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venerdì 29 settembre 2023

Religiosità e vita


(di Mimma Zuffi)



In questi ultimi anni stiamo assistendo a un crescente e rinnovato interesse per diversi aspetti della spiritualità delle origini, spesso cancellati o sopraffatti  dalle religioni patriarcali. Vorrei offrire gli strumenti per ritrovare il legame perduto con la Terra e con Dio, elementi fondamentali  dell'antica visione della vita, e liberare la nostra cultura da un millennio di  pregiudizi negativi, frutto  della propaganda religiosa dominante.


 La parola paganesimo deriva dal latino pagus = abitante delle campagne, questi infatti furono gli ultimi  a convertirsi al cristianesimo e a rinunziare alle proprie divinità e credenze tradizionali. La religiosità pagana è gioiosa, giocosa, e conviviale e i riti, prevalentemente celebrati all'aperto e in concomitanza dei cambi di stagione e delle fasi lunari, sono accompagnati da feste con musiche, danze e banchetti per celebrare il trionfo della vita in tutte le sue manifestazioni.

Oggi possiamo riunificare ciò che è stato diviso, riconoscendo la sacralità della vita  in tutte le sue forme. Le conseguenze di questa nuova, e contemporaneamente molto antica spiritualità sono rispetto per la natura e per l'ambiente in cui viviamo e quindi l'impegno a salvaguardarlo.

Un altro fondamentale pilastro della religiosità pagana è l'importanza attribuita alla libertà individuale, intesa come libera scelta di vita e di seguire il percorso che più soddisfa le proprie esigenze e aspirazioni.

La Vita con la "V" maiuscola è quel mistero che fa battere il nostro cuore; un mistero che né scienza né religione hanno saputo ancora spiegare pienamente. La vita con la "v" minuscola, invece è quel percorso individuale di 70, 80, 90 anni che è nulla, meno di un soffio per l'Universo, ma quei 70, 80, 90 anni sono l'Universo intero per l'individuo. La Vita è l'energia misteriosa che fa pulsare tutto ciò che esiste, il presente, il passato e il futuro; tutti i luoghi, la Via Lattea, le galassie lontane; la vita è nelle rocce e nel corpo degli uomini e degli animali. La Vita non fa differenze, è in tutti e per tutti; la Vita non ha riguardo quando decide di andarsene, di abbandonare un corpo, non fa distinzioni. Ciò che conta è ciò che si fa nella vita: si può guardarla passare nella propria esistenza come se fosse un film, oppure si può decidere di esserne i protagonisti e contribuire a scriverne la trama; la si può gettare via perché si è deciso di non superare un ostacolo che abbiamo incontrato, oppure si può vivere perché vale sempre la pena di viverla, oppure si decide di essere, semplicemente solo Vita. Noi siamo la Vita e viviamo la vita. l'unico modo per vivere una vita felice e di amare la Vita, qualsiasi essa sia, qualsiasi scelta abbiamo fatto. amare la Vita per essere felici: questa è l'unica regola fissa, le altre si possono cambiare.

Benedizione celtica

"Che l'alba ti trovi desto e attento, pronto ad affrontare la nuova giornata con i suoi sogni, le possibilità e le promesse. Che la sera ti trovi felice e appagato. Che tu possa entrare nella notte beato , protetto e difeso. che la tua anima possa placarti, portarti consolazione  e rinnovamento".

John O' Donohue (è stato un poeta, scrittore, sacerdote e filosofo hegeliano irlandese. Era un madrelingua irlandese e come autore è noto soprattutto per aver reso popolare la spiritualità celtica.)


 

   


3 commenti:

  1. Bellissima e profonda la distinzione tra Vita e vita


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  2. Splendido ragionamento su quello che significa Vivere. Juanito

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  3. La spiritualità deve essere alla base de nostro esistere e un plauso a Mimma per farci capire che senza spiritualità la Vita è la vita non hanno senso

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