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giovedì 24 ottobre 2024

PICCOLE COSE di Benoît Coquil




 

(a cura di Mimma Zuffi)

 Ponte alle grazie - pagg. 224 - euro 18,00



«Una delle vicende chiave della prima rivoluzione psichedelica». Vanni Santoni

Benoît Coquil approda in libreria con romanzo d’avventura dal gusto picaresco che racconta la stupefacente storia vera di una ‘piccola cosa’ che ne ha scombussolate tante altre.

Una riflessione acuta e originale sul sacro, sulla modernità e sull’Occidente predatore.

«Psilocybe vi amplierà, alzerà le barriere doganali del vostro piccolissimo Io, vi farà albero fra gli alberi. Dimenticherete ciò che vi distingue dalla sedia che vi sostiene, dall’aria che vi riempie, dalla pioggia che vi è caduta addosso, dalla mosca posata su di voi. Psilocybe vi renderà cosmici.

Di tutto questo è capace, nonostante i suoi cinque o dieci centimetri di altezza, nonostante la sua aria indifferente. Di tutto questo, voi non deciderete».

«Un romanzo frizzante e leggero come bollicine di champagne, senza rinunciare alla profondità documentaria». 
Le Monde

«Benoît Coquil mette insieme in modo brillante la bellezza del misticismo mazateco e una grande scoperta del XX secolo». 
Lire

Messico, anni Cinquanta. Tra le montagne nebbiose della regione di Oaxaca, durante la stagione delle piogge, la sciamana María Sabina esegue strani incantesimi, mescolati a trance e canti. Tra i suoi strumenti ci sono gli psilocybe, potenti funghi psichedelici che chiama le sue ‘piccole cose’. A New York gli eccentrici coniugi Gordon e Valentina Wasson, appassionati di micologia, vengono a conoscenza dei riti messicani e decidono così di partire alla ricerca dell’ultima droga psicotropa ancora sconosciuta all’Occidente. La storia dei loro studi e delle loro esperienze sotto l’effetto di questa sostanza farà presto il giro del mondo: dalla CIA al Museo di Storia Naturale di Parigi, dalla controcultura psichedelica ai laboratori farmaceutici. E modificherà per sempre la vita di María Sabina. Un romanzo d’avventura dal gusto picaresco che, con una scrittura brillante e sempre venata da un divertito anticonformismo, racconta la stupefacente storia vera di una ‘piccola cosa’ che ne ha scombussolate tante altre. Una riflessione acuta e originale sul sacro, sulla modernità e sull’Occidente predatore.

BENOÎT COQUIL è laureato all'École Normale Supérieure di Lione, professore associato di Spagnolo e docente di Civiltà e letteratura latinoamericana all'Università della Piccardia. Piccole cose è il suo romanzo d'esordio.


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