(a cura di Mimma Zuffi)
Iacobelli editore - pagg. 200 m- € 12,90
Cinque autori, in quattro città simbolo del continente asiatico: Pechino, Mumbai, Delhi e Singapore.
Zhu Wen, scrittore e regista nella Cina della
censura. Annie Zaidi, giovane donna nell'India violenta e maschilista. Fong
Hoe Fang, editore e poeta in una Singapore orwelliana. Ambarish Satwick,
chirurgo vascolare e virtuoso della parola scritta a New Delhi. Ou Ning,
dissidente sotto traccia, letterato atipico e anarchico tra Pechino e la
campagna profonda.
L'incontro con l'editore e scrittore
italiano provoca scintille, le persone diventano personaggi di una storia
che narra anche la sconvolgente trasformazione del continente asiatico, il
time-lapse del pezzo di Asia che si sta imponendo come protagonista globale. I
frastornati personaggi del racconto di Berrini ci fanno da specchio, impegnati
come sono ad affrontare le tematiche del mondo sviluppato nel quale devono
inventarsi esistenze nuove senza farsene disarcionare
Andrea
Berrini è il
fondatore di Metropoli
d’Asia, casa
editrice specializzata in narrativa asiatica, per la quale fa scouting grazie a lunghi
soggiorni nelle città
del continente. Ha scritto
di Africa, America latina e Italia, pubblicando quattro libri tra i quali Noi
siamo la classe operaia (Baldini, Castoldi, Dalai 2004) e Storie
africane (EDT
2001), e collaborando con riviste letterarie quali Nuovi
Argomenti, Panta, Linea
d’Ombra, Lo
Straniero. Tiene
un blog su Doppiozero, mentre
il suo blog personale è www.indirettadallasia.it . Ha
fondato CreSud, che
si occupa di microcredito in molti paesi del Sud del mondo.
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