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mercoledì 28 settembre 2016

William Patrick Kinsella

(a cura di Mimma Zuffi)

66thand2nd ricorda William Patrick Kinsella

Apprendiamo con tristezza la notizia della morte, a 81 anni, di William Patrick Kinsella, avvenuta venerdì 16 settembre a Hope, in Canada. Kinsella è stato uno scrittore unico a cui 66thand2nd è e rimarrà sempre legata a doppio filo, sentimentale e simbolico. La sua opera più famosa, Shoeless Joe, è infatti il romanzo che nel 2009 ha inaugurato il nostro catalogo e la nostra collana Attese, illuminandone il percorso editoriale: lo sport – il baseball in questo caso – come veicolo per raccontare storie di uomini che perseguono testardamente i loro desideri, che lavorano giorno e notte, preparando pazientemente il terreno su cui le loro visioni e i loro sogni potranno diventare realtà.





Lo spirito che anima il libro di Kinsella è lo stesso che ha informato, sin dalla fondazione, il nostro progetto. Come ci ricorda Gabriele Romagnoli nella recensione pubblicata su «Repubblica» in occasione della pubblicazione, Shoeless Joe«è un libro sull’attesa di cose che non ci sono e su quello che facciamo nell’infinito frattempo, il senso che diamo a questa immensa sala d’attesa».
Ora William Patrick Kinsella può riposare in pace insieme a Shoeless Joe, e giocare con lui e gli altri amati campioni nel Campo dei Sogni, il Field of Dreams.
Noi, da quaggiù, gli vorremo sempre bene.    

Ray ha una fattoria in Iowa, dove vive con la moglie Annie e la figlia Karin. Una sera sente una voce misteriosa, «se lo costruisci, lui verrà», e comprende di essere stato chiamato a costruire un campo da baseball tra le piante di granturco per far tornare a giocare «lui», il suo idolo, Shoeless Joe Jackson, il campione coinvolto nello scandalo dei Black Sox del 1919. In compagnia del grande scrittore J.D. Salinger, strappato dall’esilio volontario sulle montagne del New Hampshire, Ray intraprende così un lungo viaggio attraverso le strade d’America. Un’avventura sospesa tra passato e presente, tra magia e realtà, in cui Ray non lascia indietro nessuno, neanche il lettore che, seguendo il ritmo dolce e incalzante della storia, scoprirà se Shoeless Joe tornerà a giocare e Salinger a scrivere e, soprattutto, chi è veramente il giocatore misterioso che Ray aspetta di veder giocare nel suo campo. Con il baseball, autentico collante generazionale della cultura americana, l’autore ci lancia una sfida: il campo dei sogni può diventare anche il nostro.




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