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lunedì 21 novembre 2016

Donne Esploratrici e Avventuriere - 3 : Gertrude Bell, la regina del deserto


di Marina Fichera

Non nelle grandi città, non nei palazzi, avevamo percepito
il legame di umanità che unisce Oriente e Occidente,
ma in quel lontano villaggio, sul ciglio della strada, sul 
pavimento del domestico dello Scià, rivendicammo 
la nostra fratellanza con i lavoratori di un suolo straniero.
Gertrude Bell


Gertrude  Margaret Lowthian Bell (Washington Hall, UK, 14 luglio 1868 – Baghdad, 12 luglio 1926) archeologa, scrittrice, diplomatica, spia e viaggiatrice inglese,  è considerata l’omologo femminile di T.E. Lawrence - il famoso Lawrence d’Arabia - con cui collaborò per il successo della cosiddetta rivolta araba del 1916-18, e con il quale ebbe in comune gli studi a Oxford e la passione per l’archeologia e il Medio Oriente. 


Nata nella seconda metà del XIX secolo in un’abbiente famiglia inglese – suo padre Hugh è figlio del proprietario di un’industria chimica e a sua volta un brillante imprenditore nel commercio del carbone e dell’acciaio – Gertrude perde la madre in tenera età e trascorre l’infanzia con il padre e il fratello minore a Rounton, nello Yorkshire.

Nel 1876 il padre si risposa e Gertrude, che fino a allora aveva trascorso molto tempo con il genitore andando a cavallo o giocando a tennis, si sente trascurata. Inizia un periodo di ribellione che la porterà a lasciare la famiglia e a rifugiarsi nello studio in collegio.
Un ritratto giovanile di Gertrude Bell – foto dal web

Frequenta il Queen’s College di Londra e in seguito s'iscrive all’Università di Oxford, scoprendo di essere tra le pochissime donne a frequentare la prestigiosa istituzione britannica.

Si diploma in storia moderna, con quasi un anno di anticipo rispetto al normale corso di studio.. Non può però laurearsi perché, al tempo, alle donne non era permesso concludere cicli di studi superiori.

Tornata a casa, il cattivo rapporto con la matrigna Florence la induce a intraprendere il suo primo viaggio fuori dal Regno Unito. Nel 1892 va quindi a Bucarest, dove vive la sorella di Florence che ha sposato un ambasciatore, Frank Lascelles. Lì frequenta il cugino Billy con il quale, dopo qualche mese, decide di partire alla volta di Costantinopoli.

Quando Lascelles diventa ambasciatore in Persia Gertrude viene invitata a passare del tempo a Teheran: siamo nel 1892. Scriverà in seguito di questa città: “Teheran, che da occidente sembrava quasi una città di morti, tagliata via da ogni rapporto con il mondo esterno, è viva e vegeta, dopotutto, e ha una relazione appassionata con un universo tutto suo. Qui, tra la polvere e i raggi del sole, c’è l’incarnazione dell’Oriente più vitale”. Prima di partire segue un corso di lingua farsi.

Giunta in Medio Oriente resta subito affascinata dalla millenaria cultura e da quei luoghi esotici e misteriosi. All’ambasciata britannica conosce un giovane, Henry Cadogan, che inizia a frequentare e che la chiede presto in moglie. Cadogan è considerato dal padre di Gertrude non all’altezza della propria figlia e nega il consenso all’unione, costringendola a rientrare in Inghilterra.    

Per passare il tempo, e forse per non pensare all’amato lontano, Gertrude intraprende il suo primo progetto editoriale e lavora a un libro fotografico sulla magnifica Persia.
Gertrude Bell – foto dal web

Il libro verrà pubblicato con uno pseudonimo durante un periodo molto triste per Gertrude, alla quale nel frattempo è giunta la notizia della morte di Herny. 

Per cercare di farla ritornare alla vita di sempre il fratello Maurice le propone un viaggio intorno al mondo su una nave a vapore. Il viaggio la porterà in Guatemala, a Hong Kong, a Tokyo facendole conoscere nuovi continenti e sapori esotici.

Dopo questo viaggio Gertrude decide di raggiungere a Gerusalemme un’amica, moglie di un diplomatico tedesco in Palestina. Qui inizia a studiare anche l’arabo.  Organizza gite nel deserto e scatta centinaia di foto degli sconfinati panorami di sabbia, della popolazione e dei siti archeologici. 

Da Gerusalemme si sposta in Siria, prima a Damasco e poi a Palmira, dove il suo interesse per l’archeologia cresce.

La carovana di Gertrude Bell da lei fotografata nel 1914
foto dal G. Bell Archive

Negli anni 1904-1905 Gertrude alterna periodi tra l’Inghilterra e le Alpi svizzere, dove pratica l’alpinismo. Non ha certo preoccupazioni economiche, è comunque una donna curiosa e attiva, e nel 1905 parte diretta nuovamente verso Est, con l’intenzione di scrivere un libro sul mondo arabo. 

Nel 1907 viene pubblicato il suo primo libro contenente foto da lei scattate e osservazioni sul mondo arabo: “The desert and the sown”. Il libro contribuì a far comprendere meglio ai britannici una realtà fino a quel momento poco conosciuta. Nei successivi dieci anni Gertrude continua a viaggiare per tutta l’area mediorientale e a pubblicare libri di grande successo. 

Nel 1909 a Baghdad conosce il maggiore dell’esercito britannico Richard Doughty-Wylie. Tra Gertrude e Richard - infelicemente sposato - nasce un legame, intenso ma platonico, che durerà alcuni anni e sarà interrotto solo dalla morte dell’uomo, deceduto durante un’azione di guerra durante la campagna dei Dardanelli, nell’aprile del 1915. 

Gertrude Bell durante uno dei suoi viaggi
foto dal web

Il 24 maggio 1914 Gertrude riceve a Londra la prestigiosa medaglia d’oro della Royal Geographical Society. Allo scoppio della Prima Guerra Mondiale, trovandosi in Gran Bretagna, chiede di poter collaborare con il Governo, e di partire nuovamente per l’Oriente. Al rifiuto da parte del Ministero della Guerra decide di trasferirsi in Francia per collaborare con la Croce Rossa e lavorare come crocerossina.

Nel novembre 1915, ancora scioccata dalla perdita del suo amato Richard, viene chiamata da David Hogarth al Cairo, dove è reclutata come agente segreto del Governo Britannico. In Egitto l’attende T.E. Lawrence, da lei già conosciuto nel 1911 durante una campagna archeologica in Mesopotamia. 
Gertrude si dedica completamente al nuovo incarico di spia e diplomatica, lavorando al miglioramento delle relazioni tra Egitto e India. In seguito è inviata a Bassora in qualità di Funzionario Politico delle forze armate britanniche, dove comincia a redigere rapporti sulla regione mesopotamica.

Nel maggio 1916 intanto Francia e Gran Bretagna si accordano segretamente – con l’accordo Sykes-Picot - per spartirsi il controllo dell’area mediorientale: alla prima viene assegnata la Siria e il Libano, al Regno Unito il controllo della Transgiordania e dell’area che diverrà l’Iraq.  
Nel 1917 è ancora una volta a Baghdad, lavora a raccogliere informazioni, incrociando l’avventura e la vita, e invia a Londra importanti rapporti sulla situazione nell’area. Nel frattempo T.E. Lawrence conduce gli arabi alla vittoria nei confronti dell’Impero Ottomano. 

Gertrude viene nominata Cavaliere dell’Impero Britannico, e insieme a Lawrence d’Arabia, viene riconosciuta dal Governo Britannico come fondamentale per la riuscita della rivolta araba. 

Negli anni successivi alla fine della Grande Guerra viaggerà ancora molto tra la natia Inghilterra e Baghdad, eletta definitivamente a città d’adozione. 

Nel 1921 è l’unica donna convocata da Churchill alla conferenza del Cairo, in cui si riscrissero gli assetti territoriali dei paesi mediorientali. 

Gertrude Bell, unica donna alla conferenza del Cairo del 1921.
Foto dal G. Bell Archive.

Dopo il 1921 Gertrude decide di trasferirsi a Baghdad, in Iraq – regno nato proprio a seguito della Conferenza del Cairo sul territorio denominato fino a quel momento Mesopotamia - e di dedicarsi totalmente all’attività archeologica. Re Faysal I la nomina Direttrice onoraria delle antichità del Paese.

Tra alterne vicende familiari e personali, negli anni successivi al trasferimento, si dedica alla realizzazione del Museo Archeologico di Baghdad, con oltre 3.000 antichi e preziosi reperti e che diverrà famoso in tutto il mondo.

Gertrude Bell verrà trovata morta, a seguito di una overdose di sonniferi, nel luglio 1926. Non verrà mai chiarito se si sia trattato di un incidente o un atto deliberato. 

Gertrude Bell è stata una donna profondamente imperialista ma nei suoi libri si nota la continua ricerca di un equilibro tra il mondo da cui proviene e l’esotico mondo che tanto l’attira.  È stata - a mio parere neanche troppo stranamente, visto che parliamo di una donna nata nel 1868 da una ricca famiglia britannica - una convinta anti-femminista, con un netto schieramento contro il movimento delle suffragette. 

Amava il viaggio inteso come scambio di esperienze e di conoscenza, nel suo libro “Ritratti Persiani”, uno dei due testi da lei pubblicati tradotto in Italia, scrive “Nel profondo del cuore, dice un filosofo, ogni uomo è un viandante. Ahimè! Temo che questo assioma sarebbe più vero se egli si fosse limitato a dichiarare che ogni uomo ama immaginarsi come un viandante, poiché quando si arriva al dunque non ce n’è uno su mille che sappia spogliarsi dei vincoli dell’esistenza civilizzata.”

Nel 2015 il regista tedesco Werner Herzog scrive e dirige “Queen of the desert”, presentato al Festival di Berlino e in cui Gertrude Bell è interpretata da Nicole Kidman.  

Gertrude Bell, il cui ricordo sarà sempre custodito dagli arabi  con reverenza e con affetto, creò questo museo nel 1923 quale direttrice onoraria delle antichità  per l’Iraq, con straordinaria competenza e devozione vi raccolse i reperti più preziosi e nel caldo dell’estate vi lavorò sino al giorno della sua morte, il 12 luglio 1926. Re Faysal e il governo dell’Iraq con gratitudine per le sue grandi imprese in questo paese hanno ordinato che l’ala principale rechi il suo nome e con il loro permesso, i suoi amici hanno posto questa targa.”  Targa affissa al Museo Archeologico di Baghdad:
Per informazioni e materiale bibliografico e fotografico consultate il sito dell’Università di Newcastle a lei dedicato http://www.gerty.ncl.ac.uk/ 

Bibliografia in italiano:
“Viaggio in Siria” - ed. Polaris – 2014
“Ritratti persiani” - ed. Elliot – 2014-2016

Altri testi dedicati a G. Bell in italiano:
“Desert Queen. La vita straordinaria di Gertrude Bell: avventuriera, consigliera di re, alleata di Lawrence d'Arabia” di Janet Wallach – ed. Greco e Greco – 2006
“La regina del deserto” di Georgina Howell – ed. Neri Pozza - 2015

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