(a cura di Mimma Zuffi)
Iperborea - pagg. 308 - € 15,00
Vincitore del Premio della Letteratura Europea 2017, Doppio
vetro è un romanzo sorprendente, una storia d'amore e rimpianto tra il fuoco
e i ghiacci d'Islanda, un inno struggente alla vita.
Dal
doppio vetro delle sue finestre in un piccolo appartamento nel centro di
Reykjavík, un’anziana donna osserva la vita da cui si sente ormai tagliata
fuori ma che continua ad attrarla, a porle domande, a nutrire la sua «fame di
giorni» e il suo desiderio di appartenere al presente. Vedova con figli che
hanno da tempo preso la loro strada e nipoti ormai cresciuti e sempre più
lontani, la sua esistenza subisce una scossa inaspettata con l’entrata in scena
di un uomo. Un coetaneo che forse ha già incrociato brevemente in gioventù, un
ex chirurgo separato dalla moglie che senza timore le si dichiara e la
corteggia, facendole riscoprire l’ebbrezza della complicità e del sentirsi
desiderati.
Ma è ammesso, opportuno, o anche solo possibile innamorarsi ancora
alla sua età? Che cos’ha in fondo l’amore da offrire a due solitudini al
tramonto? E perché la passione senile rimane un tabù, perfino agli occhi di
amici e famigliari, qualcosa da negare o deplorare come un capriccio?
Attraverso le emozioni, i pensieri e le paure della protagonista, in una
dimensione sospesa tra la profonda sensibilità e il disincanto ironico che si
maturano con gli anni, ci immergiamo in un’avventura sentimentale che raramente
trova voce in letteratura. Doppio vetro è un delicato
canto d’amore alla vitalità interiore che non si rassegna allo sfiorire del
corpo, un racconto poetico di toccante empatia sullo scarto tra i ruoli che la
società impone a ogni stagione della vita e un sentire che non invecchia quasi
mai con l’età.
Halldóra Thoroddsen è nata nel 1950
e vive a Reykjavík. Scrittrice e poetessa, ha lavorato come insegnante, grafica
e direttore dei programmi della radio islandese. Scrive poesie, racconti,
sceneggiature e romanzi. In corso di pubblicazione in dieci paesi europei, Doppio vetro è il suo primo
romanzo a essere tradotto in Italia e ha ricevuto il Premio della Letteratura
Europea e il Premio della letteratura femminile islandese.
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