Quando senti raccontare la
trama di questo libro, ti sorprendi a pensare “Non è possibile, sembra la
sceneggiatura di un film!”.
E invece no. È la storia vera
di un incubo in cui è precipitato l’autore del libro, Fabrizio de Prophetis.
Era la fine degli anni ’80
quando all’improvviso la Guardia di Finanza lo arresta con l’accusa di aver
percepito bustarelle per velocizzare alcune pratiche. L’accusa è quindi di
corruzione.
E purtroppo, come è accaduto
anche in altre circostanze, questo orrore è provocato da una dichiarazione
circostanziata di un pentito che, colpevole di numerosi reati, lo accusa
ingiustamente.
Fabrizio viene arrestato e
viene sottoposto a tutte quelle umilianti pratiche che sono il preludio del
carcere. Resterà 5 giorni a Regina Coeli, 10 giorni nel carcere di Nuoro e poi
45 giorni ai domiciliari.
I fatti che sono raccontati
nel libro ci ricordano che la vita può cambiare sotto gli occhi da un momento
all’altro, per fatti imprevedibili.
A tutti noi per un lampo di ignoranza, incompetenza e
cattiveria di qualcuno può capitare di essere “colpevoli d’innocenza”.
Fabrizio de Prophetis nasce a Marino il 1 maggio 1938
e vive a Roma dal 1943. Oggi in pensione, ha lavorato per la Cassa depositi e
prestiti in qualità di Ispettore generale, mantenendo una grande passione per
la scrittura. Tra le sue pubblicazioni ricordiamo: Il tram in Italia, in
Europa e nel mondo, Officina edizioni; Di testa mia, ed.Tip.Detti; La
storia attraverso strade, ed.Tip.Detti; Parliamone (epigrafi di Castelli
Teramo) ed. L’eco di San Gabriele. Per la Iacobellieditore ha già
pubblicato: Di qui passò... Itinerari attraverso le epigrafi di Roma.
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