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venerdì 19 maggio 2017

"UNO SGUARDO DAI PONTI La vera storia della nascita e dello sviluppo di Roma", di Giulio Caporali

(a cura di Mimma Zuffi)
Iacobelli Editore - pagg. 184 - € 18,00
Lo sapevate che Romolo non è stato il vero fondatore di Roma?

Se la favola di Romolo è soltanto una favola, come nasce veramente Roma? C’è stato un “fondatore” o la città è cre­sciuta spontaneamente? E perché proprio in quel sito parti­colare? I grandi storici insinuano che tutto sia cominciato intorno a due ponti in corrispondenza dell’Isola Tiberina, sicché il loro artefice, non Romolo, sarebbe il vero fonda­tore dell’Urbe.
I Romani chiamarono il fondatore pontifex, anteponendolo alla gerarchia ecclesiastica al servizio di un alidilà molto vago e governato da un padreterno di nome Giove.




Gli storici antichi sostengono che prima dei ponti sull’Isola ne sarebbe stato costruito un altro, per tutt’altro scopo e, parti­colare non secondario, che agli albori di Roma l’Isola Tiberina neanche sarebbe esistita.
Questo libro propone, alla luce di un’approfondita ricerca, un diverso punto di vista sulla nascita e sulla storia di Roma, dei suoi ponti e dei suoi Pontifex.
Una guida molto particolare tra ponti e pontefici per scoprire la vera storia di Roma



Giulio Caporali, ingegnere, vive in Toscana. Ha tradotto dal latino medievale gli Statuti Comunali di Montepulciano del 1337 e, insieme con Gabriella Bartolini le Peregrinationes: diario del pellegrinaggio in Terrasanta nel 1483 di Bernard von Breydenbach, decano della cattedrale di Magonza.
Il libro Montepulciano, l’ultima reggia è una sorta di diver­tissement nel quale ha abbozzato una ricerca etimologica sulla vexata quaestio del nome della città, che dovrebbe significare Monte di Porsenna.
Al solo scopo di respirare un soffio di giovinezza nel volume Alla ricerca della poesia perduta, ha assemblato i componi­menti che gli studenti della vecchia scuola erano “costretti” a mandare a memoria. Il libro I poeti del vino, di qualche anno dopo, ne è stato l’ovvio e inevitabile seguito.


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