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giovedì 28 marzo 2019

LUNGS, recensione di Mimma Zuffi



di Mimma Zuffi


Il palcoscenico è tutto nero, quasi uno schermo televisivo spento, e ci si aspetta che l'inizio illumini una scenografia che, seppur scarna, faccia capire l'ambientazione.
Non è vero, dei  cubi mobili si illuminano così come sul fondale sottili luci al neon che cambieranno  colore a seconda dei momenti della vita. I due interpreti, un lui e una lei, vestiti di nero, entrano in scena.

Ci si chiede che simbologia abbia il nero con il titolo LUNGS (in italiano polmoni): morte? Sentimenti sopiti oppure esaltati in un dialogo senza sosta? Un futuro che non sa offrire nulla? Tema quest'ultimo tanto caro all'autore Duncan Macmillan, che nel corso di un'intervista affermò: «There’s nothing I can do in my life to compensate for the fact that the world would be better without me in it»(«Non esiste nulla che potrei fare per compensare il fatto che il mondo starebbe meglio senza di me»).


Tra il pubblico e gli interpreti sembra non ci sia alcuna barriera virtuale e gli spettatori si trovano a essere partecipi alle vicende dei due: amore, desiderio di un figlio (anche se si pongono la domanda di quale futuro potrà avere, preoccupati come sono per l'ecosistema), tradimento, amore ritrovato, vita che corre lungo i binari degli anni che passano,  morte. E non solo partecipi ma anche rispecchiati perché LUNGS tratta della  nostra vita di tutti i giorni portata sul palcoscenico.
Quindi i due temi affrontati sono l'amore e l'ambiente dove quest'ultimo sembra essere il pretesto per lo srotolarsi di una vita di coppia. Oserei dire che LUNGS è come una finestra aperta sul mondo contemporaneo e sul nudo percorso di un amore.
Federico Zanandrea, regista e superbo interprete, e Francesca Fioretti, al suo debutto, hanno saputo rendere con estrema abilità e sensibilità i problemi della nascita e dell'ecologia riuscendo a strappare anche qualche risata, e nei loro problemi ci rivediamo un po' tutti.
Dopo un'ora e quaranta di coinvolgente recitazione Federico Zanandrea esce di scena, tutto ritorna scuro tranne un faro puntato su una muta e distrutta Francesca Fioretti. La vita, per lui, è finita.

Vorrei ricordare che il  tema della nascita sembra molto caro a Federico Zanandrea: in LUNGS si parla di un essere umano che vede la luce, mentre in una sua precedente realizzazione (FRANKENSTEIN) parlava della vita data a un essere morto riuscendo a miscelare alla recitazione trovate spettacolari come scene con ombre cinesi e proiezioni a fondo palco. In LUNGS non vi è colonna sonora (fatta eccezione per un brano musicale sulle cui note i due protagonisti si  scatenano in un ballo moderno) mentre in Frankenstein era eccezionale, in gran parte dal vivo, rendendo con una drammaticità che pervadeva tutta la sala e scendeva nel più profondo di ogni spettatore, la scena in cui Justine, incolpata di omicidio, si avviava verso l'esecuzione.
  
Forse, per comprendere meglio il messaggio di LUNGS,  voglio riportare alcune frasi celebri che fanno ragionare sul lasso di tempo che passa dal primo vagito all'ultimo anelito di vita :

Every wall is a door.
Ogni muro è una porta.
(Ralph Waldo Emerson)

If you dream it, you can do it.
Se puoi sognarlo, puoi farlo.
(Walt Disney)
There is only one happiness in this life, to love and be loved.
C’è solo una felicità nella vita: amare ed essere amati.
 (George Sand)

If you’re going through hell, keep going.
Se stai attraversando l’inferno, fallo a testa alta.
(Winston Churchill)

He who wants a rose must respect her thorn.
Chi vuole una rosa deve rispettarne le spine.
(André Gide)

Everyone thinks of changing the world, but no one thinks of changing himself.
Tutti pensano a cambiare il mondo, ma nessuno pensa a cambiar se stesso.
(Lev Tolstoj)

We learn from failure, not from success.
Impariamo dal fallimento, non dal successo.
(Bram Stoker)

It is not length of life, but depth of life.
Non è la lunghezza della vita, ma la profondità della vita.
(Ralph Waldo Emerson)

All you need is love.
Tutto ciò di cui hai bisogno è l’amore.
(John Lennon)

The two most important days in your life are the day you are born and the day you find out why.
I due giorni più importanti della vita sono il giorno in cui sei nato e il giorno in cui scopri il perché.
(Mark Twain)

Life’s most persistent and urgent question is: “What are you doing for others?”
La domanda più persistente e urgente della vita è: “Cosa stai facendo per gli altri?”
(Martin Luther King, Jr.)


Per concludere, LUNGS arricchisce lo spettatore con un testo più che interessante, coinvolgente e attuale grazie, e soprattutto, a un'interpretazione magistrale.






2 commenti:

  1. Già mi aveva incuriosito la presentazione dello spettacolo. Ora con questa recensione sarò tra il pubblico ad applaudire i due interpreti.
    Nella

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  2. Non si può non assistere a questo spettacolo. Magistrale Federico Zanandrea con una altrettanto brava Francesca Fioretti.

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