!-- Menù Orizzontale con Sottosezioni Inizio -->

News

mi piace

sabato 16 novembre 2019

L'epidemia sovranista, di Sergio Romano

(a cura di Mimma Zuffi)

Longanesi - pagg. 150 - € 18,00

Il sovranismo non ha una data di fondazione, un padre fondatore e un manifesto. È un fenomeno diffuso che ha avuto grande fortuna negli ultimi anni e ha caratteristiche diverse da un Paese all’altro. Ma le sue manifestazioni possono anche presentare considerevoli somiglianze. In questo libro ho cercato di individuarne le origini e le sfaccettature tornando spesso sui diversi aspetti di uno stesso caso. Più che una storia del sovranismo questo è un viaggio nell’arcipelago sovranista.”
Dal collasso di alcuni Stati dopo la fine della Guerra Fredda alla grande crisi economica finanziaria del 2008 fino alle migrazioni di massa da Paesi in via di sviluppo, il nuovo saggio di Sergio Romano, L’epidemia sovranista, analizza i fenomeni che hanno portato alla diffusione delle ideologie sovraniste nel mondo e offre nuovi spunti sui possibili rimedi per curare un’epidemia la cui diffusione non accenna a fermarsi.


Nell’ultimo decennio si è assistito alla nascita di numerosi movimenti populisti confluiti tutti nella definizione di “sovranismo” e viene da chiedersi perché così tante società nazionali siano convinte di avere perduto la propria sovranità e vogliano riconquistarla. Le motivazioni e lo stile di tale rivendicazione cambiano da un Paese all’altro. I due maggiori partiti sovranisti italiani, per esempio, hanno priorità diverse e tratti diversi da quelli dei Paesi scandinavi. Il sovranismo americano, soprattutto dopo l’elezione di Donald Trump, non è quello ungherese di Viktor Orbán o quello francese di Marine Le Pen. Ma tutti rappresentano società che hanno accumulato insoddisfazione e malumore contro le formule politiche e i principi economici che sono stati per molti anni le colonne portanti della loro esistenza. Con questo libro Sergio Romano offre un punto di vista inatteso, che mette in discussione l’Europa così come è stata pensata fino a oggi.

SERGIO ROMANO è stato ambasciatore alla NATO e, dal settembre 1985 al 1989, a Mosca. Ha insegnato a Firenze, Sassari, Pavia, Berkeley, Harvard e, per alcuni anni, all’università Bocconi di Milano. È editorialista del Corriere della Sera. Tra i suoi ultimi libri pubblicati da Longanesi: Con gli occhi dell’Islam (2007), Storia di Francia, dalla Comune a Sarkozy (2009), L’Italia disunita, con Marc Lazar e Michele Canonica (2011), La Chiesa contro, con Beda Romano (2012), Morire di democrazia (2013), Il declino dell’impero americano (2014), In lode della Guerra fredda (2015), Putin e la ricostruzione della grande Russia (2016) e Trump e la fine dell’american dream (2017). 

Nessun commento:

Posta un commento