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giovedì 20 ottobre 2016

"Migrazioni-Migrations"- Antologia ideata da Wole Soyinka, a cura di Alessandra di Maio

(a cura di Mimma Zuffi)
     
66thand2nd - pagg. 172 - € 22,00


Questo libro è parola e immagine. È un ponte tra due continenti uniti per secoli dalle rotte commerciali che solcano il Mediterraneo, il mare che un tempo consentiva lo scambio di merci e idee, e oggi è attraversato da un’umanità in fuga che dall’Africa avanza inesorabile verso l’Europa.
Il grande artista nigeriano Wole Soyinka, primo premio Nobel africano per la letteratura, ha deciso di raccontare questo moderno esodo da una prospettiva insolita, chiamando a raccolta poeti italiani e nigeriani, e invitandoli a comporre versi sul tema della migrazione. 


Sedici poesie, in omaggio a quella che per gli Yoruba, la nobile stirpe da cui Soyinka discende, è una cifra religiosa, il numero dell’ordine cosmico. Tra i poeti che hanno risposto con entusiasmo all’appello di Soyinka ci sono giovani afropolitani come Jumoke Verissimo e Chris Abani, e classici, quali J.P. Clark-Bekederemo e Odia Ofeimun. Tra gli italiani Valerio Magrelli, Silvia Bre, Stefano Benni, Ascanio Celestini, Erri De Luca e Ubah Cristina Ali FarahV. Infine, una diciassettesima poesia «voluta» dal dio del caso, scritta di proprio pugno da Soyinka, e il contrappunto di Dario Fo, che ha voluto donare all’antologia le immagini di due suoi dipinti che illustrano il rapporto fra Italia e Africa.

Wole Soyinka è un drammaturgo, poeta e saggista nigeriano. Considerato uno dei maggiori esponenti della letteratura africana contemporanea, è stato insignito nel 1986 del premio Nobel per la Letteratura. Da sempre attivista a favore dei diritti umani, la sua aperta avversione alla dittatura militare in Nigeria gli è costata il carcere e una condanna a morte, e lo ha costretto per due volte all'esilio. Attualmente vive negli Stati Uniti. Tra le sue numerose opere pubblicate in Italia La strada, Sul far del giorno, Aké. Gli anni dell’infanzia, Africa, L’uomo è morto. 

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