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sabato 1 settembre 2018

Neve nera, di Paul Lynch

(a cura di Mimma Zuffi)
66thand2nd - pagg. 280 - € 17,00


Donegal, estate 1945. Un maestoso incendio devasta la fattoria di Barnabas Kane, da poco tornato in Irlanda dopo anni di sacrifici e di duro lavoro a New York. Nel giro di pochi minuti l’uomo perde ogni cosa: la stalla, il bestiame in cui ha investito tutti i risparmi, e soprattutto l’amicizia di Matthew, un bracciante che si è lanciato nelle fiamme nel disperato tentativo di salvare gli animali. Rimasto solo con la sua famiglia e circondato dall’ostilità sussurrata dei paesani, che lo guardano con diffidenza per aver abbandonato la loro terra e lo ritengono responsabile della morte di un loro figlio, Barnabas è uno straniero in patria. 




Dovrà rimettersi in piedi da solo, affrontando una tensione che non di rado si trasformerà in violenza, mentre suo figlio Billy combatte sotto il peso di un terribile segreto e sua moglie Eskra sta cedendo sotto il peso di un futuro sempre più incerto. Intorno a loro il paesaggio del Donegal, selvaggio e oscuro, sembra riflettere gli istinti più nascosti e brutali dei suoi abitanti.

Dopo la spietata caccia all’uomo di Cielo rosso al mattino, con Neve nera Paul Lynch torna con un racconto che indaga il senso profondo dell’essere straniero; lo fa con una lingua brillante e ipnotica, impassibile di fronte alla violenza più cruda ma capace di sorprendenti slanci di tenerezza.

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