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giovedì 15 aprile 2021

IL VERDE ORIZZONTE S’INFIAMMA di Patrizia Magli

 (a cura di Mimma Zuffi)

Iacobelli - pagg. 192 - € 14,50 


Nove racconti come tasselli di un puzzle che compon­gono una narrazione che ha il sapore dell’inattualità, del fuori tempo massimo, “vintage” appunto. Perché l’ame­ricano David, uno dei due principali protagonisti di questa storia, è un quarantenne professore americano pieno di domande, che decide di trascorre il suo anno sabbatico in Italia nei mesi subito successivi alla caduta del Muro di Berlino. È lui il filo rosso di vicende scandite da una co­lonna sonora che predilige il blues e in cui si intrecciano le vite, i dubbi e le speranze di una generazione sospesa tra un prima e un dopo l’89. Il titolo Verso Ovest il verde orizzonte s’infiamma, è una citazione dal Pierrot Lunaire di Schönberg. 


Il Pierrot, infatti, è un’apparizione che si ma­nifesta inaspettata all’inizio e, continuamente insegui­ta e sognata, ritorna alla fine del libro: figura simbolica in un’epoca della vita in cui un gruppo di quarantenni si trova in bilico tra due mondi e tra le loro riconfigurazioni geopoli­tiche, tra gli ideali della prima giovinezza e le ambizioni della maturità, tra l’amore reale e quello sognato, tra chi è un puro esteta e chi invece la bellezza non si limi­ta a osservarla, ma la produce.

Patrizia Magli, semiotica dell’arte e semiotica del disegno in­dustriale alla facoltà di Arti e Design dell’Università di Venezia. Si è occupata di varie forme di testualità, dal teatro al testo letterario, e di arte contemporanea. Tra i suoi libri: Corpo e lin­guaggio (1980), Le donne e i segni (a cura di, 1985), Il volto e l’anima. Fisiognomica e passioni (1995) e Semiotica. Teoria, metodo, analisi (2004), giunto alla quarta edizione 

 

 

 


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