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venerdì 18 novembre 2016

L'ECLISSE di Joyce Carol Oates

a cura di Sandra Romanelli

 L'ECLISSE di Joyce Carol Oates
 Teatro Elfo Puccini di Milano dal 15 novembre al 4 dicembre 2016

Ida Marinelli ed Elena Ghiaurv

Dopo “Nel buio dell'America - Dissonanze”, rappresentato al Teatro Elfo Puccini nel 2010, il regista Francesco Frongia, con “L'eclisse” mette in scena il secondo atto unico dell'opera teatrale In Darkest America della scrittrice americana Joyce Carol Oates. (Prima nazionale).


In questo testo commovente, ma graffiante e divertente, l'autrice racconta il difficile rapporto tra una madre stravagante e combattiva che sta scivolando inevitabilmente verso il buio della mente,  e una figlia alla costante ricerca di un suo equilibrio. Questo passaggio dalla luce all'ombra della mente umana è narrato con dialoghi e situazioni quotidiane che ci mostrano come le differenze generazionali e le scelte personali creino sentimenti  contrastanti nel rapporto affettivo che lega le due donne: attrazione-repulsione, odio-amore, panico-serenità e portano alla luce i fantasmi del passato e i sogni del futuro. (F.Frongia)
Il  testo, nonostante il contrasto dei sentimenti, rivela l'importanza degli affetti; infatti, l'intensità del legame che unisce le due donne è  un bene che nessuna istituzione potrà mai sostituire.
 -Io voglio bene a mia madre, non posso “sbatterla” in un istituto. Non accetterebbe nessuno, eccetto me. Io potrei essere definita come la persona  che le vuole bene- afferma Stephanie ad Aileen Stanley, l'assistente sociale (scena sesta).
Muriel Washburn, ( Ida Marinelli) la madre, è un'ex professoressa di scienze che viene accudita dalla figlia Stephanie  (Elena Ghiarov), una femminista che si attiva per la formazione di un partito politico femminile.
Nel cast anche Cinzia Spanò, nel ruolo di Aileen Stanley, l'assistente sociale e Osvaldo Roldan, Senor Rìos.

Ida Marinelli ed Elena Ghiarov in una scena

Joyce Carol Oates,  una scrittrice straordinaria per la varietà degli stili e delle soluzioni narrative adottate, possiede la capacità di confrontarsi con gli ambienti e i settori sociali più diversi. I suoi personaggi sono i cittadini delle grandi metropoli: gli abitanti più poveri o i borghesi delle periferie agiate, gli immigrati, gli accademici, gli attivisti convinti. Nelle  sue opere c'è soprattutto l'indagine psicologica, la ricerca delle motivazioni più profonde che conducono alla violenza, non solo quella manifesta, ma in special modo quella oscura e sotterranea, presente in parole e gesti apparentemente “normali”.

Joyce Carol Oates
Nata il 16 giugno 1938 a Lockport, una città dello stato di New York, nella contea di Niagara, è considerata una scrittrice molto prolifica per la sua intensa produzione letteraria. Per alcune sue opere horror e fantasy è stata definita dalla stampa americana “la dark lady della narrativa contemporanea”. 
 Ha scritto numerosi romanzi, raccolte di racconti, sceneggiature, poesie, saggi sulla letteratura e sulla boxe, testi per il teatro. Tuttavia, solo una parte della sua vastissima produzione è stata tradotta in italiano.  

La Oates ha scritto anche diversi libri (per la maggior parte romanzi del mistero), sotto lo pseudonimo  di Rosamond Smith (otto volumi) e Lauren Kelly (tre volumi) . 
Dal 1978 insegna stabilmente all'Università di Princeton, dove, dal 1995  al 2014 ha tenuto seminari di Scrittura Creativa.
È  membro dell’American Academy of Arts and Letters.  Ha vinto molti premi prestigiosi, tra i quali ricordiamo: 
- Premio O. Henry, a The Dead (1973), premio assegnato ogni anno negli   Stati Uniti a un racconto di particolare valore 
- Il National Book Award per la narrativa al romanzo Them (1969)
- Il Premio Bram Stoker, premio letterario assegnato a un romanzo dell’orrore di qualità superiore, vinto dal romanzo Zombie (1995). 
- Il Rosenthal Award e il Pen/Malamud Award (1996) per l’eccellenza della narrativa.
- Premio Femina Etranger per il romanzo The Falls (2005)
Chicago Trbune Literary Prize (2006) 
- Premio Fernanda Pivano (2010)
- Bram Stoker Award for Best Fiction Collection, per la raccolta Black Dahlia and White Rose: Stories (2013).

 Joyce Carol Oates
E' stata inoltre finalista al National Book Award, al National Book Critics Circle  Award e al Premio Pulitzer.

Da alcuni suoi romanzi e racconti sono stati tratti dei film, tra essi ricordiamo:

LA PRIMA VOLTA (titolo originale: Smooth Talk) è un film del 1985, di genere drammatico romantico, produzione Regno Unito, USA. Regia di Joyce Chopra. Nel cast Laura Dern, Treat Williams, Mary Kay Place. 


Questo film, basato sul racconto breve "Where Are You Going, Where Have You Been", racconta del desiderio di crescita e delle esperienze di una quindicenne. 

Curiosità
Il racconto è dedicato a Bob Dylan perché pare che la Oates sia stata ispirata a scriverlo dopo aver ascoltato It’s All Over Now, Baby Blue” (canzone forse dedicata, ma non è certo, a Joan Baez). 
Bob Dylan
Locandina film  


Locandina di Foxfire (2012) 
FOXFIRE È un film statunitense del 1996 diretto da Annette-Haywood Carter, tratto dal romanzo Foxfire di Joyce Carol Oates: “Confessions of a Girl Gang.” 
Copertina del DVD
con Angelina Jolie in primo piano
Questa produzione di Foxfire non è mai uscita in Italia, esiste solo una versione in DVD in lingua originale sottotitolata.

È la storia di quattro ragazze liceali che frequentano la stessa scuola, ignare di avere un segreto in comune, fino a quando, in un giorno di pioggia, si presenterà a lezione una ragazza carismatica e misteriosa, Legs (Angelina Jolie), arrivata dal nulla, ma che unirà per sempre le ragazze, in una sorta di girl gang. 


               
Nel 2012 è il francese Laurent Cantet, regista di film come Risorse umane (1999), A tempo pieno (2001), Verso il sud (2005), La classe (2008),  Ritorno a l'Avana (2014), a proporre la sua versione di Foxfire - Ragazze cattive (Foxfire, confessions d'un gang de filles) tratta dall'omonimo romanzo della Oates.

  
  Laurent Cantet

Di Joyce Carol Oates non si può dimenticare Blonde, un libro che è stato finalista sia del Premio Pulitzer (2001), sia del National Book Award (2000). 
Rocky Mountain News (quotidiano pubblicato a Denver, Colorado) e Entertainment Weekly (rivista statunitense) hanno elencato Blonde  come  uno dei migliori libri di Joyce Carol Oates . 

Blonde è uscito in Italia
nella collana - Best Seller- Bompiani Editore.

Joyce Carol Oates in “Blonde” ha voluto scrivere la biografia romanzata di un vero mito del cinema americano del Ventesimo secolo, Marilyn Monroe
Testo particolarmente interessante, non solo per gli estimatori di questa grande e indimenticabile star di Hollywood, narra la storia di una donna fragile, insicura, apprensiva, ma con una volontà d'acciaio e un talento indiscutibile, molto guardata senza essere, forse, mai “vista” dentro, ma comuque straordinaria al di là del fascino che sprigiona.

La mitica Marylin


“Pallida come un raggio di luna e placida come una bambola meccanica. Eppure impercettibilmente tesa, fremente. Mani tremanti che stringono il copione, occhi blu cobalto scintillanti di terrore… “

“La sua pelle era chiara come madreperla, fine e translucida come pura seta, ma contemporaneamente rovente al tatto”.

(descrizione di Marylin Monroe tratta da “Blonde” di J.C. Oates)

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