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martedì 25 novembre 2014

Una collana FUORIPISTA

(a cura di Mimma Zuffi)


Jaca Book inaugura in questi giorni la collana FUORIPISTA, che nasce come strumento di discussione su temi di attualità politica e culturale. Come suggerisce il titolo, l’obiettivo è quello di battere strade inedite, lontane da conformismi e luoghi comuni, senza avere paura di suscitare controversie e dibattiti senza peli sulla lingua. Se riusciremo a irritare i conformisti, rovesciando i pregiudizi che abbondano nei campi più disparati - dalla politica all’economia, dalla sociologia all’ecologia, dalla teologia alla storia, dalla comunicazione alla filosofia, dalle arti alla musica - vorrà dire che avremo ottenuto quanto volevamo.





FUORIPISTA proporrà saggi brevi di autori italiani e stranieri, che cercheranno di risvegliare lo spirito critico dei lettori, rivisitando un genere letterario – il pamphlet – che, in questi tempi di carineria politically correct, non trova molto spazio nei cataloghi editoriali. 






La collana parte con due titoli: “Magia Bianca, Magia Nera” di Carlo Formenti e “Lavoratori come Farfalle” di  Giorgio Cremaschi. Nei primi mesi del 2015 seguiranno altri due libri: una denuncia dell’economista Riccardo Realfonzo contro i profeti dell’austerità e gli effetti devastanti del Fiscal Compact sulle economie europee “periferiche”, e una riflessione di Fausto Bertinotti sulla irriformabilità del capitalismo finanziario.


Agli occhi delle sinistre europee la Revolución Ciudadana di Rafael Correa può sembrare un modello: una presa del potere pacifica e democratica, una Costituzione fra le più avanzate del mondo in quanto a riconoscimento dei diritti delle minoranze indigene e tutela dell’ambiente, politiche sociali che hanno ridotto la miseria e restituito dignità ai poveri. Ma la realtà del «socialismo del XXI secolo» è meno idilliaca: le opposizioni di sinistra contestano il regime, accusandolo di avere imboccato la via della dell’efficienza tecnocratica, di preferire la magia nera del petrolio alla magia bianca del buen vivir, la modernizzazione di un capitalismo «dal volto umano» alla cultura tradizionale andina e ai suoi valori di cooperazione e solidarietà sociale, democrazia diretta e armonia uomo/natura. 
CARLO FORMENTI, giornalista, scrittore, ricercatore universitario e militante della sinistra radicale, è autore di numerosi saggi, fra i quali Incantati dalla Rete (2000), Mercanti di futuro (2002), Cybersoviet (2008), Felici e sfruttati (2011) e Utopie letali (2013). 




È stato tutto un sogno? L'autore, nato nel 1948, prima militante e poi dirigente FIOM dalla gioventù alla pensione, mette a confronto il mondo del lavoro degli anni '70 con la realtà attuale in un pamphlet che non fa sconti. La strada che ha condotto il sindacato più forte d'Europa all'attuale sconfitta è ripercorsa attraverso gli snodi della storia sociale e sindacale degli ultimi quarant'anni, molti dei quali vissuti in prima persona da Cremaschi. Lo scopo è dichiaratamente di parte: individuare la via per la quale il lavoro, i cui diritti durano poco come la vita delle farfalle, possa risalire la china, assieme a un paese precipitato nella rassegnazione alla disuguaglianza e allo smantellamento della democrazia. Il testo non indica un programma ma insiste sulla indispensabile condizione affinché tale risalita si realizzi: la totale emancipazione dal pensiero e dai modelli sociali dominanti fin dagli anni '80. 
Giorgio Cremaschi, laureato a Bologna in scienze politiche, studente lavoratore e poi militante sindacale, è stato presidente del comitato centrale della FIOM, che ha lasciato nel 2012 con la pensione. Attualmente è impegnato in movimenti e organizzazioni che contestano le politiche  di austerità. Fra i suoi libri, Liberismo o libertà (1998), Il salario è un furto (1999), Il regime dei padroni (2010).

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