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venerdì 17 febbraio 2017

"50 SFUMATURE DI NERO"

recensione di Stefania Mignoli

TRAMA: Anastasia Steele ha scelto di dire basta a Christian Grey, non sarà più la sua sottomessa. Il secondo capitolo delle cinquanta sfumature riprende esattamente là dove ci aveva lasciato il primo. Ma Grey non riesce a  rinunciare ad Anastasia,  è pronto a dimenticare le regole e a non avere segreti pur di averla al suo fianco. Si entra così nel mondo "romantico" piuttosto che eroico del secondo capitolo del film. 
Perchè sì e perchè no
Non so se ho trovato più fastidiosi i risolini in sala dei giornalisti che segnalavano rumorosamente la loro distanza dal fenomeno delle “50 sfumature” giunto al suo secondo episodio, oppure i sospiri delle aspiranti fanciulle alla ricerca del principe azzurro “speciale” che li consacri per sempre nel ruolo desiderato di eterna Candy Candy. Anzi lo so. Sono i primi. 


E’ così difficile mettersi nei panni degli altri invece che indossare il “costumino” del critico. E vi dirò che io, dopo un po’ di vacillio, anche a sto giro, sto con Jane Austen, le sorelle Bronte, Liala, Guido da Verona, Stephenie Meyer e ci metterei anche il Marchese de Sade, perché qualche pagina, almeno una volta nella vita va letta. Così a scompaginare, perché Guido da Verona non si senta troppo solo in mezzo a tutte quelle donne, dei veri mostri sacri che hanno saputo tratteggiare, nelle pagine della letteratura da molti considerata come femminile e minore, un mondo complesso e sfaccettato. 
Con loro sto, infatti: sto con tutte le donne che all’anteprima sono venute con costosi e appariscenti vestiti, armate di maschere e di sensualità. Mi incuriosiscono e mi ricordano quanta sia bella la libertà di essere quello che si vuole. Sto con tutte le donne che si sono ritagliate uno spazio tutto per sé divorando i libri della E. L. James tutto di un fiato, o di nascosto, come la mia vicina di ombrellone che nascondeva la copertina foderandola con delle pagine del giornale. Sto anche con Kim Basinger, bomba erotica (vera) di 9 settimane e mezzo che mi ritrovo qui imbolsita e gonfia nella parte della cattivona.
50 sfumature di nero è un film che non sarei andata a vedere al cinema, e che non rivedrò. Però non lo trovo per niente inadeguato per il suo genere, che è, per l’appunto, romantico e non erotico. Tirerei piuttosto le orecchie a chi ha fatto i casting perché, a mio umile parere, non ho trovato i personaggi del film altrettanto sensuosi rispetto a quelli del libro, che ho letto, insieme al primo. Ma è indubbiamente più facile abitare la fantasia di un lettore attraverso le pagine di un libro piuttosto che attraverso delle immagini condivise, piatte e patinate, soprattutto se si tratta di “sfumature”. 
Che cosa mi è piaciuto
Ci sono invece diverse cose che mi sono piaciute: in primis una Seattle a tratti livida e fredda (ricordiamoci che il regista è quello di House of Card). Poi la colonna sonora, che scivola con la storia, leggera. Mi ha divertito il fatto che le “sacre scritture” siano state messe a nudo, con una citazione diretta di Jane e le sorelle Bronte, proprio mentre i due principi del materasso stavano rannicchiati dentro le lenzuola: banale, forzato? Si, anzi no. Diciamocelo, che gran parte dell’immaginario femminile nasce sotto quelle coperte e ti accarezza, nell’intimo. Poi mi sono piaciuti i brufoli sulla faccia di lei. Anche se so che è il finto nel finto, ma è un segno importante, perché nell’anno di Bridget Jones che compie 40 anni è rassicurante per molte donne vedere al cinema spiragli di normalità nel mondo patinato (e divertente anche per me che non li avevo a vent’anni ma mannaggia ce li ho in questi giorni).  Mi diverte anche che l’abito che Anastasia Steele sceglie per il ballo in maschera sia della stessa setosa sinuosità di quello che indossa la protagonista di Allied. Le costumiste devono aver fatto un unico ordine per stoffe e atmosfere, anche a Hollywood evidentemente si punta sull’efficientamento e sul saving. Però l’abito è veramente bello. 
Mr. Grey e le donne: la verità su chi domina davvero
Infine, non ditemi che è fastidioso e ridicolo vedere  Mr. Grey, il dominatore per eccellenza, che cerca di sostituirsi alla volontà della protagonista per fare il “padroncino” anche fuori dalla camera da letto, al ristorante o veleggiando su un panfilo lungo una quaresima. Perché credo che la messa in scena di queste dinamiche sia molto meno pericolosa di quelle realmente esistenti che si consumano tra le mura domestiche, con risvolti psicologici traumatici, e non mi riferisco a quello che invece succede dentro una camera da letto, che rimane ovviamente un mistero condiviso solo tra due persone. Alla fine, il sogno di essere una principessa, scelta da un principe con un oscuro male, che solo con l’amore si può guarire è una ipotesi che ciascuna ha il diritto di incontrare al cinema, con le sue cinquanta sfumature. Il tema del sadomasochismo, si mischia goffamente con quello del sadismo, ma non è il vero tema né del libro né del film. Tanto che i cultori del genere possono essere solo delusi. Serviva per identificare una nuova area in cui sperimentare un amore impossibile, rispolverando gli antichi pizzi di Liala. E per liberare le donne dalla quotidianità che le vuole centrate sulla realtà, operose e sorridenti, al servizio della famiglia, dei capi ufficio, degli uomini in generale  - che non sanno, poveri e ignari – di quel mondo immaginario e sfumato, che si nasconde dietro gli sguardi di ciascuna di loro.

Credits
  • ·         GENERE:  Drammatico, Erotico, Sentimentale
  • ·         ANNO: 2017 
  • ·         REGIA: James Foley
  • ·         ATTORI:Dakota Johnson, Jamie Dornan , Bella Heathcote, Kim Basinger 
  •       SCENEGGIATURA: Niall Leonard 
  •       FOTOGRAFIA:  John Schwartzman
  •       MONTAGGIO: Richard Francis-Bruce  
  •       MUSICHE: Danny Elfman 
  •       PRODUZIONE E DISTRIBUZIONE: Universal Pictures
  •       PAESE: USA
  •       DURATA: 115 Min


1 commento:

  1. Come al solito, Stefania fai una recensione fuori dagli schemi ma talmente accattivante che fa venir voglia di vedere il film. Complimenti hanno una bella penna!
    Marco

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