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lunedì 28 novembre 2016

"Chi sono i padroni del mondo", di Noam Chomsky

(a cura di Mimma Zuffi)

Ponte alle Grazie - pagg. 348 - € 16,80

Il nuovo libro di Chomsky sulla politica internazionale.
Un evento editoriale mondiale.


In questo volume, che è il più importante, ricco, avanzato che l'autore abbia pubblicato da oltre un decennio a questa parte e rappresenta la summa aggiornata del suo pensiero politico, il grande linguista e politologo Noam Chomsky affronta le più attuali questioni di politica internazionale: dal terrorismo che sconvolge l'Occidente alle tensioni mediorientali, con particolare attenzione al conflitto israelo-palestinese e alla "minaccia" iraniana, dalla situazione potenzialmente esplosiva al confine tra NATO e Russia al riallacciarsi delle relazioni tra Usa e Cuba, all'espansione cinese, alla liberazione dell'America latina...



Lo fa costringendoci a guardare quello che è davanti ai nostri occhi ma che noi ci rifiutiamo di vedere, assuefatti al "discorso ufficiale" e prigionieri di una "memoria autorizzata" che troppo dimentica. Con la competenza e la caparbietà di un osservatore (e attivista) impegnato da più di cinquant'anni nello studio dei "sistemi di potere" e nella denuncia dei crimini perpetrati dai "padroni dell'umanità", ancora una volta ci indica le costanti del modo di agire di chi governa il mondo. E ancora una volta emerge la follia di un'umanità votata alla catastrofe, che marcia spedita verso l'autodistruzione. Ma la logica stringente e impietosa su cui si fonda il discorso lucidissimo di Chomsky non conduce alla disperazione e alla resa. Bensì a un appello.

L’AUTORE
Linguista, scienziato, filosofo e teorico della comunicazione statunitense. È riconosciuto come il fondadore della grammatica generativo-trasformazionale. Chomsky, in polemica con gli assunti dell’empirismo e del comportamentismo, si è richiamato al programma razionalistico di una grammatica universale, e ha posto l’accento sul problema della «competenza» linguistica, cioè del meccanismo che ci permette di produrre e di riconoscere nuove frasi corrette in una lingua. Ha influenzato anche gli studi di psicologia, logica e matematica.
Chomsky ha affiancato gli studi linguistici a un forte impegno sociale, ponendosi come uno dei più rappresentativi intellettuali, pensatori e attivisti della sinistra radicale americana.
Le principali pubblicazioni di Chomsky in materia di linguistica sono: Le strutture della sintassi (1957), Problemi di teoria linguistica(1964), La grammatica generativa trasformazionale (1966), Riflessioni sul linguaggio (1975), La conoscenza del linguaggio (1985),Linguaggio e problemi della conoscenza (1987). In Italia molti dei suoi saggi sono stati tradotti e raccolti nei tre volumi intitolati Saggi linguistici (1969-1970).
Tra i numerosi scritti politici e di denuncia di Chomsky si ricordano: I nuovi mandarini. Gli intellettuali e il potere in America (1969), La guerra americana in Asia (1970), La quinta libertà (1987), Illusioni necessarie (1989), Anno 501 la conquista continua (1993), I cortili dello zio Sam (1996), Il club dei ricchi (1993), La fabbrica del consenso (1998), Egemonia americana e “stati fuorilegge” (2000),11 Settembre. Le ragioni di chi? (2001), Capire il potere (2002). Con Robert C. Berwick ha scritto Perché solo noi, pubblicato da Bollati Boringhieri nel 2016; dello stesso anno è anche Chi sono i padroni del mondo, pubblicato invece con Ponte alle Grazie.

 «Il più importante intellettuale vivente» 
The New York Times Book Review

«Insieme a Marx, Shakespeare e la Bibbia, Chomsky è tra le dieci fonti più citate nella storia della cultura... Un eroe del nostro tempo, una mente eccelsa»  
The Guardian»

«Un demolitore di verità accertate» 
The New York Times

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