!-- Menù Orizzontale con Sottosezioni Inizio -->

News

mi piace

venerdì 14 dicembre 2018

Vite di confine - 3


(di Giovanna di Montejaisi)


LA FINE DI UN AMORE

Non ci sono ricette miracolose da consigliare alle persone desolate per la fine di una relazione, per lutto, tradimento o abbandono. Ci vuole tempo per elaborare il distacco o la delusione, ma non bisognerebbe ammalarsi di desiderio e avvolgersi nella solitudine (e nemmeno il contrario, tipo il chiodo scaccia chiodo adottato dai giovanissimi emancipati dalla pillola).

Bisognerebbe riuscire a cambiare la tonalità dell'amore e portarsi verso un sentimento che non cerchi inevitabilmente un ritorno: è una forma d'amore anche quello per il prossimo e/o per la natura, è amore per sé andare avanti, o compiere bene il proprio lavoro, è amore la gratitudine per la vita. Una giovane vedova, dopo aver assistito per 5 anni il marito malato di SLA, riusciva spontaneamente a sentire, insieme alla pena, la gratitudine per aver condiviso con lui anche anni felici. Allora cantava, ma doveva stare attenta a non farsi sentire. “Poverina – avrebbero potuto pensare - ha perso la testa per il dolore”.

Dare per il MetT è come per i polmoni respirare, entrambi non possono farne a meno. Poichè il sistema MetT è tarato sulla legge dello scambio, dare/amare inserisce chi ne è capace in un circuito dare/avere che in ambito cristiano è stato denominato Provvidenza. Solo che il ricevere non sempre (per non dire quasi mai) proviene dalla persona beneficata! Arriva da quella forza aggregante, inesauribile e positiva che si muove nel mondo della fase, mondo non materiale, non denso, in cui l'anima è immersa. L'anima seleziona l'energia da inviare al MetT (e può trattarsi di  sollievo, maggior autonomia, nuovi incontri, opportunità ecc) ed il MetT la distribuisce attraverso il quarto chakra posteriore, quando e se aperto. Sembra swahili? Lo riconosco. Il quarto chakra posteriore è situato dietro, fra le scapole in corrispondenza del cuore, e funziona regolarmente quando l'individuo sia disposto ad accettare l'aiuto degli altri. Invece chi è restato deluso dai no intascati nel momento del bisogno tende a chiuderlo e chi s'è visto s'è visto.

L'Amore incondizionato è amore libero da aspettative
e non dipende dalla risposta dell'altro,
poiché possiede in se stesso
motivazione e gioia piena per la propria azione.
--------

INTIMITA' COL MONDO NATURALE
Quanti intendono l’evoluzione come attitudine alla
collaborazione invece che come ‘capacità di dominare l’ambiente ed il prossimo’ tendono a riunirsi, con o senza i social network.
Un tecnico informatico, in contatto con gruppi di questo tipo, italiani e stranieri, sosteneva che la gioia di un’intimità rispettosa col creato si rifletteva in una condizione di benessere dell’intera comunità; questa condizione sembrava comprendere l’autoguarigione, una festosa creatività ed un’interagire rasserenante (e talvolta sorprendente) con la natura stessa, come aveva potuto constatare di persona più volte.
Un giorno, ad esempio, era salito sul tetto della baita per orientare la parabola del satellitare: nell’urtarla inavvertitamente col martello, aveva provocato un’improvvisa sonorità, che si era diffusa nell’aria silenziosa, snidando da sotto le tegole un nugolo di vespe; queste si erano disposte su due colonne compatte ai suoi lati, vigili ma non ancora aggressive, come a studiarlo. Senza provare timore anzi, ammirato per la loro sincronia, si era messo a ‘spiegare’ che aveva finito di far rumore e che non aveva intenzione di disturbarle ancora. Veloci come erano arrivate erano volate via, lasciandolo indenne.
Chiunque sia stato punto da una vespa sa che, in genere, non funziona così, anche perché le vespe nel pungerti non muoiono come le api, che perdono, col pungiglione, la vita…

Cosa permettono certi fenomeni? Un insieme di fenomeni manifestati da quella parte immateriale (della materia) che si esprime nel mondo della fase, così definito dai nuovi fisici. 

Nessun commento:

Posta un commento