
Scritto nel 1924, questo romanzo fu tradotto per la prima
volta in italiano nel 1933 da Elio Vittorini con il titolo Il purosangue.
Personaggio chiave è St. Mawr, il cavallo dal quale emanava
«una grande tristezza animale... Una strana atmosfera
animale di tristezza [...]
il dolore dell’umana indegnità». Questo splendido animale, «uno dei re della creazione, nell’ordine al di sotto
dell’uomo, avrebbe trovato soddisfazione nel servire i coraggiosi, impavidi,
forse crudeli uomini del passato, che avevano in loro una guizzante, nascente
fiamma di nobiltà».
Questo racconto si dipana su vari piani: l’immancabile
indagine psicologica dei personaggi, tipica di tutta l’opera di Lawrence; la
straordinaria poesia dei brani dedicati a St. Mawr, lo splendido stallone di
razza gallese protagonista della storia; l’altrettanto sublime descrizione di
una natura spesso selvaggia e ribelle all’intervento dell’uomo; il sarcasmo di
molti dialoghi; il raffinato e tranciante umorismo che caratterizza alcuni dei
personaggi.
Più che un romanzo vero e proprio, St. Mawr è
piuttosto una lunga novella in cui il simbolismo dell'autore relativo al mondo esteriore
è un riflesso del mondo interiore dei protagonisti.
I protagonisti principali sono cinque, tra cui il cavallo e
i due stallieri. Alla fine del "romanzo" non percepiamo solo l'idea
di un mondo civilizzato, ma anche della libertà intesa come forza vitale.
Lou Witt venticinquenne moglie di Rico, non certo bella ma
attraente, capisce presto che il loro matrimonio è un fallimento, come
d'altronde la signora Witt, madre di Lou, si era resa conto molto prima.
Lou prende coscienza di questo fallimento grazie allo
stallone St. Mawr. Rico, antitesi del cavallo, è il simbolo della sconfitta di
tutto ciò che St. Mawr rappresenta. Una frase che mi ha colpito molto è "Rico was being an artist" il che potrebbe significare per Lawrence
che non era un artista, e quindi il suo "being" potrebbe voler dire che
per Lawrence non era un artista, e quindi il suo "being" mette in luce tutta la sua superficialità.
St. Mawr rappresenta più di un simbolo poetico e sessuale
perché prende in considerazione solo questi due aspetti; sarebbe fuorviante, e
molto di più. Viene identificato con la selvaggia malignità che la civiltà
vuole schiacciare. Apprenderemo il vero significato di St. Mawr attraverso le
parole di Lou e la sua sensibilità.
A un certo punto del romanzo incontriamo Lewis, lo stalliere
gallese. Lo scrittore paragona i suoi occhi a quelli di un gatto selvatico
intenti a spiare nascosti nell'oscurità di qualche cespuglio. Lewis va
d'accordo con lo stallone e - molto importante - è quel che Rico non è, e non
sarà mai. Nel corso di una cavalcata nella brughiera, St. Mawr s'impenna e Rico
ne porta le conseguenze; mentre un altro giovane viene colpito in viso tanto che la
sua bellezza, quel tipo di bellezza che Lawrence ha sempre detestato, è
rovinata. La società del luogo è ora decisa a liberarsi, in un modo o
nell'altro, dello stallone. Infatti, St. Mawr può essere considerato pericoloso
perché prima che Lou lo acquistasse per suo marito, aveva ucciso due uomini. Ma
esso rappresenta - agli occhi della donna - la forza vitale, l'impulso alla
vita, sentimenti comuni nei romanzi di Lawrence. Infatti, l'incidente
avviene quando Rico cerca di dominarlo (come successe a Gerald con il cavallo
arabo presso il passaggio a livello, in Donne
innamorate), e Rico è vinto.
In un certo senso Lou ha paura di St. Mawr e del suo sguardo, ma pensa con
orrore all'espressione che assume il volto di Rico qando grida "Fool!"
Lou pensa alle paure di Rico, all'impotenza, alla presunzione. Il bisogno di
vita è sentito anche da Mrs Witt quando salva St. Mawr. Durante questo viaggio
Lawrence espone ancora una volta le sue idee sulla campagna che non è mai
libera dal fumo del carbone.
Nell'ultima parte del romanzo Lawrence è un maestro delle
descrizioni: lo splendore delle montagne e della campagna è evocata in modo
splendido. Confrontando la bellezza non umana di questo paesaggio ci rendiamo conto
del contrasto con lo squallore della vita umana.
Alla fine, Lou acquista un ranch sulle montagne, in una zona meravigliosa che sovrasta il deserto. La vita che vuole vivere al ranch, luogo
che riporta a sconfitte e con un valore simbolico, è l'antitesi di ciò che
visse assieme a Rico, vi è la possibilità di vita creativa grazie a una forza
vitale.
ho letto questo stupendo romanzo breve e vi ringrazio per averne parlato. Vale la pena leggerlo per capire tanti sentimenti che condizionano l'uomo
RispondiEliminaAllora dovresti leggere "La donna che fuggì a cavallo". Grazie del commento
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