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venerdì 13 dicembre 2019

La casa delle voci, di Donato Carrisi

(a cura di Mimma Zuffi)
Longanesi pagg. 400 - € 22,00


“Una carezza nel sonno.
Nel nebbioso confine con la veglia, un attimo prima di precipitare
nell’abisso dell’oblio, il tocco leggero di dita gelide e sottili sulla
fronte, accompagnato da un triste e dolcissimo sussurro.
Il suo nome.
Sentendosi chiamare, la bambina sbarrò gli occhi. Ed ebbe subito
paura. Qualcuno era venuto a farle visita mentre si addormentava.
Poteva essere uno dei vecchi abitanti della casa, a volte chiacchierava
con loro o li sentiva muoversi come i topi, rasentando i muri.
Ma gli spettri parlavano dentro, non fuori di lei.
Anche Ado – il povero Ado, il malinconico Ado – veniva a trovarla.
Però, a differenza di tutti gli altri spiriti, Ado non parlava mai. Perciò a turbarla adesso era un pensiero più concreto.
A parte mamma e papà, nessuno conosceva il suo nome nel mondo dei viventi.
Era la «regola numero tre».”


A poche settimane dall’uscita nelle sale de L’uomo del labirinto, suo secondo film, Donato Carrisi torna in libreria con La casa delle voci, thriller che si muove sul terreno fragile e accidentato delle relazioni familiari e che mostra la partita che all'interno di ogni famiglia giocano le categorie di verità e finzione, realtà e illusione. Specialmente in quell'epoca della vita, l’infanzia, in cui i genitori sono la misura di ogni cosa.
Pietro Gerber non è uno psicologo come gli altri. La sua specializzazione è l’ipnosi e i suoi pazienti hanno una cosa in comune: sono bambini. Spesso protagonisti di eventi drammatici o in possesso di informazioni importanti sepolte nella loro fragile memoria, di cui la polizia si serve per le indagini. Pietro è il migliore di tutta Firenze, dove è conosciuto come l’addormentatore di bambini.
Ma quando riceve una telefonata dall’altro capo del mondo da parte di una collega australiana che gli raccomanda una paziente, Pietro reagisce con perplessità e diffidenza. Perché Hanna Hall è un’adulta.
Hanna è tormentata da un ricordo vivido, ma che potrebbe non essere reale: un omicidio. E per capire se quel frammento di memoria corrisponde alla verità o è un’illusione, ha un disperato bisogno di Pietro Gerber. Hanna è un’adulta oggi, ma quel ricordo risale alla sua infanzia. E Pietro dovrà aiutarla a far riemergere la bambina che è ancora dentro di lei. Una bambina dai molti nomi, tenuta sempre lontana dagli estranei e che, con la sua famiglia, viveva felice in un luogo incantato: la «casa delle voci». Quella bambina, a dieci anni, ha assistito a un omicidio. O forse non ha semplicemente visto.
Forse l’assassina è proprio lei.

DONATO CARRISI, è nato nel 1973 a Martina Franca e vive a Roma. Dopo aver studiato giurisprudenza, si è specializzato in criminologia e scienza del comportamento. È regista oltre che sceneggiatore di serie televisive e per il cinema. È una firma del “Corriere della Sera” ed è l’autore dei romanzi bestseller internazionali (tutti pubblicati da Longanesi): Il suggeritore, Il tribunale delle anime, La donna dei fiori di carta, L’ipotesi del male, Il cacciatore del buio, Il maestro delle ombre, L’uomo del labirinto, La ragazza nella nebbia, dal quale ha tratto il film omonimo con cui ha vinto il David di Donatello per il miglior regista esordiente, Il gioco del suggeritore. Nell'autunno 2019 è uscito il film diretto da Donato Carrisi, tratto da L'uomo del labirinto, con Toni Servillo e Dustin Hoffman.


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