(a cura di Mimma Zuffi)
Todaro editore - collana Impronte
pagg. 208 - € 16,00
Tornano
i protagonisti di Tira mòlla e messèda: l’idraulico Pino, il virile
gommista Mario, Eddy la buttafuori e Viliam il barista. Anche questa volta il
romanzo è ambientato nella Milano degli anni ’80 e in particolare nel Bar
William, in zona Paolo Sarpi, luogo delle riunioni investigative e degli
aperitivi a base di “biciclette” dell’improbabile quartetto.
Il
crimine su cui indagheranno i nostri detective sui generis è la
sparizione di Ornella, la dolce infermiera di cui si è invaghito Pino.
La
ricerca della ragazza scomparsa si spinge anche fuori dai confini milanesi, sul
lago di Como, in una baita sperduta sulle montagne che lo circondano.
I
colpi di scena non mancano, mancano invece spargimenti di sangue e scene
violente, come nel consueto stile dell’autrice.
Dio, la mia testa. Devo riflettere, devo scoprire per quale motivo mi trovo qui, piedi legati, porta serrata e impossibilità di scappare. Che cosa vogliono da me?
Ho dormito molto, sospetto ci fosse
qualcosa nell’acqua, qualcosa che serve a tener buona la gente, a farmi
dormire.
D’altronde, mica posso smettere di
bere, si muore senza idratazione, volete che non lo sappia?
Sento dei rumori, passi, voci,
qualcuno si avvicina. E se provassi a urlare?
mi incuriosisce molto
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