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venerdì 19 dicembre 2014

Viaggio nella Terra degli Hobbit

di Giovanni De Pedro

Quando il direttore di Sognaparole mi disse che avrei dovuto incontrare gli   hobbit, dopo l'uscita dell' ultimo film Lo Hobbit: la battaglia delle cinque armate, risposi:
- Senti, Mimma, preferirei intervistare la custode del mio condominio, sa tutto di tutti ed è a portata di mano e... di porta. -
Siccome, ovviamente, la risposta fu negativa, decisi di andare al Touring Club per procurarmi una cartina della Terra di Mezzo. Ricerca inutile! A casa avevo una copia del libro “Lo Hobbit”, lo sfogliai per rinfrescarmi un po' le idee, e trovai, come per miracolo, una mappa di quei territori.


Messa nello zaino la cartina e tutto il necessario e dopo aver preso vari mezzi pubblici e camminato per chilometri e chilometri, eccomi arrivato alla meta. 
Casa Baggins, Vicolo Cieco, Sottocolle.
Dopo aver suonato il campanello, la porta si apre e sulla soglia appare - incredibilmente ai miei occhi - un vero hobbit in carne ed ossa.
- Ho sentito i tuoi passi, amico, noi sentiamo voi umani quando siete ancora lontani, avete un passo così rumoroso! Come posso esserti utile?-
- Vorrei intervistarti, sempre che tu sia d'accordo. -
- Un'intervista? A me? Vieni dentro che metto sul fuoco una cuccuma d'acqua. Ti piace il tè o preferisci un caffè? -
- Grazie ma un tè va benissimo -
Mi siedo vicino al tavolo osservando la bella casa, scusate, la bella enorme caverna hobbit e Bilbo Baggins mi raggiunge in fretta.
- Allora, intervistami ma... cos'è un'intervista? -
- Un'intervista è... come dire, una bella avventura di parole -
- Non sopporto quella parola, le avventure possono essere pericolose o affascinanti, ti possono portare in posti magnifici dove conoscere altre persone, ma possono portarti in luoghi angoscianti, come quando sono arrivato alle Terre Solitarie, posti lugubri amico mio! -
- Lui – urla una voce proveniente da un'altra stanza – odia le avventure.
- Chi ha parlato? - domando girandomi senza vedere nessuno.
- E' il mio figlio adottivo, nonchè mio cugino e mio nipote Frodo, che dovrebbe pensare solo a prendere in quella dispensa due o tre torte da offrire al nostro ospite. - dice Bilbo alzando la voce.
Frodo e l'Anello del potere
- Ti ringrazio, ma se odi le av... scusa, uscire dal quotidiano, quali sono le tue principali attività? Cioè, come ami passare il tuo tempo e quali sono i tuoi hobbyt?-
- Oziando – dice Frodo, arrivando al tavolo con quattro torte.
- Non è vero! - replica Bilbo – Mi piace fare le mie due colazioni, i miei vari spuntini, i miei pranzetti e le mie cenette. Inoltre, mio caro, scusa come hai detto che ti chiami? -
- Giovanni
- Che strano nome. Comunque, Giovanni, mi piace stare seduto sulla mia poltrona a fumare la pipa e fare tanti anelli di fumo. Ooh, come mi piacciono gli anelli di fumo -
-Si, gli piacciono molto, più che gli anelli del potere. – sentenzia Frodo, mentre serve due torte a me e due a Bilbo.
- Ah! - dico sorpreso, guardando Bilbo dritto negli occhi– E perchè? -.
- Perchè anello uguale avventura, avventura uguale guai. Come quelli che ho passato per conquistare l'Anello del potere, dopo tutta quella fatica, Frodo me l'ha rubato di mano per consegnarlo a Mordor. Così mi son dovuto separare dal “mio tesoro”. -
- Ma non era Gollum che diceva sempre “ il mio tesssoro “? -
- Hai ragione, lui era lo hobbit Smigol che si è trasformato in Gollum e ha sempre vissuto nelle viscere della montagna su un'isola nel mezzo di un lago e ama molto gli indovinelli, ci siamo divertiti insieme a farci indovinelli a vicenda, anche se penso che volesse mangiarmi. Chiamava “ il mio tesssoro “ l'altra metà di sè stesso, a me piaceva e ho dato questo nome all'Anello.
- L'Anello ti faceva sentire forte e coraggioso, soprattutto invisibile. -
- Che bello essere invisibile, passi davanti a mostri, draghi e orchi senza che ti vedano e non rischi di essere mangiato. A proposito, non mangi le torte? Non ti piacciono le mie torte? - dice versandomi del tè.
- Sì, certo, una fetta. - 
Bilbo mi guarda stranito e dice: - Una fetta? Cosa vuol dire una fetta? -
- Una fetta – rispondo – un pezzo, non posso mangiarne una intera, è troppa per me -
- E' troppa, troppa per lui! – dice Frodo ridendo a crepapelle.
- Ma è solo uno spuntino – ribadisce Bilbo sghignazzando.
- Allora farò questo ulteriore sforzo ma ora torniamo all'intervista. Se ami stare tranquillo a oziare perchè ti sei lasciato trascinare in varie avventure? -
- Perchè da buon Baggins ero sempre seduto sulla mia poltrona e sono sempre venuti a cercarmi approfittando del mio ruolo di “scassinatore”. In quei momenti usciva la mia anima dei Tuc che mi ha sempre portato verso spregiudicate avventure, sospinto anche da Gandalf -
- Qual è il tuo rapporto con Gandalf e che cosa pensi di lui? -
- Ho un buon rapporto, lui comanda e io obbedisco. Ritengo che sia un bravo stregone, un pò scorbutico ma bravo e poi mi apprezza, mi vuol bene e lo rispetto. -
- Raccontagli cosa hai detto dopo che ho consegnato l'anello, raccontaglielo – interviene Frodo, che evidentemente non sa tacere.
- Sì, m'incuriosisce, che cosa hai detto? -
- Ho detto “ Non è che dopo l'anello del potere, Mordor vuole anche il bracciale e la collana per fare la parure completa? “ -
- Ma ti sei rivolto così a Mordor o a Gandalf ? -
- No, lo disse a me e disse proprio così, che spasso! -
- Quindi non ti piace molto Gandalf ? -
- Mi piace anche se ogni tanto mi fa andare su tutte le furie. Come quella volta che mi ritrovai in casa tredici, dico ben tredici nani affamati e con nomi strani e difficili da ricordare, come: Ongi, Bongi, Kili, Fili ...-
- Dwalin, Balin, Kili, Fili, Dori, Nori, Ori, Oin, Gloin, Bifur, Bofur, Bombur e Thorin, ecco come si chiamavano – snocciola Frodo in un solo fiato.
- Quella fu la tua prima avventura ma poi ne hai intraprese altre, ho letto i libri che ti riguardano, compresa la trilogia del Signore degli Anelli. -
- Ah sì? Allora mi conosci già dai libri di quel farabutto di Tolkien. -
- Farabutto? Perchè un grande scrittore dovrebbe essere considerato un farabutto? -
- Io ero tranquillo nella mia caverna – dice mentre spalma chili di marmellata di lampone su una torta di pan di spagna – lui è arrivato e mi ha fatto un sacco di domande, su come vivevo e cosa facevo. Poi ha scritto quei libri e io dovevo ogni volta partire contro la mia volontà e imbarcarmi in avventure che lui aveva pensato ma che io dovevo affrontare. Mi ha fatto passare momenti difficili e guai seri, per poi non ricevere neanche un grazie, una lettera o una cartolina. Niente di niente, scomparso nel nulla. Inoltre ha guadagnato tanto denaro da poter vivere tranquillo e a noi niente, neanche una moneta. Mangia figliolo, mangia. – conclude allungandomi una torta.
- Grazie ma ne ho già mangiate due, sono pieno e non vorrei farmi venire una pancia come la tua. -
- Pancia? Io non ho la pancia, noi hobbit siamo tutti così. -
- Okay, ma torniamo al nostro discorso su Tolkien, vuoi aggiungere altro? -
- Sì, dopo aver soddisfatto tutti i suoi desideri, ci fa morire giovani. Sai che lo hobbit che ha vissuto più a lungo, Vecchio Tuc, è arrivato a solo 130 anni? -
- Sì, lo so ma gli uomini hanno una vita media di settantacinque anni.Quindi vivete il doppio rispetto a noi. -
- Come muoiono giovani, preferisco essere hobbit – afferma Frodo.
- Beh, allora lunga vita agli hobbit. - concludo alzando l'ultimo boccale di birra.
- Lunga vita agli hobbit! – urlano in coro Bilbo e Frodo alzando i loro boccali.
Dopo aver rifiutato un invito a cena ma accettato due torte da mettere nello zaino per il viaggio di ritorno, lascio a malincuore Casa Baggins ringraziando per la disponibilità e l'accoglienza. Sono strapieno di torte e marmellate ma felice di aver conosciuto delle persone buone e felici che vivono ancora un contatto vero con la natura, conservando quel rapporto primordiale con la Madre Terra senza violentarne la reale identità e che mettono a repentaglio la propria vita per far trionfare il bene sul male.
Arrivato a casa, dopo aver svuotato lo zaino, mi infilo a letto stanco del viaggio, mi addormento in un baleno e comincio a sognare posti fantastici e rilassanti dove vivono nani, elfi e hobbit; dove ci sono draghi da sconfiggere e avventure da vivere. Buonanotte Bilbo Baggins e buonanotte a tutti gli hobbit di Sottocolle, vi voglio bene.
Bilbo Baggins, l'intervistato






13 commenti:

  1. Proprio divertente! Bravo Giovanni.

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  2. E bravo ancora Giovanni, riesci sempre a far sorridere. Complimenti.
    Fede

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  3. Grazie Federico, ormai ti annovero tra i miei fedeli lettori e sono felice di farti sorridere perchè come dice il Dalai Lama: "Un giorno senza un sorriso è un giorno perso". Buone Feste, Giovanni

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  4. Grazie Giusy, Buone feste, Giovanni.

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  5. Giovanni sai sempre colpire nel segno mettendo anche buonumore!
    Giulia

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    1. Grazie Giulia, mi confermi che ho raggiunto il mio obiettivo, farvi divertire! Buone Feste, Giovanni.

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  6. Feliz navidad a tí también.
    Giulia

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  7. Giovanni, hai il dono innato dello humour! Bravo.
    Grazia

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    1. Da buon Sagittario cerco di vedere tutto in maniera fantastica perchè è la fantasia che ci aiuta a sopportare la realtà quotidiana, sognare è lecito ma soprattutto gratuito. Nessuno può impedirci di sognare. Grazie e Buon Natale a te, Grazia. Giovanni.

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  8. Bravo Giovanni mi sono divertita.
    Amalia

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  9. Grazie Amalia, è sempre un piacere far divertire. Un felica Natale a te. Giovanni

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  10. Come sempre hai scatenato la tua creatività dando libero sfogo alla tua fantasia , bravo divetente.
    Tullio

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    1. Grazie anche a te per la fiducia di lettore che mi dimostri. Buone Feste, Giovanni.

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