(a cura di Mimma Zuffi)
66thand2nd - pagg. 336 - 18,00
Il libro Dopo l’uccisione di George Floyd e l’ondata di sdegno che ha sollevato nel mondo, l’ex campione di cricket Michael Holding, noto commentatore televisivo, si è trovato a parlare di razzismo in diretta tv: di quello che ha subìto in prima persona e degli episodi di intolleranza che ha visto con i suoi occhi viaggiando come atleta professionista. Nel giro di pochi minuti è stato sommerso da manifestazioni di solidarietà.
Decine, centinaia di persone, ispirate dalle sue parole, lo hanno invitato a diffondere il suo messaggio. È a questa esperienza che si ispira In ginocchio ci ribelliamo. In una serie di conversazioni con leggende come Usain Bolt, Thierry Henry, Michael Johnson, Naomi Osaka e Hope Powell, Michael Holding ci racconta come i pregiudizi e le discriminazioni disumanizzano le persone, e come l’ambiente dello sport non faccia eccezione. Ci mostra cosa si prova a essere trattati in modo diverso solo a causa del colore della pelle. E indaga i meccanismi che hanno permesso agli storici di ignorare i soprusi su cui si fondano le nostre società, e che ancora oggi perdurano. I diritti civili vengono negati agli immigrati, come è accaduto in Inghilterra con lo scandalo Windrush, gli esploratori africani precolombiani vengono rimossi dai libri di scuola. Nella nuova èra inaugurata dal #BlackLivesMatter e da Colin Kaepernick, col suo gesto di inginocchiarsi durante l’inno nazionale in segno di protesta nel 2016, Holding ci accompagna attraverso la storia per comprendere il razzismo di oggi, e ci trasmette un potente messaggio di speranza per il futuro, offrendoci una visione che può consentirci di cambiare le cose.
Michael Holding è nato in Giamaica nel 1954. È stato una stella della Nazionale di cricket delle Indie Occidentali. Finita la carriera agonistica, ha intrapreso quella di commentatore per Sky Sport, diventando uno dei volti più noti della tv britannica.
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