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lunedì 11 aprile 2022

I MORTI NON SONO GELOSI di Emile Zola -- L’IMPERATRICE DI SPINETTA di Paul Heyse

(a cura di Mimma Zuffi) 

Un paio di libri non dell'ultima ora

 

Collana PaginaUno, € 10,00

«Sono morto, alle sei di un mattino di sabato, dopo tre giorni di malattia.» Così ha inizio questo racconto, per lo meno insolito nella produzione di Zola e, almeno apparentemente, lontano dal naturalismo cui, riduttivamente, è per lo più associato il suo nome. Il tono realistico si intreccia infatti nel racconto a un affollarsi di incubi, ossessioni, memorie di una vita mediocre già vissuta, inconsciamente, sotto il segno di una morbosa attrazione della morte. Volta a volta lucido o delirante, il protagonista sprofonda così in una sorta di flusso di coscienza dove l’evento “morte” è solo la metafora di un altro mortale meccanismo: quello dell’indifferente crudeltà della vita. Il morto-vivente imprimerà infine alla propria storia, percorsa da una costante, sottile ma percettibilissima ossessione a sfondo sessuale, un esito imprevedibile e folgorante.


Emile Zola (Parigi, 2 aprile 1840 – Parigi, 29 settembre 1902) padre del naturalismo francese autore del famoso J'accuse! dell'affare Dreyfus svolse un'intensa attività giornalistica che gli consentì di affermarsi come una delle più autorevoli voci intellettuali del momento.

Paul von Heyse (Berlino, 15 marzo 1830 - Monaco, 2 aprile 1914), considerato soprattutto un maestro del racconto lasciò anche romanzi, drammi, commedie e raccolte liriche in un'imponente mole di opere che nel 1871 iniziò egli stesso a riunire in una sorta di opera omnia. Sue sono anche pregevoli traduzioni di poeti italiani come Giusti e Leopardi. Di Paul Heyse vedi i racconti L'imperatrice di Spinetta. 
Osannato dai contemporanei, fino ad attribuirgli il Premio Nobel, Paul Heyse ha visto poi le sue opere scivolare in un oblìo che appare esagerato. Heyse è scrittore di razza, dotato di uno stile sicuro e armonico che si accompagna a un notevole vigore narrativo: e quando, come nel caso delle novelle qui riunite, tali virtù si sposano a temi che conservano per noi attualità e interesse – dalla storia di spettri alla rielaborazione di una diffusa leggenda della campagna piemontese – il risultato appare anche oggi tale da poter reggere i più ardui confronti.


 

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