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domenica 7 luglio 2019

53° FESTIVAL TEATRALE DI BORGIO VEREZZI



a cura di Sandra Romanelli


Verezzi – vista panoramica da piazza S.Agostino
 (foto di Sandra Romanelli)


Ritorna, puntuale come ogni anno, un evento “fiore all'occhiello” del Ponente ligure. Verezzi, il famoso borgo saraceno posto sulle colline, a pochi chilometri da Borgio, che invece si affaccia sul mare, ripropone il suo magico susseguirsi di spettacoli teatrali, con un cartellone sempre ben nutrito di opere, attori e personaggi interessanti.



 Verezzi – foto di Sandra Romanelli

Se durante il giorno, Borgio ci attira con il mare e le spiagge assolate, la sera possiamo salire a visitare Verezzi, un piccolo borgo definito in una poesia di Camillo Sbarbaro, “pala d'altare” con i suoi carrugi, le piccole piazze e, dopo aver girovagato alla scoperta delle molteplici meraviglie nascoste, assistere allo spettacolo che avremo scelto per terminare in bellezza la nostra giornata.

Il  cartellone del festival ci presenta il 6 luglio un'Anteprima al Festival e dieci spettacoli dall'11/7 al 20/8.


6 Luglio Anteprima al Festival – Prima Nazionale
Banda 4.0
di e con Banda Osiris: Sandro Berti, Gialuigi Carlone, Roberto Carlone, Giancarlo Macrì, regia Banda Osiris.
  

Gruppo musicale eclettico e originale, fondato nel 1980, la Banda Osiris è famosa per i suoi spettacoli teatrali, per la partecipazione a programmi televisivi e per aver composto le sigle dei programmi di Rai Radio Due.
Con la colonna sonora del film Primo amore (2004) di Matteo Garrone, hanno ricevuto vari premi e riconoscimenti come Migliore colonna sonora: dal Festival internazionale del cinema di Berlino al David di Donatello, dal Nastro d'argento al Globo d'oro, al Premio Flaiano.


Banda Osiris


  
La singolarità del gruppo consiste nel proporre una musica divertente e spettacolare ricca di comicità e ironia.


11/12/13 luglio – Prima Nazionale
L'anima buona di Sezuan
di Bertolt Brecht

con Monica Guerritore, Matteo Cirillo, Alessandro Di Somma, Vincenzo Gambino, Francesco Godina, Diego Miceni e Lucilla Mininno, regia di Monica Guerritore.

Scritta  da Bertolt Brecht  negli anni Trenta, la pièce, ambietata in una Cina di fantasia, affronta il rapporto tra Bene e Male, dimostrando che è impossibile essere buoni in un mondo cattivo.
Il personaggio principale è Shen Ten una donna povera, prostituta per necessità che, grazie alla sua bontà, riceve in dono da tre divinità una somma di denaro per ricostruirsi una vita.
Shen Te è un personaggio simbolico e la storia ha il sapore di una favola, ma gli avvenimenti e i conflitti etico-sociali  rappresentati, sono  incredibilmente simili  a quelli che viviamo nella società odierna.

In una recente intervista televisiva, Monica Guerritore, splendida attrice di teatro, cinema e televisione, ha dichiarato che considera L'anima buona di Sezuan una tra le opere più belle di Bertolt Brecht e  di aver sempre desiderato di interpretare il ruolo di Shen Te.

Monica Guerritore

  
In questo spettacolo la troviamo nel doppio ruolo di interprete-regista.
Nella direzione si è ispirata a Giorgio Strehler. Con lui ha esordito sul palcoscenico, giovanissima, nel 1974 nell'opera: Il giardino dei ciliegi di Anton Cechov. Per il suo carattere forte e passionale ha ottenuto grandi successi in tutte le opere che l'hanno vista protagonista sulla scena.
Desidero ricordare quelle in cui è stata diretta da Gabriele Lavia, suo compagno per molti anni; in teatro: Giocasta, Lady Macbeth, Ofelia, La signorina Giulia; nel cinema: La lupa (1996), Scandalosa Gilda (1985) e Sensi (1986); tra i film per la TV: Scene da un matrimonio (1999).


14 luglio - in collaborazione con il Festival di Cervo
La leggenda del pianista sull'oceano
liberamente tratto da “Novecento” di A. Baricco

con Igor Cherici e con l'Atlantic Jazz Band: Lauretta, Grechi Galeno, Mario Martini, Emanuele Valente, Gianluca Fiorentino, Matteo Pinna, Renzo Luise Da Fano, Marco Vecchio, regia di Luca Cicolella.

locandina film


  
La leggenda del pianista sull'oceano è un film indimenticabile del 1998,  tratto dal monologo teatrale Novecento di Alessandro Baricco e diretto da Giuseppe Tornatore. La colonna sonora del film è di Ennio Morricone col quale ha  collaborato Amedeo Tommasi pianista jazz.
La trama è suggestiva e il finale molto emozionante.

Sarà interessante scoprire come la regia di Luca Cicolella, con Igor Chierici, attore, pianista e compositore, è riuscita, in questo spettacolo, a creare un connubio tra musica e teatro.
Sul palco, un'orchestra jazz e la voce di Lauretta Grechi Galeno.

 
Una scena de Il pianista sull'oceano

Il protagonista, Denny Boodmann T.D. Lemon Novecento, è il più grande pianista di tutti i tempi; ha vissuto la sua intera vita sul transatlantico Virginian  che ora deve essere demolito. Max, trombettista, il suo migliore amico, sale a bordo per l'ultima volta, per convincerlo ad abbandonare quella nave dalla quale non è mai sceso. Ma la paura per l'ignoto che gli si prospetta davanti lo farà fermare ai primi gradini della scaletta della nave e gli farà voltare le spalle al mondo, per tornare nell'unico luogo che conosce bene e che lo rassicura.

Quando vidi il film rimasi affascinata dalla storia e veramente commossa dal finale.
Lemon Novecento capisce che il mondo sulla terraferma non ha confini, lui ha vissuto la sua intera vita su quella nave. È spaventato da ciò che potrà trovare al di fuori di essa. Se la nave verrà demolita anche lui vuole seguire lo stesso destino, perché essa è parte integrante della sua vita.

La terra...è una nave troppo grande per me. È una donna troppo bella. È un viaggio troppo lungo. È un profumo troppo forte. È una musica che non so suonare. Non scenderò dalla nave. Al massimo posso scendere dalla mia vita.”




17/18 luglio – Prima Nazionale
Sherlock Holmes e i delitti di Jack lo Squartatore
di Helen Salfas

con Giorgio Lupano, Francesco Bonomo, Rocio Munoz Morales, Alarico Salaroli, e in o.a. Emanuela Guaiana, Giada Lorusso, Tommaso Minniti, Giulia Morgani, Emiliano Ottaviani, Stefano Quatrosi, regia di Ricard Reguant.

Un noir dell'epoca vittoriana.

 Rocìo Munoz Morales e
Giorgio Lupano
Jack lo Squartatore, famoso serial killer, terrorizzò Londra per una serie di terribili omicidi a danno di giovani prostitute, tra l'estate e l'autunno del 1888.

Le complicate indagini dell'ispettore di polizia non approdano a nessun risultato. 
Per  risolvere il mistero, egli decide di rivolgersi al detective Sherlock Holmes, noto per la perspicacia nel risolvere i casi.                                            
In realtà, il famoso detective e il suo assistente dr. Watson, sono  personaggi creati dalla penna di Artur Conan Doyle, mentre Jack lo Squartatore, purtroppo, fu un feroce assassino esistito veramente.

Giorgio Lupano e Rocìo Munoz Morales nei panni dei protagonisti.

     
In questa occasione, è impossibile non ricordare, sul palco di Borgio Verezzi, Giorgio Lupano e la sua toccante interpretazione in Figli di un Dio minore, nel Festival 2015. Accanto a lui Rita Mazza, attrice non udente, nel ruolo di Sarah Norman. Lo spettacolo riportò molteplici consensi di critica e pubblico. 
Giorgio Lupano, interprete in numerose fiction televisive, fu molto apprezzato nel ruolo di James Leeds, un'insegnante per non udenti e il pubblico gli decretò un vero, grande successo personale.




Liolà  22/23 luglio – Prima Nazionale
di Luigi Pirandello
con Giulio Corso, Enrico Guarneri, Roberta Giarrusso, Anna Malvica, Ileana Rigano,  adattamento e regia di Francesco Bellomo.

Roberta Giarrusso
Giulio Corso

















                                                                  


 Liolà è una commedia giocosa di Pirandello, ispirata al quarto episodio del romanzo  Il Fu Mattia Pascal.  L'ambiente rappresentato è un mondo contadino caratterizzato dalla brama di possesso per le ricchezze materiali.

Il protagonista, Liolà, è un semplice bracciante canterino,  un giovane “Don Giovanni”, amato da tutte le ragazze del borgo per la spensieratezza e l'allegria che suscita.  Le sue mire consistono  nel sedurre le ragazze, alcune le ha già rese mamme e si è tenuto i figli che ha affidato alle cure della propria madre.
Il finale di questa divertente commedia è accattivante perché Liolà, con il suo comportamento seducente, renderà giustizia alla giovane donna che ha subìto un inganno.
Protagonista, nel ruolo di Liolà: Giulio Corso, attore versatile di teatro e fiction TV. Tutti gli attori sono siciliani di nascita, o di “adozione” come Anna Malvica, attrice del Teatro Stabile di Catania e cantante, prese parte ai Musical di Tony Cucchiara; Roberta Giarrusso, attrice molto nota in TV; Enrico Guarneri, famoso per un programma su Antenna Sicilia; Ileana Rigano ha alle spalle una lunga collaborazione con il Teatro Stabile di Catania.

Liolà fu una commedia molto amata dai Fratelli De Filippo che, con il consenso dello stesso Pirandello, la portarono in scena in dialetto napoletano, al Teatro Odeon di Milano, il 21 maggio 1935, con Peppino nel ruolo di Liolà.

Anche Massimo Ranieri, con la regia di Maurizio Scaparro,  ha interpretato a teatro il personaggio di Liolà (1992), distinguendosi  per le sue doti di  canto e di recitazione.

27/28 luglio – Prima Nazionale
Hollywood Burger

di Roberto Cavosi
con Enzo Iachetti, Pino Quartullo e Fausto Caroli, regia di Pino Quartullo.

 
Pino Quartullo – Enzo Iachetti


Una coppia inedita a Verezzi con una  novità, un testo comico di Roberto Cavosi. Pino Quartullo ed Enzo Iachetti interpretano Leon e Bart due attori bravi ma sfortunati, interpreti in ruoli secondari di grandi capolavori hollywoodiani; ma purtroppo, in fase di montaggio, le scene girate da loro, vengono, puntualmente, tagliate.
In una mensa per artisti negli Studios a Hollywood, davanti ai loro hamburger, ripieni delle salse più svariate, si racconteranno le loro disavventure, le disgrazie e gli aneddoti più divertenti, ripercorrendo fasi della loro vita e del cinema americano.
Pino Quartullo, torna a Verezzi dopo la bella interpretazione dell'anno scorso del testo pirandelliano Il fu Mattia Pascal.
Enzo Iachetti è una nuova gradita presenza che ci porterà senz'altro momenti di sorriso e di comicità.


30 luglio – Evento speciale
D.E.O ex macchina
di e con Antonio Cornacchione.

Collaborazione ai testi Massimo Cirri, regia di Giampiero Solari.

Antonio Cornacchione ripercorre con aneddoti divertenti gli anni in cui ha lavorato all'Olivetti, iniziando a ricordare quanto aveva sentito sulla magnifica Divisione Elettronica Olivetti, sui giovani ricercatori coordinati da Mario Tchou (figlio dell'ambasciatore cinese a Roma) a Barbaricina, non  lontana dall'Università di Pisa, fino ad arrivare alla creazione del primo calcolatore elettronico italiano per le ricerche scientifiche. Gli studi, finanziati dall'Olivetti, concretizzarono il progetto nel 1957. Negli  anni Sessanta, la  Divisione Elettronica Olivetti, grazie al genio italico, arrivò a produrre una delle invenzioni più rivoluzionarie di tutti i tempi: il primo Personal Computer al mondo, un PC da tavolo, progettato dall'ingegnere Pier Giorgio Perotto. La macchina fu  chiamata P101 (la Perottina), il lancio avvenne a New York nell'ottobre 1965 dove riscosse un enorme successo e fu utilizzata dalla NASA per Apollo  11.
Sarà interessante ascoltare da Antonio Cornacchione, attore comico, la sua esperienza d'impiegato in un' azienda che è stata una delle più importanti al mondo nel campo dell'elettronica; il tutto narrato in modo ironico e divertente.


 
Antonio Cornacchione


Antonio Cornacchione ha partecipato a molti programmi televisivi da Zelig, con la conduzione di Claudio Bisio, a Crozza Italia con Maurizio Crozza, da Rockpolitick con  Adriano Celentano a Che tempo che fa con Fabio Fazio.
È stato spesso ospite nella celeberrima trasmissione del Maurizio Costanzo Show e ha recitato, come attore comico accanto a Paolo Rossi, Gianni Palladino
e al trio Aldo Giovanni e Giacomo.

D.E.O ex macchina”  tratta  un argomento molto interessante che Antonio Cornacchione porta in scena con semplicità, bravura e tanto umorismo.   In alcuni momenti coinvolge simpaticamente il pubblico con qualche domanda e la sua comicità fa scaturire tanti applausi. Ma il caloroso applauso finale   che gli spettatori gli rivolgono, Antonio Cornacchione lo devolve ad Adriano e Roberto Olivetti, a Mario Tchou, a Pier Giorgio Perotto e al team di giovani ricercatori (tra cui Giovanni De Sandre e Gastone Garziera) che, con entusiasmo e coraggio, ma soprattutto in momenti molto difficili, cominciarono a costruire un nuovo futuro.


3/4/5 agosto- Prima Nazionale
I due gemelli...veneziani
da Carlo Goldoni libero adattamento di Natalino Balasso

con Jurij Ferrini, Francesco Gargiulo, Maria Rita Lo Destro, Federico Palumeri, Stefano Paradisi, Adrea Peron, Marta Zito, regia di Jurij Ferrini.


Jurij Ferrini



 Zanetto e Tonino, due gemelli identici come gocce d'acqua, ma diversissimi per il carattere, si trovano entrambi, casualmente, a Verona.  Zanetto, sciocco e ingenuo, è arrivato in città, proveniente da Bergamo, per sposare Rosaura, la bella figlia del Dottor Balanzone; Tonino, intelligente e affascinante, deve incontrarsi con l'amante Beatrice, affidata alle cure dell'amico Florindo.
Una serie di gradevoli coincidenze ed equivoci, darà luogo a uno scambio di persona, ma il finale è del tutto inaspettato...

Jurij Ferrini rappresenta un gradito ritorno a Verezzi. Attore  e regista teatrale si è diplomato nel 1994 alla Scuola di Recitazione del Teatro Stabile di Genova. Nel  1997 ha fondato il Progetto U.R.T., una Compagnia Teatrale Indipendente, che nel 1999 ha ottenuto il riconoscimento dal Ministero per i Beni e le Attività Culturali. All'interno della compagnia opera come attore e regista .
Tutte le commedie di Carlo Goldoni si contraddistinguono per il garbo che sprigionano.  La  maestrìa recitativa di Jurji Ferrini ci farà senz'altro gradire questa piacevole commedia.


8/9/10/11 agosto – Prima Nazionale
Se devi dire una bugia dilla grossa

di Ray Cooney versione italiana di Iaia Fiastri
con Antonio Catania, Paola Quattrini, Gianluca Ramazzotti, Ninì Salerno, Marco Cavallaro, Alessandro D'Ambrosi, Paola Barale; regia originale di Pietro Garinei, nuova messa in scena Luigi Russo.

Paola Quattrini ritorna, sul palcoscenico di Verezzi dopo il successo ottenuto lo scorso anno con  Quartet di Ronald Harwood.
Anche quest'anno sarà interprete di una commedia all'insegna del sorriso.

 
 Paola Quattrini



La coppia De Mitri alloggia in un lussuoso hotel, dove lui, un personaggio in vista, incurante che la moglie  Natalia soggiorni  nello stesso albergo, coinvolgerà il suo segretario Gerini, per combinare l'incontro con un'altra donna, la bellissima Susanna, segretaria della FAO.
La commedia di Ray Coonney, ricca di colpi di scena, di equivoci, di situazioni paradossali che faranno scaturire  tanta ilarità, è stata rappresentata da Londra  a Berlino, da Stoccolma a Tokio, da Toronto a New York.
Nel 1986 Pietro Garinei la portò in scena con la regia televisiva di Eros Macchi e fu trasmessa dai  canali della Rai.


12/13/14/16 agosto – Prima Nazionale
Paradiso

spettacolo itinerante su brani della “Comedìa” di Dante Alighieri
con gli attori della compagnia “Uno Sguardo dal Palcoscenico” e la partecipazione straordinaria di Miriam Mesturino, Manuel Signorelli, Davide Diamante. Regia di Silvio Eiraldi.




 
Grotte di Borgio Verezzi

Dopo il successo ottenuto con Inferno e Purgatorio, portati in scena dalla Compagnia Uno sguardo dal Palcoscenico, arriva alle Grotte di Borgio Verezzi, il Paradiso, dalla Divina Commedia di Dante Alighieri.
Gli attori: Miriam Mesturino, Manuel Signorelli e Davide Diamante saranno presenti anche quest'anno con lo spettacolo itinerante per gruppi di spettatori.


18/19/20 agosto – Prima Nazionale
Non è vero ma ci credo

di Peppino De Filippo
con  Enzo Decaro, Giuseppe Brunetti, Francesca Ciardiello, Lucianna De Falco, Carlo Di Maio, Massimo Pagano, Gina Perna, Giorgio Pinto, Ciro Ruoppo, Fabiana Russo, regia di Leo Muscato.
         
 
Enzo Decaro



Non è vero ma ci credo è una commedia di Peppino De Filippo che  ha come tema la superstizione.
Il ricco imprenditore Savastano è tormentato da un'ossessione, quella di essere vittima della iettatura. Vede presagi e segni funesti ovunque. Per questo motivo decide di licenziare il suo dipendente Malvurio, perché è convinto che porti sfortuna. Anche la moglie Teresa e la figlia Rosina, alle quali spesso impedisce di uscire, sono costrette a sottostare alle sue fisime. Rosina  è segretamente innamorata di un bravo giovane,  ma non riesce a presentarlo al padre.
Fortunatamente, nell'ufficio di Savastano, si presenta un impiegato in cerca di lavoro, un certo Sammaria, persona simpatica, ma  soprattutto munito di una bella gobba. Sarà proprio quella a convincere l'imprenditore che quel giovane è la persona giusta da assumere. Al suo arrivo, infatti, gli affari sembrano andare benissimo e Savastano riesce persino a convincere la figlia a sposare Sammaria.  Ma questo matrimonio farà scattare una serie di eventi divertenti e incredibili che porteranno l'imprenditore a ricredersi, riguardo alla sua illogica superstizione.

Enzo Decaro fece parte, a metà degli anni Settanta, del famoso trio La Smorfia, con Massimo Troisi e Lello Arena. Insieme diedero vita a una nuova comicità napoletana, tra farsa e cabaret.

Con questa commedia piacevolissima, il Festival Teatrale di Borgio Verezzi chiude i battenti. Riaprirà puntualmente, come ogni anno, la prossima estate.
Tutti gli spettacoli presentati prenderanno il volo verso varie città e saranno in cartellone già dalla prossima stagione, presso i maggiori teatri italiani.
    

Peppino De Filippo
È una bellissima coincidenza che quest'anno venga rappresentata  a Verezzi una commedia di Peppino De Filippo, esattamente un anno dopo che suo figlio Luigi ha ottenuto il Premio  Veretium alla memoria, ritirato, l'anno scorso, dalla moglie Laura Tibaldi.






  



10 commenti:

  1. Grazie Sandra per i tuoi commenti ai vari pezzi teatrali. Mi hai invogliato a leggere i testi e a rivedere i film dai quali sono tratti.
    Una buona estate.
    Franca

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    Risposte
    1. Grazie Franca, per il gradimento che esprimi.
      Una bella estate anche a te.
      Sandra

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  2. Ho letto con interesse la presentazione degli eventi pubblicati sulla rivista e l'ho trovata particolarmente ricca di notizie utili. Grazie.
    Isella.

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    Risposte
    1. Grazie a te, Isella, per l'attenzione.
      Sandra

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  3. Grazie! Ho trovato tutto molto bello e interessante.
    Mariuccia

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    Risposte
    1. Infatti, anche quest'anno, il Festival è proprio da vedere.
      Sandra

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  4. Grazie Sandra. Veramente esaustivo e molto interessante il tuo articolo su questo Festival, anche perché arricchito dalle tue considerazioni e sensazioni. Penso sia bello riuscire a vedere tutti gli spettacoli.
    Maria

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    1. Io vedrò tutti quelli che coincidono con la mia permanenza in Liguria.
      Grazie, Maria, per il tuo gentile commento.
      Sandra

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  5. Carissima, ci complimentiamo per la competenza e per il prezioso servizio che Lei rende alla cultura, ultima vera Dea fra tanto fracasso.
    Un abbraccio affettuoso.
    Gianna e Benito

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    Risposte
    1. Carissimi, vi ringrazio di cuore per i complimenti. L'amore per la cultura è un filo rosso che unisce. È molto bello poter condividere le stesse emozioni per l'arte.
      Un grande abbraccio.
      Sandra

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