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giovedì 1 settembre 2022

Quando il delitto è arte di Tiziana Viganò - recensione di Patrizia Argenziano


 



 


Sinossi. Sono passati tre anni dalle indagini di “Sinfonia nera in quattro tempi” e molto è cambiato nella vita del maresciallo, ora capitano, Adelio Rusconi. Improvvisamente, sulla scena della tranquilla città di Legnano, nell’hinterland milanese, irrompe un delitto particolare, molto simile a un precedente caso di quattordici anni prima, che aveva visto coinvolta Greta Hofer, medico legale ed ex fidanzata di Adelio. Ma è solo l’inizio di un’atroce serie di assassini di donne che recano il marchio speciale di un serial killer: la scenografia, la cura di ogni dettaglio, la messa in posa dei cadaveri s’ispirano alla performance art, ma inventano un nuovo stile. È un rompicapo, con l’omicida in piena escalation: nessuna traccia, nessun indizio, tante piste false.



 Recensione

Questo giallo, che racconta di donne che salutano prematuramente la vita per mano di un serial killer, nasconde paradossalmente tra le pagine una sorta di atmosfera magica, forse per la “perfezione” dei delitti, forse per un passato oscuro che pian piano si fa largo tra le pagine o forse per l’animo dei personaggi che possiedono una sensibilità unica sotto una dura scorza acquisita dopo anni di indagini, vittime e arresti.

E’ così, un giallo può essere puro intrattenimento o, come in questo caso, un interessante viaggio alla scoperta dell’arte, del linguaggio dei fiori, alla ricerca spasmodica dell’interpretazione di una messa in scena perfetta. In tutto questo si materializzano i delitti, vere opere d’arte, passatemi il termine.

Percepisco la perfezione, colgo la morbidezza del nastro di velluto, quel “non so che” nell’aria, il rossetto perfetto sulle labbra e poi la mano che cambia, sempre precisa ma più astiosa. E’ una danza di immagini, colori, profumi e odori che porta al nero assoluto.

Quale mente eccelsa può arrivare a confezionare morti così complicate?

Perché tanto lavoro per distruggere vite?

Un’indagine che mette a dura prova il capitano Adelio Rusconi e la sua squadra e che costringe tutti a fare un salto indietro nel tempo nonostante certi ricordi siano sempre molto dolorosi. Il passato brucia, fa riflettere, anche invecchiare, al passato non ci si abitua ed è proprio per questo che le morti delle giovani donne fanno male, non lasciano indifferenti. Eppure in un labirinto senza via d’uscita dove la soluzione tarda ad arrivare, ci si ritrova a chiedersi se in fondo il carnefice non sia la vera vittima. Certo, anche chi indaga ha un ruolo difficile da digerire: intrufolarsi nelle menti altrui per carpirne i segreti più intimi, un lavoraccio.

Lasciamoci trasportare dal brivido delle indagini, dal fascino dell’arte ma anche dell’animo umano, questa vicenda ha molto da raccontare e da insegnare. La vita è semplice ma noi sappiamo renderla estremamente complicata.

 


Recensione di Patrizia Argenziano


Autore: Tiziana Viganò

Editore: Golem Edizioni

Genere: giallo

Pagine: 192

Anno di pubblicazione: 2021

 

i miei libri "Sinfonia nera in quattro tempi", "Come le donne", "L'onda lunga del Titanic", "Noi e il Sessantotto", "Viaggi di nuvole e terra", "Quando il delitto è arte"
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  pubblicata su     http://thrillernord.it/quando-il-delitto-e-arte/

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