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venerdì 26 novembre 2021

CROSSDRESSER STEFANO E STEFANIA, LE DUE PARTI DI ME, di Stefano Ferri

(a cura di Mimma Zuffi) 

Mursia - pagg. 336- € 19,00

ETERO E PADRE DI FAMIGLIA, STEFANO RACCONTA LA SUA STORIA FATTA DI PAURE E DISCRIMINAZIONI NELLA VITA E SUL LAVORO

MA ANCHE DI SOLIDARIETÀ E RISPETTO DEL PROSSIMO

 UN LIBRO CHE CON DIGNITÀ E COMPOSTEZZA RIVENDICA IL DIRITTO DI ESSERE SE STESSI

«…In Italia c’era chi diceva che avevo brigato e sceneggiato solo per diventare qualcuno o fare strada, ma io – che pure un po’ di strada l’avevo fatta – non avevo brigato nulla. Semplicemente stavo dietro alla mia natura, grato del destino per avermela fatta incontrare, per quanto amaro quell’incontro fosse stato. 

Avevo rischiato un divorzio, tardato a diventare padre e perso un lavoro importante prima di rassegnarmi all’unica scelta possibile: aprire partita IVA e correre da solo. In tacchi a spillo…», inizia con queste parole il sorprendente racconto della vita di Stefano Ferri, che per la prima volta si mette a nudo in “Crossdresser. Stefano e Stefania, le due parti di me” . Stefano, etero e padre di famiglia, giornalista e pr di successo, da vent’anni si veste con abiti femminili e non per capriccio, per esibizionismo, ricerca di notorietà o per qualche like in più sui social, ma perché a chiederglielo è il suo io più profondo, la sua natura, che lui oggi, da uomo risolto, dopo un lunghissimo e difficile percorso, ha deciso di seguire senza più alcun senso di colpa e di raccontare al mondo.

Un libro che parla di diritti, libertà e rispetto e che con incredibile compostezza “urla” attraverso la sua testimonianza l’importanza di essere se stessi nel pieno rispetto degli altri. Perché vestirsi da donna per Stefano non è una sfida, non è anticonformismo, ma è semplicemente la presa di coscienza che fin dall’età di nove anni nella sua anima, oltre a Stefano, c’è Stefania che desidera vestirsi da donna e non per questo lo rende meno uomo, perché come scrive nel libro: «Così come le donne sono libere di scegliere fra tacchi e mocassini, anch’io pretendo la stessa libertà.»

«Il mondo è feroce… Il guaio è che tu non appartieni a una categoria già esistente. Sei il nuovo. E sei unico»., come un giorno gli ha detto suo padre.

Un racconto che inizia in California, il 1° giugno 2011. Stefano conduce una selezione di imprenditori italiani alla stipula di importanti accordi. Si presenta come ormai di consueto vestito da donna: tubino, tacchi, trucco leggero. Ma quel giorno le cose non vanno. Due fanatici religiosi s’impuntano affinché venga escluso dall’evento. La situazione precipita, l’esito dell’incontro viene compromesso, i partecipanti danno la colpa a lui. Da lì in poi, a valanga, viene travolto sia nel lavoro sia nel privato, ritrovandosi da solo dinanzi alla domanda più difficile: perché non riesce a indossare gli abiti del suo sesso?

Con dignità e forza in questo libro Stefano racconta la sua storia fatta di insicurezze, paure e discriminazioni nella vita e sul lavoro, mette a nudo se stesso, il difficile e splendido rapporto con sua moglie, l’amore incondizionato per sua figlia, e il suo vissuto fatto di violenze fisiche e mentali ma anche di solidarietà e rispetto.


Stefano Ferri
(Milano 1966) vive a Milano dove è giornalista e consulente in comunicazione. Nel 2004 ha ricevuto il Premio Hilton per il giornalismo specializzato in turismo d’affari e nel 2006 il Premio Italia for Events per la stampa di settore. Da molti anni è attivo a sostegno dei diritti civili, dando testimonianza, su giornali, tv e social media, della sua condizione di crossdresser.

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