di Mario Mastandrea
Tolumnia
Regina dell'Isola, seconda parte
Dove eravamo rimasti? Si...ricordo... Vi avevo lasciati un momento per andare a bagnare i fiori...
Ecco che il cammino va· avanti con gli Epidendrum che avevamo
un poco trascurati e che invece meritano tutto il rispetto, per questo Genere
tanto generoso.
Epidendrum wrightii.il cui colore di un rosso arancio intenso, non può lasciare indifferenti e le cui foglie carnose e di un bel colore verde oliva..ne distinguono la presenza...La prima volta che l’ho incontrato era in un folto gruppo di mangrovie che svettava, unico rosso, assieme a delle Domingoa e, subito...ma è il Wrightii ! Perchè ormai delle native, non ancora trovate, ho in mente quasi perfettamente la loro forma e il loro colore e, quando la memoria coincide con la presenza fisica...allora la giornata, diventa di ricordi.
Epidendrum miserrimum. E’ proprio vero è piccolino, i fiori
misurano al
Questo invece e’ Epidendrum ramosum che si sviluppa in una miriade di rami e vive accanto agli altri Epidendrum abbastanza simili.Per esempio,vicino al Epidendrum difforme,che a sua volta,produce diverse varianti. Chiedo venia perche’,nella precedente parte della mia storia,avevo parlato della Broughtonia ma senza mettere la veramente importante;nel frattempo,ho ricuperato una mia foto della Broughtonia domingensis...non potevo non presentarla...
Ed eccoci alle Encyclie la prima e’ Encyclia gravida,che
quasi non apre del tutto i suoi fiori... poi Encyclia isoschila...Anche lei si
ritrae un poco e non si mostra interamente.
Di seguito ..Encyclia altissima

Avanti tutta ,ora con le Psychilis...ce ne sono molte anche
endemiche,i cui fiori sono molto duraturi e profumati. Psychilis
tropurpurea,bellissima pianta con sviluppo degli steli alti anche un
metro...preferisce le zone piu’ alte delle cime degli...alberi piu’ alti...hai
voglia a tenerne un esemplare...
E poi la Psychilis Dodii,dal nome del suo scopritore, Donald D. Dod, grande Maestro e scopritore di almeno 70 specie diverse tra endemiche e native dell’isola. Ne ha pubblicate diverse, sia con suoi disegni o foto b/n, nelle rse numerose edizioni della Rivista Moscova, dal febbraio 1976 ad oggi (ho tutti i numeri e i primi li ricevevo in Italia)
Poi altre due abbastanza simili...Psychilis cognauxia e
Psychilis truncata,che si trovano spesso in un loro ambiente naturale, quello
delle Mangrovie. Proprio cercando una di loro, su una pianta, nello stagno, ho
allungato troppo il braccio e...splash...cadendo e con un bagno non voluto, da
quella volta le chiamo Orchidee splash.
E poi per finire questa miniserie! La Psychilis olivacea...un
ombrellino di fiori che si presta a molti ibridi, anche naturali..
Vi parlo ora delle Maxillarie che si trovano solamente in
altura e in boschi umidi,dove la temperatura media si aggira attorno ai 25
gradi.
Maxillaria coccinea, la mia preferita del gruppo perchè
appare dalla vegetazione con una
esplosione di campanelle rosso intenso che si stagliano, quasi irreali, nel
verde delle foglie.
E poi la Maxillaria parviflora che si butta, a cascata,verso il terreno quasi cercando di raggiungerlo...Ve ne propongo una in situ,per apprezzare i muschi dell’umidita’ che la circonda.
Desidero terminare questa piccola rassegna di Orchidee
native, dell’isola dove abito ora, e che solo ha il desiderio di farVi partecipe
delle gioie provate nello scoprirle e coltivarle...con le
Dendrophylax e Campylocentrum...due generi di orchidee, la
maggior parte, senza foglie (afile) che rappresentano per me l’attuale studio e ricerca, ben sapendo quanto siano difficili
da trovare per la presenza solamente
di...radici.
Dendophylax salleii,da me cercata da 25 anni in tutta l’isola
e solo negli ultimi due anni trovata come radice (non sapendo quindi quale
fosse come specie) e fiorita nel mio giardino con salti di gioia..età
permettendo.Questa orchidea, chiamata qui “sapito” (ranocchia) è abbastanza
simile al Dendrophylax lindenii “ghost
orchid”, protagonista tra l’altro di una pellicola di successo; se ne differenza
solo avendo la nostra ,un colore più verdino nei sepali, eccola...
Ed ora la
Dendrophylax monteverdi
...non una foglia ma, in compenso, fiori da osservare con la
lente, che nascono da steli che si confondono con le radici...trovate in
altura, a 800 mt.
Dopo entra,prepotente,il Campylocentrum fasciola..prepotente perche’ alla
sua prima vista ho contato almeno 200 fiori,della grandezza di non piu’ di 3
mm.
un gioiellino,simile ad una piccola Laelia...
Mentre quasi analogo per i fiori, ma senza foglie, è il
Campylocentrum pachyrrhizum.
Termino con la Dendrophylax varius, una “goccia di ghiaccio” per il suo microscopico stagliarsi nel verde della vegetazione...non la sua, in quanto anche lui senza foglie.Questa orchidea e’ stata la prima della serie dei “senza foglie” che ho trovato ed e’ quella che mi ha spronato a cercare le altre specie similari che,secondo i testi consultati,sono almeno 11; quindi penso di avere ancora della strada da fare!
Vi lascio, cari Lettori, con una breve considerazione che mi
permette, tra le altre cose, di dare un senso alla mia vita di qui...
In un mondo che si allontana sempre di più dalla sua
naturale bellezza, rimane ancora (per poco?) la gioia, a volte piccola ma pur
sempre intensa, di trovare questi piccoli gioielli che ho incontrato
fortunatamente e che, timidamente, ho cercato di farvene partecipe.
Le prossime pagine della mia piccola storia, sono in
bianco, perchè portano con loro l’augurio che qualcuno di Voi, le possa scrivere, proseguendo, se
vorrà, il mio stesso cammino alla
ricerca di....
Per finire...Non posso mancare di ricordare e ringraziare...
il Signor Giancarlo Pozzi che, con la Sua squisita
gentilezza, mi ha permesso di pubblicare sulle Sue pagine questa mia piccola
storia..
La Signora Claudia De Sanctis che mi ha portato per
mano,superando le necessita’ tecniche,per rendere possibile l’edizione..
Mia moglie, Ivelisse Frias Mastandrea, mia Compagna, sempre
attenta e con buona memoria per le
località di ricerca, in tante
spedizioni fortunate sulle strade, a
volte bianche, dell’isola.
Ps. Allego l’unico ed esauriente testo che mi sento di proporVi, per approfondire lo studio delle Orchidee dei Caraibi...
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