(a cura di Mimma Zuffi)
“Mi chiamo Edward Joseph Snowden. Un tempo lavoravo per il
governo, ora lavoro per le persone. Mi ci sono voluti quasi trent’anni per
capire che c’era una differenza tra le due cose.
Il
motivo per cui state leggendo questo libro è perché ho fatto qualcosa di molto
pericoloso, per uno nella mia posizione: ho deciso di dire la verità. Ho
raccolto i documenti interni dell’IC che dimostravano le attività illegali del
governo statunitense e li ho passati ai giornalisti, che li hanno esaminati e
poi pubblicati, provocando uno scandalo mondiale. In questo libro racconterò
che cosa mi ha spinto a prendere una simile decisione, quali valori mi hanno
guidato e in che modo questi valori si sono formati dentro di me. Quindi, di
fatto, racconterò la mia vita.”
La storia di un uomo che, sforzandosi di
essere come tutti, ha invece dovuto accettare di essere eccezionale. Una
testimonianza intensa e cruciale dell’età digitale in cui viviamo, scritta con genio,
passione e una fede incrollabile nel valore dell’onestà.
Quando si rende conto che il Paese che serve sta tradendo
tutti gli ideali in cui crede, Edward Snowden, funzionario della CIA e
consulente della NSA, diventa la talpa
del Datagate, lo scandalo che ha rivelato al mondo l’esistenza di un programma
illegale di sorveglianza digitale di massa che consentiva al governo
statunitense di spiare praticamente chiunque sulla faccia della terra. Il suo J’accuse infrange per sempre l’illusione
del sogno americano e lo costringe a dire addio alla vita che conosceva. Sei anni dopo, dalle pagine di
questa intensa autobiografia, Snowden ripercorre la sua storia, quella di un ragazzo
fragile e idealista, dalla mente troppo brillante e “laterale” per essere
compresa, che è diventato il ricercato numero uno dalle più potenti agenzie di
sicurezza del mondo occidentale.
Dal sogno infranto di servire il proprio
paese nell’esercito alla scoperta della tecnologia e di tutto quello che di
meraviglioso e spaventoso essa può significare per l’uomo e le sue libertà,
Snowden racconta la storia di una vita sacrificata sull’altare di un ideale:
quello della grande democrazia americana.
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