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mercoledì 5 agosto 2015

"A oriente il giardino dell'Eden", di Israel J. Singer

(a cura di Mimma Zuffi)


Bollati Boringhieri - pagg. 432 - € 18,50

Dall’autore di I fratelli Ashkenazi, bellissimo, indimenticabile affresco di quasi un secolo di storia polacca, un nuovo romanzo inedito in Italia.


Mattes Ritter è un venditore ambulante che percorre dal lunedì al venerdì le campagne della Polonia barattando cianfrusaglie con cibo, pelli e qualche spicciolo. Per poi tornare al suo villaggio, alla sua capanna e alla sua famiglia per il Sabbath. La moglie, Sara, è stremata dalle gravidanze e dalle fatiche domestiche. Non ci si stupisce quindi che nella nascita del primo figlio maschio dopo molte femmine, Nachman, Mattes riponga le speranze di una vita, deciso a fare del piccolo un dotto e stimato rabbino.



Quando però Nachman viene sedotto da Hannah, e dalla sirena non meno potente del credo socialista, le speranze di Mattes cominciano a svanire. Ancora di più quando la bella, intelligente a avventurosa figlia Sheindel, che lavora come domestica a Varsavia, rimane incinta di un soldato russo, costringendo tutta la famiglia a trasferirsi nella grande città. Dove l’altra figlia, Reisel, incontra un destino ancora peggiore.
A Mattes, chiamato a combattere nella Prima guerra mondiale, resta solo un desiderio, che si porta dietro scritto su un pezzetto di carta: alla morte, venire sepolto come un ebreo. Ma anche questa speranza finirà in una fossa comune.
Nachman, diventato un agitatore socialista, finirà nelle prigioni polacche, e poi, rilasciato, inseguirà il suo sogno in terra sovietica, accolto a braccia aperte solo del Commissariato del Popolo per gli Affari Interni. Di nuovo arrestato e poi rilasciato con l’aiuto di Daniel, un leader socialista polacco, verrà alla fine espulso dal paradiso sovietico e si troverà a vagare nella terra di nessuno tra il confine russo e quello polacco.
Autore di quel bellissimo affresco, indimenticabile per ampiezza di visione e intenti, che è I fratelli Ashkenazi, I.J. Singer offre di nuovo il quadro di una comunità perseguitata, calpestata, ma animata da un fuoco segreto, da un fervore che motiva le azioni di ogni personaggio.

Israel Joshua Singer (1893-1944), polacco, fratello maggiore del premio Nobel Isaac Bashevis, esordì nel 1922 con i raccontiPerle, in yiddish, e continuò a scrivere in quella lingua anche dopo che si fu trasferito a New York (1933). La raccolta postuma di sue corrispondenze per il quotidiano «Jewish Daily Forward», Da un mondo che non c’è più (1946), costituisce una sorta di autobiografia. I fratelli Ashkenazi, ritenuto universalmente il suo capolavoro, è stato pubblicato da Bollati Boringhieri nel 2011.

1 commento:

  1. Ma siete proprio bravi! Un'idea al giorno per la lettura è un'ottima iniziativa!
    Federica

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