Bollati Boringhieri - pagg. 280 - € 18,00
Un matrimonio in fotografia diventa l’inizio di una passione imprevista, tra la Berlino in guerra e il fronte russo.
Peter Faber è un soldato semplice, un insegnante spedito sul fronte orientale. Katharina Spinell è una ragazza di Berlino, con un lavoro poco attraente e genitori oppressivi. I due si sposano senza essersi mai conosciuti: è un matrimonio di assoluta convenienza, che garantisce a lui una licenza di dieci giorni, a lei una pensione dovesse Peter morire in guerra. Inaspettatamente, i due ragazzi si innamorano a prima vista, e al momento della separazione si scambiano promesse di fedeltà e di un futuro insieme.
Il ricordo dei brevi giorni passati con Katharina e il sogno di una vita familiare al ritorno, sono le uniche cose che permettono a Peter di resistere agli orrori del fronte russo.
Il ricordo dei brevi giorni passati con Katharina e il sogno di una vita familiare al ritorno, sono le uniche cose che permettono a Peter di resistere agli orrori del fronte russo.
Anche Katharina, a Berlino, si ripete che «quando tutto sarà finito» riuscirà a crearsi una vita con Peter e il bambino che nel frattempo si accorge di aspettare, e soprattutto a sfuggire al controllo ossessivo di un padre convinto seguace della dottrina nazista.
Sempre più stanco e disilluso Peter, sempre più ansiosa per il proprio destino e quello del figlio Katharina, continuano a scambiarsi lettere e promesse, fino alla fine della guerra e di ogni speranza, attraverso le vicende spaventose che sconvolgono tutti i cittadini della nazione sconfitta.
Le difficili, alterne emozioni dei due ragazzi, e dei loro compagni nel drammatico viaggio, sono rivelate con estrema efficacia dalla forma narrativa che sceglie la Magee: brevi, distaccate descrizioni di gioie e orrori, di ambienti essenziali, e lunghi, incalzanti dialoghi, sempre più aperti e sinceri, sempre più rivelatori del dramma interiore di ciascuno man mano che la sconfitta, della nazione e di ogni individuo, si avvicina. Con le poche, pacate eccezioni di chi rimane moralmente integro nonostante tutto.
Audrey Magee lavora da dodici anni come giornalista per, tra altre testate, «The Times», «The Irish Times», «The Observer» e «The Guardian». Ha conseguito un Bachelor of Arts in tedesco e francese all’University College di Dublino un master di giornalismo al Dublin City College. Vive a Wicklow con il marito e le tre figlie. Quando tutto sarà finito è il suo primo romanzo.
«Trascinante, potente, epico».
The Time
«Un romanzo eccellente, pieno di suspense e di profonde intuizioni. Un esordio sorprendente, anzi straordinario».
The Sunday Times
«Un matrimonio di convenienza che diventa una passione disperata, nel vuoto morale della guerra. La scrittura della Magee è perfetta».
The Independent
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