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mercoledì 9 ottobre 2024

Svezia: in viaggio da Göteborg a Stoccolma

 appunti sparsi di viaggio di Marina Fichera

 


Per completare la visita dei paesi della penisola Scandinava mi mancava solo la Svezia e perciò, grazie anche a dei voli low cost con orari molto favorevoli, ho organizzato con un’amica un breve viaggio - soli quattro giorni, da venerdì a lunedì - che dall’austera Göteborg ci ha portato fino alla capitale svedese, la sorprendente Stoccolma.


Il volo che ci conduce in Svezia parte prestissimo dall’aeroporto di Bergamo, e prima delle 10.00 siamo già in centro città. È un giorno di metà settembre e il tempo è pessimo. Piove a dirotto e fa anche freddo tanto che, verso mezzogiorno, dopo un giro tra la zona portuale e il centro, ci rifugiamo in una chiesa protestante per ripararci e scaldarci qualche minuto. Abbiamo la fortuna di trovare un bel concerto di musica classica per cui ci fermiamo per un’ora circa ad ascoltare dei lieder per pianoforte e soprano poi, ben ritemprate e riscaldate, troviamo un delizioso localino dove pranziamo con un’ottima zuppa calda per pochi euro, ci voleva!

                                    Il castello di Göteborg (foto di Marina Fichera)

Nel pomeriggio il tempo finalmente migliora e possiamo visitare la collina che sovrasta la città con il suo piccolo castello, le strade pedonali del centro storico e alcuni bei parchi che costeggiano il fiume Göta älv. La città è molto tranquilla, è un giorno feriale ma non c’è molta gente in giro, ma soprattutto sembra che non ci siano quasi turisti.

                                Un palazzo storico a Göteborg (foto di Marina Fichera)

A Göteborg iniziamo a conoscere una simpatica abitudine degli svedesi, che a noi fa tanto ridere e imbarazza per la particolare assonanza in italiano, ma che per i locali è un modo di vivere ben definito: il fika. Questa non è altro che una pausa – a metà mattinata o pomeriggio – che si fa con un amico/a, in caffetteria o a casa, oppure al lavoro con i colleghi. Ci si incontra, ci si siede e si mangia insieme un buon dolcetto mentre si beve una bevanda calda, e così si scambiano quattro chiacchere in compagnia, senza pensare ad altro se non a godersi la pausa. È un’abitudine a cui nessun svedese rinuncerebbe per nessuna ragione al mondo e in effetti vediamo tantissimi piccoli gruppi di due o tre persone che siedono nelle numerose caffetterie a bere un caffè e mangiare un dolce alla cannella e anche noi ci adattiamo con molto piacere a quest’amabile consuetudine.


                         Panorama dal treno verso Stoccolma (foto di Marina Fichera)

La mattina del secondo giorno prendiamo un treno che in quattro ore ci porterà a Stoccolma. Credo che il treno da me scelto corrisponda a un nostro intercity, ma rispetto ai nostri ha un aspetto molto più vintage, con gli scompartimenti in legno e i finestrini apribili. Mentre attraversiamo la pianura svedese tra laghetti, piccoli villaggi e boschi, ammirando un cielo che alterna nubi grigie ad ampie schiarite, chiacchieriamo con una curiosa e simpatica signora che sta tornando nella capitale - sua città natale ma in cui ci racconta non abita più da tempo - con la figlia. Parlare con le persone è sempre una delle cose più belle dei viaggi!


            Vista di Stoccolma da un traghetto che collega le varie isole (foto di Marina Fichera)

Già al primo impatto Stoccolma, detta anche la Venezia del Nord, ci appare magnifica. Penso che con Venezia abbia ben poco a che spartire se non il fatto di essere stata eretta su varie isole, quattordici per la precisione, unite tra di loro da cinquantasette ponti, che fanno parte di un ben più ampio arcipelago, oltre 30.000 isole per un’estensione di 80 km, fino al Mar Baltico.


                                 Edifici storici a Gamla Stan (foto di Marina Fichera)

Come prima cosa ci dirigiamo verso l’isola di Gamla Stan, il centro storico e cuore pulsante della città. I turisti qui sono davvero numerosi e anche trovare un posto dove sedersi a pranzare – senza essere “spennati” – non è cosa facile. Giriamo per le strette stradine in cui ci perdiamo con consapevolezza, ammirando i bei palazzi colorati e godendo dell’atmosfera frizzante e cosmopolita del bel quartiere.

Stoccolma è la città in cui ogni anno, il 10 dicembre, vengono assegnati i Premi Nobel, escluso quello per la Pace, assegnato il giorno prima a Oslo. Ogni anno il Re assegna i prestigiosi premi nella sala del Konserthuset, a cui segue un banchetto presso lo Stadshuset, il bel palazzo del Municipio che svetta nel panorama della città con la sua massiccia torre di mattoni rossi.

Visitiamo quindi il Nobel Prize Museum, ma la visita ci delude, un po’ perché il museo è chiuso in parte per ristrutturazione e un po’ perché comunque è poco interessante.

                              Dettaglio del vascello Vasa (foto di Marina Fichera)

Un museo invece davvero imperdibile è, a mio parere, il Museo della nave Vasa, sull’isola di Djurgården – per informazioni questo il sito ufficiale Il museo Vasa (vasamuseet.se) In questo museo è conservata un’opera la cui vita fu davvero breve, il Vasa. Voluta, e modificata nel progetto originale, da re Gustavo II Adolfo, la nave infatti affondò nel momento del suo varo, avvenuto il 10 agosto del 1628, perché le modifiche apportate dal sovrano ne compromisero la stabilità. Alla fine degli anni ’50, dopo oltre 330 anni nelle acque dell’arcipelago di Stoccolma, il vascello fu recuperato, restaurato e ora è esposto in questo interessantissimo museo, insieme a buona parte del suo carico e in memoria delle persone che perirono nell’incidente.


   Persone sedute per terra a prendere il sole e leggere, domenica pomeriggio a Stoccolma (foto       di M. Fichera)

La domenica pomeriggio, con un cielo azzurro splendido e una temperatura mite, giriamo senza una meta particolare la città. L’idea è quella di uscire dai soliti circuiti turistici e goderci la Stoccolma degli svedesi. Pranziamo con street food sulle panchine di un piccolo ma affollato parco - molti svedesi prendono il sole in costume, anche se ci sono venti gradi - e poi girovaghiamo per l’isola di Södermalm, la zona hipster e bohémien della capitale, dove sono concentrati negozi di abiti usati e gallerie d’arte, ristoranti e musei di design e fotografia. Ovunque i locali sono gremiti di persone che mangiano, bevono, leggono e ascoltano musica dal vivo; sono tutti rilassati e sorridenti, ed è davvero piacevole vivere un pomeriggio così.

Quattro giorni purtroppo sono passati troppo in fretta, penso quindi che tornerò di nuovo in Svezia e a Stoccolma, magari durante la stagione invernale, per ritrovare il fascino del Nord gelato. A presto!

 “Dai, andiamo a Stoccolma

Dove se mangi stai colma

Dove potrai dire con calma

Io sto colma a Stoccolma”

Testo della canzone Stoccolma di Rino Gaetano (dall'album Nuntereggae Più)

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