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martedì 7 aprile 2015

IL CUCCHIAIO ARCOBALENO

(a cura di Mimma Zuffi)

Da oggi inauguriamo la nuova rubrica "CIBUS ET CULTURA".
Non solo presentazione di libri sull'arte di cucinare e un assaggio di ricette, ma anche la storia di alcuni dei principali alimenti, la cucina nella letteratura e nel cinema.   Diamo il via regalandovi  il meglio delle preparazioni vegan dal mondo, per la prima volta presentate secondo una suddivisione cromatica e per aree geografiche, unendo i benefici della cromoterapia alla varietà delle cucine etniche.

I colori aiutano il corpo e la psiche a ritrovare il loro naturale equilibrio, determinando effetti fisici e psichici in grado di stimolare le energie e calmare certi sintomi.


Recenti ricerche hanno dimostrato che i pigmenti che colorano la frutta e la verdura (denominati «fitonutrienti») producono effetti benefici su tutto l’organismo e svolgono azioni diverse proprio in base al loro colore. 
Il rosso di un pomodoro, il verde di un avocado, l’arancione di una zucca, il blu di un mirtillo non stuzzicano solo i nostri sensi: hanno un effetto benefico anche sulla nostra salute e i nostri stati d’animo. Spesso non ci facciamo caso, ma il colore gioca un ruolo fondamentale nei cibi e nell’alimentazione.

Qualche esempio?

WALDORF SALAD

Deliziosa insalata, gli americani hanno ideato una variante con le loro amate arachidi in sostituzione delle noci, chiamata "Peadorf Salad"

Preparazione: 20 minuti - Persone: 4 - (USA)

Ingredienti:

- 200 g di mele Granny Smith
- Il succo di ½ limone
- 150 g di gherigli di noce
- 150 g di sedano verde
- 1 cespo di lattuga
- 4 cucchiai di maionese vegetale

Preparazione:

Lavate bene le mele, sbucciatele ed eliminate i torsoli.
Poi affettatele a dadini piccoli. Versateli in un'insalatiera irrorandoli con il succo di limone in modo che non anneriscano.

Tritate grossolanamente i gherigli di noce e teneteli da parte per la guarnizione.

Mondate il sedano, tagliatelo a dadini e aggiungeteli nell'insalatiera. 
Incorporate delicatamente la maionese.

Rivestite i singoli piatti con le foglie più grandi e tenere di lattuga e sistematevi sopra l'insalata. Cospargete i gherigli di noce tenuti da parte e servite subito.

Questa insalata venne creata a fine Ottocento da Oscar Tschurky, maître del Waldorf New York, l'attuale Waldorf Astoria. Cole Porter le rende  omaggio in "You're the top (1934).

GÂTEAU AUX VITELOTTES
(DOLCE DI PATATE VIOLA)

Alexandre Dumas padre le considerava le patate migliori in assoluto. Talmente buone che, in Francia, ci fanno anche questo dolce assolutamente delizioso.

Preparazione: 1 ora - Persone: 4 - (Francia)

Ingredienti:

- 200 g di patate viola
- 200 ml di latte di soia
- 150 g di zucchero di canna
- 70 g di farina di mandorle
- 1 cucchiaio di rum ambrato
- 60 g di burro vegetale
- olio vegetale spray da pasticceria (per gli stampi)
- sale marino integrale

Preparazione

Lavate le patate e mettetele in una pentola con abbondante acqua.

Lasciatele cuocere circa 20 minuti, poi sbucciatele e schiacciatele con uno schiacciapatate. Aggiungete il latte e un pizzico di sale e tenetele da parte.

In un contenitore lavorate 5 minuti il burro con lo zucchero, poi unite la farina di mandorle, il rum e le patate schiacciate.

Spruzzate degli stampi monoporzione con l'olio vegetale e sistematevi all'interno il composto di patate. Cuocete 20 minuti in forno preriscaldato a 180° C.

Servite il gâteau tiepido o freddo.

Monsieur Parmentier
Dobbiamo a lui, agronomo francese tra la seconda metà del Settecento e inizio Ottocento, una massiccia e incisiva promozione delle proprietà alimentari della patata. Parmentier, "uomo marketing" ante litteram, partecipò addirittura a un concorso per trovare i cibi più adatti in epoca di carestia, concorso promosso dall'accademia di Besançon nel 1771.

Altri colori? Altre ricette? La vostra curiosità verrà soddisfatta acquistando  in libreria questo splendido libro  di Yari Prete e Valerio Costanzia :
Edizioni Sonda - pagg. 224 - € 19,90

Dall’incontro e la collaborazione tra un esperto in tematiche alimentari e uno chef vegan giramondo, dal loro amore per i cibi buoni e giusti, nasce Il Cucchiaio Arcobaleno, oltre 170 ricette vegan  dalle tradizioni gastronomiche di tutto il mondo: dagli antipasti ai dessert, dai pani ai piatti unici, suddivise in base al loro colore dominante. Piatti appetitosi per gli occhi e il palato, per realizzare anche nella nostra cucina golosità «belle, buone e giuste» da ogni angolo del pianeta.

Con queste coloratissime ricette, cucinare diventa un’esperienza multisensoriale.

Yari Simone Prete,  export manager nel settore alimentare, vive in Piemonte tra Torino e il Monferrato. Appassionato di cibo e cucina, si diletta ai fornelli fin da quando era un ragazzino. Vegan dal 2006, è convinto che la buona tavola possa coniugarsi alla perfezione con il rispetto delle altre forme di vita. Tra le altre passioni la fotografia, il cinema e le lingue straniere, in particolar modo quelle orientali. E naturalmente i viaggi, per lavoro e per piacere, alla scoperta del buon cibo. 

Valerio Costanzia si occupa da anni di progetti editoriali legati al mondo del food&beverage e dell’educazione alimentare. Ha curato titoli per diverse case editrici e lavora per l’agenzia editoriale LiberLab. Recentemente ha creato un blog dove l’antica e mai sopita passione e specializzazione per il cinema dialoga con il cibo. 

(Pubblicate con l'Autorizzazione dell'Editore)

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