(a cura di Mimma Zuffi)
Mursia - pagg. 336- € 19,00
ETERO E PADRE DI FAMIGLIA, STEFANO RACCONTA LA SUA STORIA FATTA DI PAURE E DISCRIMINAZIONI NELLA VITA E SUL LAVORO
MA ANCHE DI SOLIDARIETÀ E RISPETTO DEL PROSSIMO
«…In Italia c’era chi diceva che avevo brigato e sceneggiato solo per diventare qualcuno o fare strada, ma io – che pure un po’ di strada l’avevo fatta – non avevo brigato nulla. Semplicemente stavo dietro alla mia natura, grato del destino per avermela fatta incontrare, per quanto amaro quell’incontro fosse stato.
Avevo rischiato
un divorzio, tardato a diventare padre e perso un lavoro importante prima di
rassegnarmi all’unica scelta possibile: aprire partita IVA e correre da solo.
In tacchi a spillo…», inizia con queste parole il sorprendente racconto della
vita di Stefano Ferri, che per la prima volta si mette a nudo in “Crossdresser.
Stefano e Stefania, le due parti di me” . Stefano,
etero e padre di famiglia, giornalista e pr di successo, da vent’anni si veste
con abiti femminili e non per capriccio, per esibizionismo, ricerca di
notorietà o per qualche like in più sui social, ma perché a chiederglielo è il
suo io più profondo, la sua natura, che lui oggi, da uomo risolto, dopo un
lunghissimo e difficile percorso, ha deciso di seguire senza più alcun senso di
colpa e di raccontare al mondo.
Un libro che parla
di diritti, libertà e rispetto e che con incredibile compostezza “urla”
attraverso la sua testimonianza l’importanza di essere se stessi nel pieno
rispetto degli altri. Perché vestirsi da donna per Stefano non è una sfida, non
è anticonformismo, ma è semplicemente la presa di coscienza che fin dall’età di
nove anni nella sua anima, oltre a Stefano, c’è Stefania che desidera vestirsi
da donna e non per questo lo rende meno uomo, perché come scrive nel libro: «Così
come le donne sono libere di scegliere fra tacchi e mocassini, anch’io pretendo
la stessa libertà.»
«Il mondo è
feroce… Il guaio è che tu non appartieni a una categoria già esistente. Sei il
nuovo. E sei unico»., come un giorno gli ha detto suo
padre.
Un racconto che
inizia in California, il 1° giugno 2011. Stefano conduce una selezione di
imprenditori italiani alla stipula di importanti accordi. Si presenta come
ormai di consueto vestito da donna: tubino, tacchi, trucco leggero. Ma quel
giorno le cose non vanno. Due fanatici religiosi s’impuntano affinché venga
escluso dall’evento. La situazione precipita, l’esito dell’incontro viene
compromesso, i partecipanti danno la colpa a lui. Da lì in poi, a valanga,
viene travolto sia nel lavoro sia nel privato, ritrovandosi da solo dinanzi
alla domanda più difficile: perché non riesce a indossare gli abiti del suo
sesso?
Con dignità e
forza in questo libro Stefano racconta la sua storia fatta di insicurezze,
paure e discriminazioni nella vita e sul lavoro, mette a nudo se stesso, il
difficile e splendido rapporto con sua moglie, l’amore incondizionato per sua
figlia, e il suo vissuto fatto di violenze fisiche e mentali ma anche di
solidarietà e rispetto.
Stefano Ferri (Milano 1966) vive a Milano dove è giornalista e consulente in comunicazione. Nel 2004 ha ricevuto il Premio Hilton per il giornalismo specializzato in turismo d’affari e nel 2006 il Premio Italia for Events per la stampa di settore. Da molti anni è attivo a sostegno dei diritti civili, dando testimonianza, su giornali, tv e social media, della sua condizione di crossdresser.
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