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martedì 17 ottobre 2017

C'ERA UNA VOLTA MILANO...E C'É ANCORA: IL QUADRILATERO DELLA MODA


di Giovanni De Pedro

Un'insegna chic di Via Montenapoleone


Milano è, per antonomasia, la città degli affari e della moda, cosicché i milanesi, nell' immaginazione collettiva, sarebbero ricchi e la città quella che appare nelle fotografie delle pagine patinate di qualche rivista. Invece esiste anche la Milano delle periferie mentre quella della finanza e dei grandi stilisti è solo una parte della città meneghina.


Comunque sia, il Quadrilatero della moda racchiuso tra Via Montenapoleone, Via della Spiga, Via del Gesù e Via Sant'Andrea, è sempre affollato sia da ricchi sia da poveri. I primi possono permettersi di guardare le vetrine e scegliere se entrare nei negozi per comprare scarpe, vestiti o gioielli di proprio gusto e a qualsiasi prezzo, anzi più il costo è alto e più potranno vantarsene sugli yacht degli amici o al Golf Club dove, ovviamente, arriveranno con la loro Ferrari, oppure quando parteciperanno a una serata di qualche associazione benefica dove si potrebbe scoprire che l'unico beneficio lo traggono proprio i ricchi soci facendosi passare per benefattori dei meno fortunati.

Una Ferrari passa tra le vetrine di lusso



Nei fine settimana in queste vie, oltre ai soliti arabi con i loro petrol-dollari, cinesi e russi con le tasche stracolme di contanti, arrivano dalla provincia e dalle periferie i "poveri", che vanno in Via Montenapoleone per vedere le vetrine illuminate e sfarzose, sognando di potersi comprare, un giorno lontano o in un'altra vita, il vestito o le scarpe di questa o quella famosa griffe che costano un occhio della testa o forse anche tutti e due.
La scena che mi lascia sorpreso ma che si ripete spesso è quella in cui i "poveri" restano incantati davanti ai negozi delle firme più importanti della moda mondiale e, dopo aver visto il prezzo, esclamano:
- Hai visto quanto costa? É tantissimo, con quei soldi potrei comprarmi una casa! -
Scusa, ma cosa ti aspettavi? Sei in Montenapo!
Eh sì, noi milanesi la chiamiamo così per il vizio di abbreviare i nomi delle strade, quindi diciamo:
- Ci vediamo in Duomo, in Cordusio o in Centrale - e così via. 
Tanto che una volta dissi a un amico che ci saremmo visti in Buenos Aires, arrivato all'appuntamento aspettai per ore senza vederlo arrivare, allora decisi di telefonarle e mi rispose:
- Sono qui all'aeroporto ma non ti vedo, dove sei? -
- All'aeroporto!? - domandai allibito.
- A Buenos Aires, dovevamo incontrarci qui, quando arrivi? -
- In Corso Buenos Aires! - risposi sorpreso.

Via Montenapo di sera


A parte le incomprensioni, credo che i milanesi abbrevino perché vanno sempre di fretta e così risparmiano tempo per poter lavorare di più e guadagnare tanti soldi, per poi poterli spendere nei negozi d'alta classe di Montenapo, snobbando gli outlet, “roba da poveri!”
In ogni caso bisogna ammettere che il Quadrilatero della Moda è un posto magico. Infatti qui, a differenza del resto della città, come per incanto, sono spariti i senza tetto, non se ne vedono neppure dormire sui marciapiedi o davanti ai negozi chiusi durante la notte. Però le grandi griffe aiutano i più bisognosi regalando loro letti firmati, infatti non è difficile incappare in qualche clochard che dorme nelle vie del centro sopra i cartoni di scatole vuote di Dolce & Gabbana, Versace o Chanel magari sognando di poter riposare, un giorno lontano o in un'altra vita, in un vero letto firmato!

Shopping, shopping, shopping!



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