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venerdì 19 agosto 2016

IL RAGAZZO DELLA QUINTA - Dalla Breda a Fossoli, vita e morte di un gappista, di Marco Manuele Paolini


(a cura di Mimma Zuffi)

Mursia Editore - pagg. 146 - € 14,00

«La Breda era piena di partigiani,
di staffette, di armi.»
«La Breda o la Quinta sezione?»
«La Quinta, è vero, la Quinta era il covo.»

La storia sconosciuta di un gappista ragazzino che s’intreccia con il grande affresco della Resistenza operaia nella Stalingrado d’Italia, Sesto San Giovanni. Felice Lacerra ha solo quattordici anni quando, nel 1941, entra come apprendista operaio nella V sezione Aeronautica della Breda. Nelle fabbriche di Sesto San Giovanni sono attive cellule clandestine del Partito Comunista e del suo braccio armato, i GAP (Gruppi di Azione Patriottica). 





Felice fa la sua scelta e si arruola nelle fila della Resistenza. Arrestato dopo l’attentato alla Casa del Fascio di Sesto, viene mandato prima al Macello di Monza, poi a San Vittore e quindi al campo di Fossoli. Il 12 luglio 1944 viene fucilato al poligono di Cibeno insieme ad altri sessantasei prigionieri. Felice era, con i suoi 17 anni non ancora compiuti, il più giovane.

Marco Manuele Paolini (Milano, 1958) ha sempre lavorato nel mondo dei media, in particolare stampa e televisione. Attualmente è il direttore generale dei palinsesti delle reti Mediaset. È appassionato e studioso di storia contemporanea.






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