!-- Menù Orizzontale con Sottosezioni Inizio -->

News

mi piace

giovedì 11 giugno 2020

I PAPAVERI, di Claude Monet


(di Mimma Zuffi)



1873. Nell’estate di quell’anno Monet, trasferitosi da poco ad Argenteuil, sulle rive della Senna, dipinge soprattutto fiori. Alcune delle tele dedicate a questo soggetto (e fra queste appunto I papaveri) verranno esposte l’anno successivo, a Parigi, alla prima mostra degli Impressionisti.

Il significato
Il dolce declivio della collina vicino alla casa di Monet è inondato di papaveri in fiore. L’artista li dipinge en plein air, seduto ai piedi della collinetta, mentre due donne, di cui  una è la moglie Camille, camminano nel prato accompagnate dai loro bambini. Il cielo è opaco, pieno di nubi lattiginose, tra le quali s’intravedono di tanto in tanto alcuni squarci di azzurro.


La prospettiva del dipinto è sfalsata: le figure infatti sembrano molto più piccole del normale, appena più grandi dei fiori che brillano come gemme sullo sfondo neutro del prato. Ed è proprio il colore, quel rosso vermiglio sfavillante dei papaveri, a dare la “sensazione” della loro dimensione irrealistica. Ecco: il vero soggetto  di Monet non è il prato fiorito ma la sensazione, anzi “l’impressione” di quel prato.
L’artista non si preoccupa molto di disegnare gli oggetti dando loro una forma e un contorno ben definiti ma li accenna con rapidi tocchi di colore puro. L’armonia dei toni, con il rosso accordato al verde, al giallo, all’azzurro, dona  una particolare luminosità a tutto l’insieme. Al punto che, come scriverà nel 1931 il critico Giuseppe Marchiori, “in confronto a questo miracolo luminoso persino una tela di Camille Pissarro appare grigia”.
Con questo dipinto Monet non si pone più, freddamente, di fronte a un paesaggio (come avevano fatto tutti gli artisti prima di lui) ma addirittura si immerge e riporta sulla tela non solo quello che l’occhio vede, ma quasi il profumo dell’erba e il calore estivo…E crea così uno dei più straordinari capolavori dell’impressionismo. L’arte, chiamata appunto, dell’ “impressione”.

Il pittore e gli altri
Il tema è preso da un’analoga composizione di Pierre-Auguste Renoir, Il sentiero che sale tra l’erba, del 1871.
A differenza dell’amico, però, Monet non assegna alla figura umana una  posizione privilegiata nel dipinto, ma la tratta semplicemente come una parte della natura, mentre la sua sensibilità è attratta soprattutto da rosso bagliore dei fiori.
In seguito, fra i molti che subiranno il fascino di questo quadro (praticamente tutti gli artisti post-impressionisti i fauves e gli espressionisti  astratti) bisogna ricordare Wassily Kandinsky e Maurice Blaminck: quest’ultimo, nel 1901, affermerà di aver “visto” per la prima volta il colore in questi papaveri di Monet.

E intanto nel mondo…
A Madrid viene proclamata la Prima Repubblica, che durerà appena pochi mesi.
A Washington si forma la Lega nazionale dei contadini, il primo movimento sindacale degli Stati Uniti.
A Bruxelles Arthur Rimbaud pubblica Una stagione all’inferno, famosa opera letteraria del simbolismo decadente.
A Tonchino la Francia stabilisce la sua prima colonia d’Indocina.
In Inghilterra si afferma l’arte dei “preraffaelliti”, estetizzante e decorativa.
La vita

1840 Nasce a Parigi in una famiglia benestante. Il padre è proprietario di una drogheria.
1856 Trasferitosi a Le Havre con la famiglia, studia nell’atelier di Eugene Boudin, che lo avvia alla pittura .
1859 A Parigi studia all’Accademia Suisse e incontra il futuro impressionista Camille Pissarro.
1865 Espone per la prima volta al Salon. Si lega a Camille Doncieux, il cui ritratto in abito verde gli procura la stima di Emile Zola e di Edouard Manet.
1867 Nasce il figlio Jean. Monet versa in pessime condizioni economiche.
1870 Sposa Camille. Per evitare la guerra franco-prussiana si trasferisce temporaneamente a Londra dove conosce il mercante Paul Durand-Ruel, futuro manager del gruppo impressionista.
1871 Dopo la morte del padre rientra in patria e si stabilisce ad Argenteuil.
1874 Prima delle sette mostre degli impressionisti a Parigi. Monet, considerato uno dei leader, parteciperà a tutte.
1878 Nasce il figlio Michel. Si innamora di Alice Hoschedè, moglie di un amico.
1879 Morte di Camille
1883 Si stabilisce con Alice e i suoi cinque figli a Giverny, dove resterà tutta la vita.
1892 Dopo la morte del marito, sposa Alice. Dipinge  la serie delle Cattedrali di Rouen.
1899 Incomincia il ciclo delle Ninfee. Primi disturbi alla vista.
1905 Durand-Ruel organizza una grande mostra degli impressionisti che riscuote un enorme successo.
1911 Morte di Alice. Ulteriore indebolimento della vista.
1914 La figliastra Blanche è l’unico conforto della sua solitudine. È ormai pressoché cieco.
1926 Muore a Giverny.



2 commenti:

  1. Straordinarie le opere di Claude Monet, un artista che prediligo. I suoi dipinti "en plein air", come "I papaveri, "La femme à l'ombrelle" e tutta la paesaggistica, suscitano emozioni. Grazie Mimma.
    Sandra

    RispondiElimina
  2. Grazie per questa stupenda analisi di uno dei miei quadri preferiti. Juanito.

    RispondiElimina