Chiarelettere - pagg. 306 - € 19,00
Se lei ha un quadro falso vale zero, se riesce a
legittimarlo
attraverso le
mostre, l’opera assume un valore
di mercato sempre più alto.
Marc Restellini
Truffe,
esposizioni con quadri falsi, prolifici falsari, fondazioni nate dal nulla.
Guerre intestine che ruotano attorno a critici d’arte o presunti tali e malfattori
che negli ultimi decenni hanno fatto la loro fortuna legando il proprio nome a
quello di Amedeo Modigliani. Mercanti disposti a tutto, il cui unico
interesse è il profitto. Opere che in poco tempo acquisiscono un valore
immenso, decuplicando le stime. Un business stimato in almeno 11 miliardi di
euro, che probabilmente non sarà sfuggito alla criminalità organizzata e ai
riciclatori internazionali.
Solcheremo
le strade e i vicoli della Parigi dei primi del Novecento e ci rimarremo per
settant’anni, poi arriveremo in Italia, seguendo il destino funesto e criminale
di tutti i grandi protagonisti di una storia che ci ha affascinato e che siamo
certi conquisterà anche molti lettori.
Otto capitoli, altrettante scene del
crimine che ci hanno portato a visitare molte città italiane (Livorno, Roma,
Genova, Palermo...), ma anche Londra, Ginevra, per raccogliere testimonianze
preziose e documenti, molti dei quali inediti e rivelatori, qui per la prima
volta resi pubblici.
Questo
e molto altro, in un’inchiesta che svela trame e interessi illeciti all’ombra
del grande Modì, a cento anni dalla morte.
Claudio
Loiodice
è membro dell’American Society of Criminology, è stato docente di Criminologia
applicata alle investigazioni presso il Dipartimento dell’educazione della
Repubblica e del Canton Ticino a Bellinzona. Per trent’anni ispettore della
Polizia di Stato in Italia nelle sezioni Criminalità organizzata, Omicidi,
Rapine e Sequestri di persona. Oggi esperto in crimini finanziari, riciclaggio
e frodi internazionali, dirige una società specializzata a Londra. Per dodici
anni agente sotto copertura, infiltrato in diverse organizzazioni criminali
internazionali. È componente dell’Ufficio di Presidenza della Fondazione
Antonino Caponnetto per la quale, con Dania Mondini, dirige corsi di formazione
in tema di riciclaggio internazionale anche attraverso le opere d’arte e le criptovalute.
Dania Mondini, giornalista e
conduttrice Rai, da anni è uno dei volti del Tg1 del mattino. Ha condotto
rubriche economiche e notiziari per Tg3 e RaiNews24, testate per le quali ha
realizzato numerose inchieste. Ha lavorato per quindici anni nella carta
stampata occupandosi prima di cronaca, poi di economia presso Il Messaggero,
l’ANSA, Il Globo, Il Tempo, Il Mattino.
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