Iperborea - pagg. 480 - € 19,50
Reykjavík, primi
anni Cinquanta. In un piccolo appartamento seminterrato Sigvaldi e Helga
toccano il cielo con un dito abbandonandosi alla loro giovane e travolgente
passione e decidono di chiamare la figlia Ásta. Ásta come una grande eroina
della letteratura nordica, Ásta perché ást in
islandese vuol dire amore. Sedici anni dopo Ásta scopre il sentimento di cui
porta il nome in una fattoria negli aspri Fiordi Occidentali dove trascorre
l’estate. Lo impara a conoscere dalla storia tormentata tra un uomo e una donna
uniti dalla solitudine e divisi dalla dura vita contadina; lo impara a capire
dalla vecchia Kristín che ogni tanto, al mattino, si sveglia in un’altra epoca
del suo passato e può così rimediare ai rimpianti che le ha lasciato la vita;
lo vive sulla propria pelle insieme a Jósef, il ragazzo che le cambierà
l’esistenza.
Eppure sono tutte promesse di felicità non mantenute ad
avvicendarsi in questa impetuosa storia famigliare, segnata per sempre dal
giorno in cui Helga si rivela uno spirito troppo libero e assetato di emozioni
per non ribellarsi alla soffocante routine domestica e abbandonare marito e
figlie, lasciando Ásta con un’inquietudine, un’ansia di fuga, una paura di
seguire fino in fondo i propri sogni. In un romanzo lirico, sensuale e corale,
che si compone a puzzle seguendo i ricordi dei personaggi e le associazioni
poetiche dei loro sentimenti, Stefánsson racconta l’urgenza e l’incapacità di
amare, la ricerca di se stessi nell’eterna e insidiosa corsa alla felicità, e
quel fiume di desideri e nostalgia che accompagna il destino di ognuno, sempre
pronto a rompere gli argini e a scompaginare un’esistenza.
Jón Kalman
Stefánsson (Reykjavík, 1963), ex professore e bibliotecario, è passato alla
narrativa dopo tre raccolte poetiche. I suoi romanzi sono stati nominati più
volte al Premio del Consiglio Nordico e pubblicati dalle più importanti case
editrici europee. Luce d’estate ed è subito notte ha ricevuto nel 2005 il Premio
Islandese per la Letteratura. Paradiso e inferno, primo volume
della sua trilogia, è stato definito il miglior romanzo islandese degli ultimi
anni.
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