!-- Menù Orizzontale con Sottosezioni Inizio -->

News

mi piace

venerdì 25 ottobre 2019

Il potere, la carriera e la vita, Memorie di un mestiere vissuto controvento - di Pier Luigi Celli


(a cura di Mimma Zuffi)
Chiarelettere - pagg. 256 - € 17,00


Gli errori, i vizi, i riti, le responsabilità degli uomini di potere
nella testimonianza di un grande manager d’azienda.
 
 Il potere può essere una malattia e bisogna essere capaci di guarirne. Parola di chi il potere l’ha gestito per molti anni essendo stato dirigente di Olivetti, di Eni, Enel, Unipol, Rai, Poste italiane, Luiss, e che in questo libro prova a raccontarsi e a rovesciare molti luoghi comuni sul mestiere del manager. 


La sua ricetta è diretta e sorprendente: mettere al centro le emozioni che, se ben governate, costituiscono la vera risorsa di una persona e di un’azienda. Per questo, secondo Celli, gli ambienti di lavoro devono essere concepiti in modo che “ognuno possa esprimersi al meglio secondo potenzialità e forme di intelligenza specifica”. Non è facile. C’è molto da svecchiare. Le logiche aziendali del Novecento fondate su gerarchie verticali e l’evidenza dei soli numeri come criterio decisionale fondamentale stanno rivelando tutta la loro incongruità. Le persone non sono numeri e “non è una scelta intelligente quella di usare gli uomini solo come macinatori di risultati”.

Un libro che si legge con passione perché sincero e rivelatore, tra ricordi personali (la collaborazione con dirigenti come Tatò, Mincato, Cagliari, De Benedetti, Bernabé) e ricette per affrontare le grandi trasformazioni che stanno rivoluzionando il mondo dell’impresa. Ecco che cosa i “potenti” di oggi possono lasciare in eredità ai “potenti” di domani.



I


Pier Luigi Celli (Verucchio, 8 luglio 1942) è un personaggio noto, non ha peli sulla lingua e sa molte cose che possono servire per capire la società e la politica italiana.
È stato direttore generale dell’Università LUISS Guido Carli di Roma e della RAI, membro dei consigli di amministrazione di Illy e Unipol. È stato presidente dell’ENIT dal 4 maggio 2012 fino al commissariamento dell’ENIT stessa, avvenuto il 16 giugno 2014. Dal 2014 è senior advisor dell’amministratore delegato di Poste Italiane. Ha scritto moltissimi libri con vari editori, da Sellerio a Mondadori, Aliberti, Piemme, Fazi, Sperling & Kupfer. Ecco alcuni suoi successi: Comandare è fottere: manuale politicamente scorretto per aspiranti carrieristi di successo (Mondadori, 2008); La generazione tradita: gli adulti contro i giovani (Mondadori, 2010); Coraggio, don Abbondio (Aliberti, 2009); Breviario di cinismo ben temperato, con presentazione di Domenico De Masi (Fazi, 2002).
Nel 2018 ha pubblicato per Chiarelettere il romanzo La stagione delle nomine.



Nessun commento:

Posta un commento