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venerdì 27 ottobre 2017

"Esperimento Americano", di Benjamin Markovits


(a cura di Mimma Zuffi) 

66th and2nd - pagg. 385 - € 18,00

Greg Marnier – Marny per gli amici – è a un punto morto: dopo la laurea a Yale e un dottorato in Storia a Oxford, quello che è riuscito a ottenere è una supplenza di nove mesi a Aberystwyth, un college sperduto in Galles. Una sera, alla rimpatriata per i dieci anni dalla laurea, rivede Robert James, il «dio greco» di Yale, ex compagno di corso diventato ricco lavorando in finanza. A caccia di investimenti e di visibilità politica, nel vivo della prima campagna elettorale di Barack Obama, Robert ha appena acquistato a Detroit centinaia di proprietà abbandonate con lo scopo di creare un «modello Groupon di gentrificazione». Per farlo, ha bisogno di persone come Marny. Lusingato dalla proposta, Greg accetta di trasferirsi in Michigan e contribuire a riqualificare quella «zona di guerra in piena America».


Ma l’entusiasmo dei pionieri, la cui impresa viene benedetta persino da Barack Obama durante un indimenticabile party, si scontra presto con la rabbia dei vecchi abitanti, e le tensioni nella  «nuova Jamestown» – risse tra vigilantes e locali; il ferimento di un ragazzo nero; il rapimento di un bambino – finiscono per riflettere le fragilità e le contraddizioni di un’intera nazione, come l’aumento delle diseguaglianze sociali, il radicamento di una classe nera povera e il declino del settore industriale.
Esperimento americano è un romanzo sugli Stati Uniti di oggi, il racconto acuto e impietoso di un paese dove anche l’iniziativa più utopica, votata a «un’idea filosofica della felicità», può celare gli interessi di un colosso come Goldman Sachs.

Nato a Palo Alto nel 1973, Benjamin Markovitz è cresciuto tra il Texas, Londra e Berlino. Ha pubblicato articoli e racconti su importanti testate tra cui «The Guardian», «Granta», «The Paris Review», «New York Times Times». Nel 2012 è uscito per 66thand2nd Un gioco da grandi e nel 2016, con You Don’t Have to Live Like This, si è aggiudicato il James Tait Black Prize for Fiction. «Granta»



Un profonda meditazione sull’America contemporanea
Max Liu, Independent

Una lettura esageratamentente piacevole… una travolgente storia di gentrificazione, lotta di classe e razzismo nell’America dei giorni nostri
Literary review

Markovits è un maestro nel descrivere le strade devastate e deserte di Detroit
Washington Post

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