(a cura di Mimma Zuffi)
Iperborea - pagg. 224 - € 16,00
Terra di miti e
leggende che sembrano riecheggiare ancora nei suoi paesaggi lunari, l’Islanda
ha dato voce alla sua creatività anche in un originale patrimonio di fiabe, qui
raccolte in un’antologia inedita. Un mondo di castelli stregati, lotte in sella
ai draghi e viaggi per mare con le barche di pietra dei troll, popolato da
bellissime regine che si rivelano orchesse, elfi dispettosi che è bene farsi
amici, giganti a tre teste che escono dalle grotte di lava, e una natura
«vivente» piena di misteri, dove ogni roccia, animale o corso d’acqua può
nascondere un’insidia o una presenza fatata. Storie che raccontano l’eterna
lotta tra il bene e il male a colpi di magie, metamorfosi e prove di astuzia e
di coraggio, ma anche l’origine di un proverbio o di un’antica credenza che
fonde il sacro e il pagano, come quella degli elfi, i «figli sporchi» che Eva
non è riuscita a lavare prima di una visita di Dio e che da allora dimorano
negli anfratti rifuggendo ogni sguardo umano. Storie in cui i motivi di
Biancaneve o della Bella addormentata hanno risvolti per noi inaspettati, e se
la giustizia trionfa sempre come vuole la tradizione, punendo i malvagi e dando
felicità e ricchezza ai probi, ogni fiaba ci sorprende con uno humour
irriverente, un’inedita sensualità o una crudezza che ricorda le saghe. Pagina
dopo pagina ci avviciniamo all’anima di un popolo che nelle solitudini boreali
ha sempre viaggiato con la parola, l’immaginazione, la poesia.
Citazioni «Ho
divorato due corvi, due topolini, dodici puledri, tredici vitelli, un cane, un
bastone e cento pecore, ma potrei divorare anche voi!»
(Fiabe
islandesi p.
55)
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