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sabato 6 ottobre 2018

I Mandible Una famiglia, 2029-2047, di Lionel Shriver

(a cura di Mimma Zuffi)

66thand2nd - pagg. 496 - € 20,00



Anno 2029. Gli Stati Uniti non sono più la guida dell’Occidente. Una nuova moneta, il bancor, si è imposto come valuta di riserva mondiale, facendo crollare il dollaro fino a renderlo carta straccia. L’intransigenza del presidente Alvarado, primo latinoamericano alla Casa Bianca, trascina il paese nell’isolamento: l’acqua diventa una risorsa sempre più rara e la vita quotidiana si trasforma a poco a poco in una lotta per la sopravvivenza. Neanche i facoltosi Mandible sfuggono al destino dei loro compatrioti. La fortuna accumulata dal trisavolo Elliot e oculatamente preservata dal bisnonno Douglas, scaltro agente letterario newyorkese, si polverizza nel giro di una notte. 

Mentre le città si riempiono di senzatetto con gli abiti griffati, i membri superstiti della famiglia si ritrovano stipati a Brooklyn in casa di Florence Darkly, nipote di Douglas, e poi sulla strada in cerca dell’unico lavoro ancora utile, quello nei campi. Finché, anni dopo, una fuga catartica verso Ovest non porterà Willing, il figlio di Florence, a inseguire il miraggio dell’ultimo avamposto di libertà, in una nazione in cui tutte le aziende sono in mano agli stranieri e le tasse vengono prelevate tramite chip impiantati nella nuca dei contribuenti. Con il suo talento per i dialoghi fulminanti e le situazioni paradossali, Lionel Shriver ci mostra il baratro che può nascondersi dietro le promesse dei moderni mercati finanziari, creando un mondo alla rovescia ma tutt’altro che inverosimile, e confermandosi come una delle voci più scomode e brillanti d’America.

Lionel Shriver è nata a Gastonia, in North Carolina, con il nome di Margaret Ann Shriver, cambiato a quindici anni per tenersi alla larga dallo stereotipo della «ragazza con il nastro rosa tra i capelli che sposa il fidanzatino di scuola e diventa una casalinga con le guance rosse come due mele». Dopo gli studi alla Columbia University, ha vissuto a Nairobi, Bangkok, Belfast e Londra, dove trascorre tutt’ora una buona parte dell’anno insieme al marito batterista. I suoi romanzi sono stati tradotti in venticinque lingue. Tra quelli pubblicati in Italia, Dobbiamo parlare di Kevin (2006) – che ha vinto l’Orange Prize for Fiction ed è diventato un film di successo con Tilda Swinton –, Effetti sconvolgenti di un compleanno(2009) e Tutta un’altra vita (2011), finalista al National Book Award nel 2010, editi da Piemme.


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