
Nello stesso anno partecipa alla grande esposizione“ Il PO del ‘900 – Arte,
Cinema, Letteratura” a cura di Laura Gavioli e Mario De Micheli tenutasi alla
GALLERIA CIVICA DEL CASTELLO di Mesola(Fe).
Nel 2000 la FONDATION DU CHÂTEAU DE GRUYÈRES (Svizzera) –
Centre International de l’Art Fantastique le dedica una ricca personale
intitolata “L’incommensurable légèreté dell’etre”.
Da questi anni in poi la sua attività espositiva ,
incentrata su opere di orientamento più decisamente fantastico, si sposta
prevalentemente all’estero: dall’Europa (Austria, Belgio, Bielorussia, Francia,
Germania, Lituania, Olanda, Polonia, Portogallo, Repubblica Ceca, Slovacchia,
Spagna, Svizzera, Ungheria), al Giappone sino alla Turchia, dove nel 2005
riceve il 1° premio alla Biennale di Ankara, al Marocco e al Messico.
In Italia nel 2001 la PROVINCIA DI MILANO le allestisce una
personale intitolata “Sul filo della vita” con presentazione di Rossana
Bossaglia.
Nel 2002 è presente a “Il Po in controluce – Arte padana,
alluvione e dintorni” a cura di Laura Gavioli, al PALAZZO DEGLI OLIVETANI di
Rovigo
Nel 2004 Corbetta, sua città natale, le conferisce il “
PREMIO CULTURA 2004 “ , cui segue nel 2005 una grande personale intitolata “Visioni”
, a cura di Flaminio Gualdoni .
Alla fine del 2007 la SOPRINTENDENZA per i Beni
Architettonici e per il Paesaggio di Milano, con la FABBRICA DEL DUOMO, la
incaricano di realizzare i soggetti per 2 grandi “teleri” (m. 10 x 20 cad.) che
vengono esposti sulla facciata del Duomo, intitolati “Il cielo sopra Milano” .
Gli originali si trovano ora in VATICANO.
Spesso, su invito di Vittorio Sgarbi, è stata coinvolta
negli scorsi anni in importanti mostre in Italia : tra queste Surrealismo
Padano (Palazzo Gotico,Piacenza, 2002), La Pittura Fantastica in Italia (Museo
Revoltella, Trieste, 2002), 54° Biennale di Venezia (2011), EXPO-Arte Italiana
(Milano, 2015).
Parallelamente a quello più personale e fantastico, c’è un
genere che non ha mai abbandonato : quello della ritrattistica. A questo
proposito, di particolare importanza è stato, nel 2005, il prestigioso incarico
di eseguire il ritratto ufficiale del Pontefice BENEDETTO XVI per la “Sala dei
Papi” della BASILICA DI SUPERGA di Torino. Incarico rinnovato nel 2013 per
l’appena eletto Papa FRANCESCO.
Suo è anche il ritratto del Premio Nobel RITA LEVI
MONTALCINI esposto al FRAUENMUSEUM di Bonn (Germania).
Nel 2015 è invitata alla Triennale di Roma al VITTORIANO e
alla prima Biennale di Arte Sacra a Oosterhout in Olanda.
Nello stesso anno espone per la prima “La Nave dei Folli”
presso la FONDAZIONE FGS di Cassano Magnago (Va). Un grande dipinto (m. 2,05 x
8,60) con 20 grandi disegni preparatori, che ha richiesto quasi tre anni di
lavoro. Il tema è liberamente tratto dal poema satirico “Das Narrenschiff” di
Sebastian Brant pubblicato nel 1494 a Basilea, con corredo iconografico
attribuito a Albrecht Dürer . Presentazione in catalogo e al pubblico di
Philippe Daverio.
Il famoso editore FRANCO MARIA RICCI decide poi di
presentarla nel 2017 al LABIRINTO DELLA MASONE a Fontanellato (Pr), e di
pubblicarne un prestigioso catalogo con prefazioni di Philippe Daverio e
Giovanni Mariotti e con presentazione al pubblico di Sandro Parmiggiani.
Nello stesso anno, fortemente voluta dal Presidente
Emmanuele F.M. Emanuele, viene esposta al MUSEO DI PALAZZO CIPOLLA a Roma a
cura della Fondazione Terzo Pilastro-Italia e Mediterraneo con grande successo
di critica e di pubblico.
Oltre a quelli già citati è spesso presente in spazi
pubblici di grande prestigio come il PHANTASTEN MUSEUM di Vienna, il
BAROCKSCHLOSSE di Riegersburg N.Ö. in Austria, il MONASTERO di STRAHOV a Praga,
il CASTELLO DI ALDEN BIESEN in Belgio, il MUSEO DE LA CIUDAD di Queretaro e il
MUSEO DE LA MUERTE di Aguascalientes in Messico, PALAZZO TE a Mantova, CASTEL
DELL’OVO a Napoli e molti altri.
Dal 2006 fa parte di un gruppo internazionale che è
annualmente presente al Grand Palais di Parigi con mostre a tema
Dallo stesso anno è presente nel l’Archivio del “National
Museum of Women in the Arts“ di Washington (USA).
E per darvi una informazione recente: Patrizia ha presentato il suo nuovo lavoro al Grand Palais di Parigi:
LA GATTA TRASFORMATA IN DONNA - 2019 - acrilico e oro su tela, cm. 150 x 130 -- dal Libro n. 2 - Favola n. 18
In collezioni pubbliche :
Phantasten Museum – Vienna – Austria
Museo d’Arte Fantastica di Gruyères – Svizzera
Museo “Universo da Memòrias” di Madera – Portogallo
Collezione Barockschloss di Riegersburg N.O - Austria
Biblioteca Nazionale Braidense - Milano
Basilica di Superga – Sala dei Papi – Torino – ritratto di
Papa BENEDETTO XVI°
Basilica di Superga – Sala dei Papi – Torino – ritratto di
Papa FRANCESCO
Museo di Superga – Sala dei Prefetti – Torino – ritratto del
Prefetto P. Benedetto M. Marengo
Museo di Superga – Sala dei Prefetti – Torino – ritratto del
Priore P.Venanzio M. Ramasso
M I M - Museum in Motion, S. Pietro in Cerro (Pc)
Donazione Ada e Mario De Micheli
Museo delle Arti - Castello di Nocciano - Nocciano (Pe)
Museo Civico Ferdinando Santoro - Viggianello (Pz)
Nessun commento:
Posta un commento