di Mimma Zuffi
Le risorse umane sono
straordinarie perché sono risorse spirituali, capaci di sviluppi incalcolabili;
ma anche se l’uomo superasse la velocità della luce, rimarrebbe sempre uomo,
cioè un essere che può realizzare enormi progressi, ma sempre limitato, che non
riuscirà mai a vincere la vecchiaia ma solo a prolungarla, sempre sotto l’incombenza,
spesso imprevista e imprevedibile, della morte.
In fondo, l’uomo con tutta
la sua potenza d’ingegno e volontà, sarà sempre quella fragile creatura che un vaso di fiori caduto da una finestra,
o un microscopico virus, può mandare all’altro mondo da un momento all’altro. Che
poi all’altro mondo ci vada lentamente e inesorabilmente o con la velocità
della luca non conta. Il fatto inevitabile è la mortalità dell’uomo.
Non mi sono mai posta il
problema di che cosa significhi la morte, ma mi chiedo se tutti hanno compreso
il valore della vita. Per me la cosa più importante è rendere la vita degna di
essere vissuta. Non è il benessere materiale che rende felice la vita dell’uomo
ma è l’uso che se ne fa. Il segreto della sopravvivenza alla morte sta nell’essere
ricordati da quelli che vengono dopo. La morte è solo un momento della nostra
esistenza, l’importante è essere ricordati soprattutto per l’amore che si è
profuso durante la parentesi terrena. Quanti
hanno dimenticato come è l’amore? Io sono certa che si muore quando ci si
dimentica che cos’è la vita.
Quando t’innalzi alle vette
azzurre
Dove si tocca il cielo con
la mano,
quando laggiù nella gola
profonda
odi del fiume il canto
perenne,
quando un uccello volteggia
nel cielo,
quando s’arrampica un gregge
sul monte,
vorrei poter gridare amore.
Quando sul mare scorgi
lontano
La sfera del sole scemare di
luce,
quando la sera sembra che
accenda
l’enorme stoppino di una
lucerna,
quando il sole s’immerge nel
mare
e per metà lo spaccano le
acque,
volgermi a te vorrei, quasi
in preghiera,
e sussurrare amore.
Tutto inizia, tutto finisce e in un attimo la vita sparisce.
RispondiEliminaTi senti grande, bello e forte ma non potrai vincere la morte.
Grazie Mimma per l'emozione. Juanito
Grazie Juanito, fedele lettore. Siamo tutti lottatori, comunque destinati a soccombere
Eliminagrazie Juanito, fedele lettore. simo tutti combattenti e purtroppo perdenti
EliminaGrazie mille. Un intervento delicato, filosofico, poetico, necessario. Ho apprezzato molto come "Vita" parlasse di morte, ma non in maniera disperata; come le considerazioni iniziali abbiamo poi posto l'accento sulle cose che hanno valore. Grazie ancora, Mimma. Penso che nel 2020 abbiamo, ancora di più, bisogno di autori come te.
RispondiEliminaGrazie sconosciuto che hai saputo cogliere lo spirito col quale ho voluto affrontare la parola "vita".
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