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giovedì 2 settembre 2021

RANDAGI, di Marco Amerighi

(a cura di Mimma Zuffi)

Bollati Boringhieri - pagg. 400 - € 18,00

 In libreria dal 26 agosto


«Magistrale, non c’è altra parola. La scrittura di Marco Amerighi splende in questo romanzo».

Sandro Veronesi

A Pisa, in un appartamento zeppo di quadri e strumenti musicali affacciato sulla Torre pendente, Pietro Benati aspetta di scomparire. A quanto dice sua madre, sulla loro famiglia grava una maledizione: prima o poi tutti i Benati maschi tagliano la corda e Pietro – ultimogenito fifone e senza qualità – non farà eccezione. Il primo era stato il nonno, disperso durante la guerra in Etiopia e rimpatriato l’anno dopo con disonore. 


Il secondo, nel 1988, quello scommettitore incallito del padre, Berto, tornato a casa dopo un mese senza il mignolo della mano destra. Quando uno scandalo travolge la famiglia, Pietro si convince che il suo turno è alle porte. Invece a svanire nel nulla è suo fratello maggiore Tommaso, promessa del calcio, genio della matematica e unico punto di riferimento di Pietro; a cui invece, ancora una volta, non accade un bel niente.  Per quanto impegno metta nella carriera musicale, nell’università o con le ragazze, per quanto cambi città e nazione, per quanto cerchi di tagliare i ponti con quel truffatore del padre o quella ipocondriaca della madre, la sua vita resta un indecifrabile susseguirsi di fallimenti e delusioni. Almeno finché non incontra due creature raminghe e confuse come lui: Laurent, un gigolò con il pallino delle nuotate notturne e l’alcol, e Dora, un’appassionata di film horror con un dolore opposto al suo. E, accanto a loro, finalmente Pietro si accende. Con una trama ricca di personaggi sgangherati e commoventi, e una voce in grado di rinnovare linguaggi e stili senza rinunciare al calore della tradizione, Randagi è un abbagliante romanzo sulla giovinezza e su quei fragilissimi legami nati per caso che nascondono il potere di cambiare le nostre vite. Un affresco che restituisce tutta la complessità di una generazione: ferita, delusa e sradicata dal mondo, ma non ancora disposta a darsi per vinta.

Su Le nostre ore contate:

«Si potrebbe rifare daccapo una storia, o contro-storia, della narrativa italiana dal secondo Novecento a oggi giocata tutta sui ritorni. Il personaggio che torna nel paese dove ha passato l’infanzia: da Anguilla in La luna e i falò di Pavese a Sauro in questo romanzo d’esordio di Marco Amerighi».

Paolo Di Paolo, «Tuttolibri»

«Una trama solida, senza sbavature, dipanata con una piacevolezza stilistica ammirevole».

Cristina Nadotti, «La Repubblica»

«Un libro bellissimo... Non mi emozionavo così da Ti prendo e ti porto via di Ammaniti».

Marco Missiroli

«Non esiste un romanzo che abbia uno sguardo così obliquo e inedito sul dramma».

Teresa Ciabatti

 


Marco Amerighi

Vive a Milano, dove lavora come traduttore, editor e ghostwriter per varie case editrici. Le nostre ore contate (2018), il suo romanzo d’esordio, ha vinto il premio Bagutta Opera Prima ed è stato pubblicato in Francia. Randagi è il suo secondo romanzo.

 

 

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