(a cura di Mimma Zuffi)
Iacobelli editore - pagg. 252 - € 14,90
Non è per
trovare il divertimento sfrenato. E nemmeno per il lusso. In quell’albergo di montagna si va
per riposare. Per la tranquillità. O anche per allontanarsi da qualcosa come
il professore, o da qualcuno come il signor Scotti, che va e viene dal paese
due volte al giorno, “per affari” dice lui, ma nessuno ci crede. L’albergo non
è luogo di novità, ma di routine; e quando ci si abitua a una routine, è facile
perdere l’equilibrio di fronte all’arrivo di un nuovo ospite: soprattutto se
giovanissimo. E affascinante. E appena colpito da un lutto gravissimo. Samantha
Lucetti – donna alle porte della mezz’età che gestisce l’albergo di famiglia
insieme a suo marito Umberto e che ne ha viste e sentite di tutti i colori in
tanti anni di attività, finisce per invaghirsene; ma ben presto comincia a nutrire
i primi sospetti: perché l’uomo non solo sembra essere diverso da quel che
vorrebbe far credere, ma pare abbia un talento naturale per ferire chi gli si
avvicina oltre il limite di guardia. Come fermarsi prima di arrivare al punto
di non ritorno?
L’albergo, romanzo noir la cui storia si
muove tra investigazioni private, sottrazione di fascicoli riservati, patti
stretti con delinquenti abituali e uomini e donne disposti a fare tutto ciò che
è necessario, affronta il tema della violenza psicologica di genere e della
manipolazione affettiva, mettendo in luce che l’amore che uccide non è amore.
E che la parola – detta, gridata, suggerita – può essere un’arma. E delle più
affilate.
Paolo Calabrò, madrelingua napoletano e membro dell’associazione di scrittori NapoliNoir; di formazione scientifica e filosofica, gestisce il sito ufficiale in italiano del filosofo francese Maurice Bellet e collabora con diverse riviste di cultura, tra cui Pagina3 e Filosofia e nuovi sentieri. Oltre a 3 volumi d’argomento filosofico (Le cose si toccano. Raimon Panikkar e le scienze moderne, ed. Diabasis, Reggio Emilia 2011; La verità cammina con noi. Introduzione alla filosofia e alla scienza dell’umano di Maurice Bellet, ed. Il Prato, Padova 2014; Ivan Illich. Il mondo a misura d’uomo, ed. Pazzini, Rimini 2018) e a diversi saggi scientifici, anche all’estero, ha curato (insieme a Diana Lama) la raccolta di racconti noir C’è un sole che si muore (2016) e ha pubblicato i romanzi: L’intransigenza (2015) e L’abiezione (2018), primi 2 della trilogia dei “Gialli del Dio perverso”, tutti con l’editore il Prato di Padova.
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